Dott.ssa Loredana Beligni Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Loredana Beligni Psicologa Psicoterapeuta Laureata in Psicologia clinica e di comunità e psicoterapeuta ad orientamento psicoanalitico. Possibilità di consulenze sia in presenza che on line

19/08/2025

«Fare psicoterapia è una cosa seria. Vuol dire affidare i propri dubbi e bisogni a un’altra persona competente, formata a questo scopo e che ha a cuore la tutela del paziente».

In un’intervista a La Stampa, la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, avverte che i chatbot terapeutici non possono sostituire l’incontro umano tra psicologo e paziente. «L’Intelligenza artificiale non ha i requisiti. Per cui non solo è inutile, ma può addirittura causare un peggioramento del disagio».

Il fascino della disponibilità 24 ore su 24, osserva Gulino, è solo apparente: «Quando si fa psicoterapia anche l’attesa è importante nella ricerca della risposta a un bisogno. La richiesta immediata di un riscontro non è sempre positiva. Spesso lo psicoterapeuta non dà risposte, ma accompagna a rimanere nel dubbio».

A preoccupare è soprattutto il rischio di banalizzare i vissuti dei più giovani: «Le frasi fatte, ripetute e un po’ consolatorie, quasi come fossero pacche sulla spalla, non servono a risolvere un disagio.»

L’intelligenza artificiale, sottolinea la Presidente, non va demonizzata: «Abbiamo un gruppo di lavoro che si occupa di IA e nuove tecnologie per studiare come possiamo utilizzarla e integrarla nei percorsi terapeutici».

Per il CNOP la priorità rimane una: aumentare la presenza di psicologi e psicoterapeuti nel servizio pubblico, evitando che la diffusione dei chatbot crei un nuovo digital divide tra chi deve accontentarsi di servizi digitali insoddisfacenti e chi può permettersi un percorso privato.

Per leggere l'intervista 👉🏻 https://www.lastampa.it/cronaca/2025/08/19/news/psicoterapia_intelligenza_artificiale_psicologa_gulino-15274875/amp/

12/08/2025

📢 Il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi informa che, a seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto interministeriale Salute–MEF e della successiva comunicazione dell’INPS, d’intesa con il Ministero della Salute, le domande per il Bonus Psicologo 2025 potranno essere presentate dal 15 settembre al 14 novembre 2025.

Il contributo è destinato ai cittadini con ISEE in corso di validità non superiore ai 50.000 euro e sostiene le spese per sessioni di psicoterapia, riconoscendo fino a 50 euro per seduta, per un massimo di 1.500 euro per beneficiario.

Il bonus, che può essere utilizzato una sola volta, è valido presso psicologi psicoterapeuti privati regolarmente iscritti all’Albo degli Psicologi e presenti nell’elenco dei professionisti che hanno aderito all’iniziativa comunicandolo al CNOP.

La domanda può essere presentata annualmente, online sul portale www.inps.it, dove sono disponibili tutte le informazioni su requisiti, modalità e importi.

‼️NOVITÀ IMPORTANTE‼️𝐁𝐨𝐧𝐮𝐬 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨. 𝐍𝐨𝐭𝐚 𝐈𝐧𝐩𝐬 𝐬𝐮𝐥 𝐝𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐆𝐚𝐳𝐳𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝟗 𝐚𝐠𝐨𝐬𝐭𝐨. 𝐃𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟓 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛...
12/08/2025

‼️NOVITÀ IMPORTANTE‼️

𝐁𝐨𝐧𝐮𝐬 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨. 𝐍𝐨𝐭𝐚 𝐈𝐧𝐩𝐬 𝐬𝐮𝐥 𝐝𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐆𝐚𝐳𝐳𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝟗 𝐚𝐠𝐨𝐬𝐭𝐨. 𝐃𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟓 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝟏𝟒 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞

📣L’INPS informa che sono state introdotte importanti novità in materia di bonus psicologo. Per l’edizione 2025, il beneficio sarà subordinato alla condizione che il richiedente effettui 𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐞𝐝𝐮𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝟔𝟎 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢 dalla data di accoglimento della domanda. In caso di mancato rispetto del termine, il contributo verrà revocato e il diritto al beneficio decadrà automaticamente.

📆Le domande di accesso potranno essere presentate 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟓 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝟏𝟒 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟓 attraverso le consuete modalità previste dall’Istituto.

📌Questa misura ha l’obiettivo di assicurare che le risorse pubbliche destinate al sostegno psicologico vengano utilizzate in modo tempestivo ed effettivo, a beneficio dei cittadini che necessitano di un intervento immediato.

