
22/07/2025
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Canottiere, costumi da bagno, pantaloncini in estate, più ci si sveste, più si possono amplificare i problemi legati all’immagine corporea, alla base di molti disturbi alimentari come anoressia e bulimia, che colpiscono, secondo le stime, oltre 3 milioni di persone in Italia. Un disagio che può essere affrontato in tutte le stagioni grazie alla cosiddetta “terapia dello specchio”. “Il corpo, nelle sue dimensioni reali, immaginate o desiderate, può rappresentare tanto l’origine quanto l’approdo di molte forme di disagio psicologico – spiega Alessandro Raggi, psicoterapeuta e Vicepresidente della Fondazione Ananke –. Quando l’immagine interiore che una persona ha di sé entra in conflitto con l’aspetto fisico percepito o idealizzato, possono emergere vissuti di inadeguatezza, perdita di autostima, fino a incrinare la continuità dell’identità personale.
Nei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, la percezione distorta del corpo e il difficile rapporto con la propria immagine sono tra gli aspetti più radicati e resistenti al cambiamento. La Terapia dello Specchio, riconosciuta come uno degli approcci più efficaci nel trattare la dispercezione corporea, aiuta a reintegrare una consapevolezza globale del corpo e della sua funzione, superando il giudizio estetico e riconnettendosi a una dimensione più profonda dell’identità corporea”.
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