28/07/2025
"Come appare evidente da molti esempi precedenti, nei pazienti con disturbi gravi di personalità è frequente la presenza di sensi di colpa interpersonali e soprattuttoda odio di sé. La traumaticità dell'ambiente di sviluppo e limmaturità del bambino, in assenza di altri significativi che possano svolgere una funzione protettiva portano il piccolo a pensare che ciò che accade all'interno della relazione con i caregiver è ciò che merita che accada. In altre parole, è come se il bambino pensasse:"se il mio genitore mi maltratta senza apparente motivo è perché io sono spregevole, se i miei genitori mi trascurano, allora io non merito cure, se mia madre mi svaluta, io merito di essere svalutato. Dunque, secondo la cmt, nella logica infantile, la trascuratezza, l'intrusività e l'insofferenza del genitore sono vissuti dal bambino come la prova di qualcosa che non va in lui e non nel caregiver e ciò provoca nel piccolo un profondo senso di cattiveria interiore e disvalore che lo ostacola nel perseguimento di serenità successo personale e appagamento relazionale: un profondo odio di sé. Il bambino si può inoltre sentire in colpa a stare meglio e ad avere più successo dei genitori e dei familiari e può sentirsi responsabile per il suo benessere; ancora è facile che si senta in dovere di restare vicino a loro e non appesantirli. E se si ribella a comportamenti, ingiunzioni ed esempi negativi dei caregiver, si sente in colpa per la propria separatezza slealtà, cattiveria ed egoismo. Sentendosi al centro del mondo tende infatti ad attribuirsi un potere e un ruolo che di fatto non ha"
perché io sono un essere spregevole, se mia madre mi svaluta io merito di essere svalutato". Dunque, secondo la cmt nella logica infantile, la trascuratezza, la violenza, l'intrusività, e l'insofferenza del genitore sono vissuti dal bambino come la prova di qualcosa che non va in lui, e non nei caregiver e ciò provoca nel piccolo un profondo senso di cattiveria interiore e disvalore che lo ostacola nel perseguimento di serenità, successo personale e appagamento relazionale". un profondo odio di sé". Francesco gazzillo fidarsi dei pazienti