➡️Per ulteriori informazioni sulle modalità di presentazione delle domande e sui requisiti di accesso, si invita a consultare il portale istituzionale dell’INPS.

📰𝐑𝐀𝐒𝐒𝐄𝐆𝐍𝐀 𝐒𝐓𝐀𝐌𝐏𝐀📰

𝐁𝐨𝐧𝐮𝐬 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐥𝐨𝐠𝐨 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐚𝐭𝐨. 𝐍𝐨𝐭𝐚 𝐈𝐧𝐩𝐬 𝐬𝐮𝐥 𝐝𝐞𝐜𝐫𝐞𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐆𝐚𝐳𝐳𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐢𝐥 𝟗 𝐚𝐠𝐨𝐬𝐭𝐨. 𝐃𝐨𝐦𝐚𝐧𝐝𝐞 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟓 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝟏𝟒 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞

📣L’INPS informa che sono state introdotte importanti novità in materia di bonus psicologo. Per l’edizione 2025, il beneficio sarà subordinato alla condizione che il richiedente effettui 𝐚𝐥𝐦𝐞𝐧𝐨 𝐮𝐧𝐚 𝐬𝐞𝐝𝐮𝐭𝐚 𝐝𝐢 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐨 𝟔𝟎 𝐠𝐢𝐨𝐫𝐧𝐢 dalla data di accoglimento della domanda. In caso di mancato rispetto del termine, il contributo verrà revocato e il diritto al beneficio decadrà automaticamente.

📆Le domande di accesso potranno essere presentate 𝐝𝐚𝐥 𝟏𝟓 𝐬𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝐚𝐥 𝟏𝟒 𝐧𝐨𝐯𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞 𝟐𝟎𝟐𝟓 attraverso le consuete modalità previste dall’Istituto.

📌Questa misura ha l’obiettivo di assicurare che le risorse pubbliche destinate al sostegno psicologico vengano utilizzate in modo tempestivo ed effettivo, a beneficio dei cittadini che necessitano di un intervento immediato.

➡️Per ulteriori informazioni sulle modalità di presentazione delle domande e sui requisiti di accesso, si invita a consultare il portale istituzionale dell’INPS.

🗞️ Ne parla Daniele Cirioli su «Italia Oggi» 🔗 https://ow.ly/gyy350WErK5

11/08/2025

Obesità: il paziente è un esperto del proprio corpo. Perché a volte non lo ascoltiamo?

Nel diabete, nel cancro, nelle malattie autoimmuni: ascoltare il paziente è ormai prassi consolidata. Lo definiamo “esperto del proprio corpo”, diamo valore alla sua esperienza di vita e integriamo le sue osservazioni nella strategia terapeutica.

Con l’obesità, però, qualcosa si rompe. Troppo spesso la voce del paziente viene filtrata da pregiudizi impliciti: pigrizia, mancanza di volontà, scarsa aderenza. È un bias radicato, difficile da scardinare, che rischia di influenzare diagnosi, trattamento e follow-up.

Il recente boom degli agonisti GLP-1 lo dimostra. Nonostante gli effetti collaterali e il costo – spesso a carico del paziente – l’adesione è altissima. Per molti, il farmaco non è solo un mezzo per perdere peso: è la chiave per modificare il rapporto con il cibo, con il corpo e con la propria salute. Eppure, il vissuto di queste persone raramente viene messo al centro del percorso di cura.

L’OMS definisce l’obesità una malattia cronica, recidivante e multifattoriale. E come per ogni patologia cronica, la gestione ottimale richiede un’alleanza terapeutica solida. Senza il coinvolgimento attivo del paziente, ogni piano rischia di restare incompleto.

Come medici di medicina generale, siamo in prima linea: possiamo essere il filtro che perpetua lo stigma, oppure il canale che lo interrompe.
Riconoscere il paziente con obesità come partner significa:
• ascoltare il suo racconto senza giudizio;
• riconoscere le barriere (biologiche, psicologiche, sociali);
• integrare il trattamento farmacologico, dietetico e comportamentale nella realtà della sua vita quotidiana.

Se crediamo nella medicina basata sulle evidenze, dobbiamo credere anche in quella basata sul rispetto. L’obesità non è un fallimento personale: è una condizione medica complessa. E chi la vive merita la stessa dignità e attenzione che offriamo a ogni altro paziente cronico.

Una recente sentenza della 𝐂𝐚𝐬𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 (n. 22297/2025) ha riconosciuto che l'assenza di reazione della vittima 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐯𝐚...
30/07/2025

Una recente sentenza della 𝐂𝐚𝐬𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 (n. 22297/2025) ha riconosciuto che l'assenza di reazione della vittima 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨.

