06/02/2024
La maternità è caratterizzata da luci ed ombre, che nel tempo trovano il loro equilibrio, quasi sempre.
Se così non avviene, si può cadere nella “depressione post-partum”.
Questo disturbo non ha nulla a che vedere con la forza di volontà, con la stanchezza o con la sfortuna.
Bensì è una sofferenza emotiva, un disturbo dell’umore, un disturbo quindi, non una colpa.
Ancora troppo poco se ne parla, perché la nostra società alimenta ancora lo stereotipo della maternità
come condizione ideale della vita femminile, eppure riguarda circa il 12-15% delle madri.
Ci stupirà sapere che anche i papà possono soffrirne, anche se in misura statisticamente minore.
Tono dell’umore basso, sensazione di inadeguatezza a prendersi cura del bambino o a prendere decisioni
per lui, disturbi dell’appetito o del sonno non correlati ai ritmi dettati dall’allattamento o di cura del
bambino, dolori muscolari e formicolii inspiegabili altrimenti sono campanelli d’allarme che non vanno
ignorati.
Cosa fare allora: parlarne con persone dalle quali non vi sentiate giudicate, con dei professionisti; dal
medico di base all’ostetrica che vi ha seguito durante la gravidanza, il consultorio familiare, psicologi
Guarire si può!