24/08/2017
Si scrive emergenza immigrazione.
Si legge incapacità di organizzare un'assistenza strutturata, sul lungo periodo.
Erano quattro anni che rifugiati, e non immigrati clandestini come da qualcuno scritto, eritrei e somali, soprattutto donne e bambini, occupavano il palazzo di via Curtatone a Roma, palazzo che sarebbe altrimenti rimasto vuoto. Il 19 agosto, il primo sgombero del palazzo. Nessuna altra soluzione offerta, solo: fuori.
Ovviamente, il palazzo è stato in parte immediatamente riabitato, per permettere un tetto sopra la testa ai piu' piccoli. Molta altra gente è rimasta a dormire nelle aiuole di piazzale Indipendenza.
Stamattina, molto presto, le Forze dell'Ordine sono tornate in pieno assetto di guerra, iniziando a disperdere anche con manganelli e poi con cariche d'idrante i rifugiati nella piazza. Almeno 13 le persone ferite nella carica, 3 di queste sono state portate in ospedale. Ad assistere, solo i medici di MSF. I getti degli idranti possono colpire e trascinare le persone per molti metri: questo è successo stamattina.
Nessun rappresentante delle Istituzioni presente. Nessuno del Comune di Roma. Nessuno dello Stato. Come se bastasse dare un ordine dall'altro. Come se si trattasse di una disinfestazione.
In quattro anni nessuna soluziona alternativa è stata trovata. Solo pensare alle persone come topi. Come infestanti. E trattarle di conseguenza.
Qui non si tratta di emergenza. Non si tratta di immigrazione clandestina. Non si tratta di mafia libica, di scafisti, di invasione.
Si tratta di incapacità - e non volontà- di gestire un fenomeno che dura ormai da anni.
Si tratta di una narrazione falsa e tossica: creare la necessità della forza, mostrare un loro contro noi, negare l'umanità alle persone per trasformarle in un problema di decoro e ordine pubblico.
Noi di Rainbow4Africa ci opponiamo a questo modo di raccontare l'oggi.
Grazie a tutti gli operatori sanitari che si stanno prendendo cura dei feriti in piazza.
Grazie a tutti quelli che raccontano la realtà in modo diverso.
Non ringraziamo chi crede di trovare soluzioni facili a problemi di ampio respiro.
(Photo courtesy of Medici Senza Frontiere)
Consorzio Ong Piemontesi Missionland ENGIM internazionale Otto per Mille Valdese