Il 𝐟𝐫𝐞𝐞𝐳𝐢𝐧𝐠 non è debolezza ma una 𝐫𝐞𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐯𝐯𝐢𝐯𝐞𝐧𝐳𝐚: di fronte a un pericolo improvviso, il sistema nervoso può "paralizzarsi" temporaneamente. Non fight or flight, ma 𝐟𝐫𝐞𝐞𝐳𝐞 - una forma di dissociazione che coinvolge corpo e mente.
La 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐭𝐚 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 non può essere interpretata come consenso, specialmente se è plausibile un blocco psicofisico. Una svolta che riconosce le moderne conoscenze 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 e 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐭𝐫𝐚𝐮𝐦𝐚𝐭𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐡𝐞.

🧊 𝐈𝐥 𝐟𝐫𝐞𝐞𝐳𝐢𝐧𝐠: 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚 𝐩𝐚𝐫𝐚𝐥𝐢𝐳𝐳𝐚 𝐞 𝐥𝐚 𝐠𝐢𝐮𝐫𝐢𝐬𝐩𝐫𝐮𝐝𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐚𝐬𝐜𝐨𝐥𝐭𝐚
⚖️ Una storica sentenza della 𝐂𝐚𝐬𝐬𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 (n. 22297/2025) ha riconosciuto che l'assenza di reazione della vittima 𝐧𝐨𝐧 𝐞𝐪𝐮𝐢𝐯𝐚𝐥𝐞 𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐞𝐧𝐬𝐨. Ma cos'è il freezing?

🧠 Il 𝐟𝐫𝐞𝐞𝐳𝐢𝐧𝐠 non è debolezza ma una 𝐫𝐞𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐬𝐨𝐩𝐫𝐚𝐯𝐯𝐢𝐯𝐞𝐧𝐳𝐚: di fronte a un pericolo improvviso, il sistema nervoso può "paralizzarsi" temporaneamente. Non fight or flight, ma 𝐟𝐫𝐞𝐞𝐳𝐞 - una forma di dissociazione che coinvolge corpo e mente.

⚡ La Corte ha stabilito che la 𝐦𝐚𝐧𝐜𝐚𝐭𝐚 𝐨𝐩𝐩𝐨𝐬𝐢𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 non può essere interpretata come consenso, specialmente se è plausibile un blocco psicofisico. Una svolta che riconosce le moderne conoscenze 𝐧𝐞𝐮𝐫𝐨𝐬𝐜𝐢𝐞𝐧𝐭𝐢𝐟𝐢𝐜𝐡𝐞 e 𝐩𝐬𝐢𝐜𝐨𝐭𝐫𝐚𝐮𝐦𝐚𝐭𝐨𝐥𝐨𝐠𝐢𝐜𝐡𝐞.

👉 Leggi l' completo sul nostro 𝐛𝐥𝐨𝐠 al https://psicologiaintribunale.it/il-freezing-quando-la-paura-paralizza-e-la-giurisprudenza-ascolta/

E spesso produrranno ferite che rimarranno aperte per decenni.
28/07/2025

E spesso produrranno ferite che rimarranno aperte per decenni.

"I genitori che si aspettano gratitudine daifigli (e c'è persino chi la pretende)sono come usurai:rischiano volentieri i...
28/07/2025

"I genitori che si aspettano gratitudine dai
figli (e c'è persino chi la pretende)
sono come usurai:
rischiano volentieri il capitale pur di incassare gli interessi."
- Franz Kafka, Diari, 1910/23

