07/07/2017
Che cos’è un simbolo e che cos’è un’immagine Simbolica?
Il linguaggio dell’uomo è , di per sé, pieno di simboli. “Ciò che noi chiamiamo simbolo è un termine, un nome o anche una rappresentazione che può essere familiare nella vita di tutti i giorni e che tuttavia possiede connotati specifici oltre al suo significato ovvio e convenzionale”, asseriva Jung. In altre parole Jung sosteneva esserci un sottotraccia nel linguaggio come nelle azioni umane, oltre il significato logico e attendibile, espresso simbolicamente, allo scopo di dire qualcosa che diversamente non può essere detto.
In psicologia le immagini simboliche sono considerate strumenti per ristabilire l’equilibrio psichico che è stato perturbato dai processi di rimozione. Pertanto l’espressione simbolica consente all’uomo di non soffrire eccessivamente della rimozione dei desideri, dei ricordi e delle esperienze vissute, specie quelle spiacevoli. Il simbolo dunque è ciò che può essere detto senza che la coscienza venga scomodata, ovvero senza che ogni individuo sia sconvolto dalle rivelazioni del suo stesso inconscio(Jung). La maggiore produzione simbolica che l’uomo è in grado di effettuare è il sogno. Senza i sogni, senza produzione simbolica quotidiana, ogni individuo sarebbe schiacciato dal peso delle sue stesse rimozioni. Ernest Jones, allievo e biografo di Freud diceva: "solo ciò che viene rimosso ha bisogno della rappresentazione simbolica". Jung aveva scoperto che oltre ai sogni , qualsiasi forma di espressione del pensiero, dell’agire umano o di produzione artistica poteva avere un significato simbolico. Tuttavia, ancor prima di comprendere i sogni come aspetti simbolici di un Io che parla dal di sotto della soglia di coscienza, Jung era convinto che alcuni elementi riaffiorassero dall’inconscio come una specie di fenomeno riflesso, tramite simboli. I simboli per Jung non sono unicamente individuali ma anche collettivi, appannaggio di un popolo, di una comunità, come le immagini religiose o mitologiche. Infine i simboli sia a livello individuale che collettivo possono essere materiali o culturali: “i primi originano dai contenuti della psiche e rappresentano un numero enorme di variazioni sulle immagini archetipiche. I simboli culturali sono quelli impiegati per esprimere verità eterne e che compaiono tuttora in molte religioni.”
L’immagine simbolica implica uno spettro di conoscenza “inconscio” che va al dì la del concetto razionale di conoscenza dei segni. Noi ricorriamo all’uso di termini simbolici per rappresentare concetti che ci è difficile definire o comprendere completamente.
(a cura di Mirella Errico)