“Amori tossici”di Laura Pigozzi edito da Bur Psicologia
28/07/2025

“Amori tossici”
di Laura Pigozzi
edito da Bur Psicologia

15/07/2025

E' arrivata in Parlamento una proposta di legge che parla di neuropsichiatria infantile. L’idea è quella di potenziare gli screening (non le terapie!) sui bambini a rischio. Neppure una parola sulla necessità di provvedere ad un reale potenziamento di servizi che non riescono, per l’insufficienza cronica di mezzi e di personale a offrire assistenza ai bambini di cui dovrebbero occuparsi terapeuticamente.
L’occasione è buona, mi pare, per sottolineare la divaricazione sempre più forte fra politica e fatti.
La spesa per l’assistenza psichiatrica in Italia rappresenta appena il 3% di un Fondo Sanitario sempre più debole a fronte del 15/20 % cui si dovrebbe arrivare e che già si spende in altri paesi europei. L’insufficienza di strutture e di personale è ogni giorno più grave nei servizi per gli adulti così come in quelli per i minori. A solo titolo di esempio, a Cagliari, un ragazzino di 10 anni che soffre di schizofrenia infantile è ospitato da anni, con problemi enormi per lui e per gli altri bambini, da una comunità educativa e non ha trovato finora in tutta Italia una struttura disposta ad accoglierlo per un percorso di cura mentre, per ciò che riguarda le acuzie, ogni giorno più frequenti, Roma e il Lazio dispongono di due sole strutture, cronicamente sovraffollate per il ricovero dei minori che vengono accolti solo in Pronto Soccorso. Quello di cui ci sarebbe bisogno e non c’è traccia è un piano di interventi per l’assistenza psichiatrica e psicologica dei minori di respiro nazionale, sostenuto da un finanziamento adeguato: se la salute mentale non fosse diventata ancora una volta, come accadeva prima di Basaglia, un problema che non interessa il Governo di questo paese. Ed un problema, probabilmente, destinato ad aggravarsi se è vero che l’Istat parla di un 27% dei sedicenni di oggi destinato “alla povertà o all’esclusione“.
Dedicheremo, pare, al riarmo il 5% del nostro PIL. Basterebbe dedicare all’assistenza psichiatrica lo 0,1% dello stesso PIL per sostenere il piano di cui ci sarebbe bisogno. Se ne accorgeranno almeno le opposizioni? Condurre una battaglia per difendere la salute mentale degli italiani è una priorità assoluta di questo nostro tempo. Anche se non ci sono segnali del fatto che qualcuno se ne accorga nei luoghi in cui si fa o si pensa di fare politica.
Luigi Cancrini

Immagine wikimedia commons

11/07/2025

“Lo scopo dell’analisi non è di trasformare l’analista in un cervello meccanico, che può produrre interpretazioni sulla base di procedure puramente intellettuali, ma di sostenere i sentimenti che si agitano in lui, invece di scaricarli come fa il paziente, in modo da subordinarli al lavoro analitico, in cui egli funziona come uno specchio che riflette il paziente.” “P. Heimann 1949, in Il controtransfert, Liguori Editore, 1986)

09/07/2025

Festeggiamo oggi il compleanno di Sandor Ferenczi, autore amatissimo e sempre attuale, ricordando in particolare uno dei suoi maggiori e più conosciuti scritti: Il Diario clinico, un insieme di scritti quasi giornalieri in parte battuti a macchina, che racchiude un lavoro che si snoda temporalmente tra gennaio-ottobre del 1932, in cui si intrecciano la visione teorica, clinica e personale dell’autore.

Il Diario clinico è una lettura coinvolgente perché ci porta, attraverso uno stile immediato, intimo, ma mai superficiale, all’interno del funzionamento dell’analista al lavoro con il proprio paziente, ma anche del paziente (Ferenczi) alle prese con il proprio analista (Freud) poiché, tra le righe, implicitamente si scorge il complesso rapporto tra i due, imbevuto di un transfert talora ostile e non del tutto elaborato.

Ferenczi avanza l’ipotesi che la neutralità e l’astinenza dell’analista possano essere traumatiche, talvolta sadiche, soprattutto per pazienti gravi, e sposta l’accento dall’interpretazione, come strumento di lavoro analitico, all’esperienza affettiva tra analista e paziente; è l’atteggiamento empatico-materno che consente di avvicinarsi al paziente con tatto, accogliendolo emotivamente, e non solo la razionale comprensione dell’analista. Ferenczi ebbe il coraggio di esplorare aree e tematiche scomode per la Società Psicanalitica dei primi decenni del ‘900, quali il controtransfert (ripreso poi da Searles) e la tecnica attiva; fu uno studioso precorritore di concetti che avranno successo molti anni dopo: si pensi all’ empatia così cara a Kohut, al concetto di identificazione con l’aggressore di Anna Freud.

Fu il primo a dare peso alla relazione oggettuale, a considerare la situazione analitica come momento intersoggettivo (anni dopo i Baranger conieranno il concetto di Campo intersoggettivo), rilesse il trauma evidenziando l’importanza delle esperienze infantili piuttosto che come frutto di fantasie più o meno inconsce, inserendolo quindi all’interno di una cornice relazionale.
Tutto ciò rende Sàndor Ferenczi un autore estremamente contemporaneo e lo festeggiamo con gratitudine

Indirizzo

Via Terni, 35
Turin
10149

Orario di apertura

Lunedì 10:00 - 20:00
Martedì 10:00 - 20:00
Mercoledì 10:00 - 20:00
Giovedì 10:00 - 20:00
Venerdì 10:00 - 20:00

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