Slow Medicine ETS è un movimento, un progetto culturale, un’associazione di cittadini, pazienti,
14/11/2025
l libro “Cattiva prevenzione” di Roberta Villa denuncia come il consumismo sanitario sfrutti la paura di ammalarsi, spingendo le persone a fare esami e controlli superflui. Villa mette in guardia sul fatto che una diagnosi precoce non sempre significa davvero “salvare una vita”, e a volte i test possono essere inutili o dannosi.
Denuncia infine il business dietro la prevenzione: privati e strutture sanitarie beneficiano economicamente dalla domanda di screening.
Secondo lei, la vera prevenzione efficace è fatta di sane abitudini, pochi controlli mirati e basati su evidenza scientifica. IBS
Infine, sottolinea anche il rischio per la sanità pubblica: le richieste inutili possono sovraccaricare il sistema e distogliere risorse da chi ne ha davvero bisogno.
14/11/2025
Le microplastiche disperse nell’ambiente possono favorire la comparsa e la diffusione di ceppi batterici resistenti agli antibiotici. In una visione globale della salute, in cui si intrecciano la salute umana, quella animale e quella ambientale (approccio One Health, una salute), l’ambiente gioca un ruolo rilevante.
Una sperimentazione condotta negli Stati Uniti ha focalizzato l’attenzione su uno dei problemi più sentiti di inquinamento ambientale, quello da microplastiche, per valutare se la loro presenza possa in qualche modo influenzare la diffusione dell’antibiotico resistenza che tanto allarma l’OMS.
Gross N, Muhvic, et al. Effects of microplastic concentration, composition, and size on Escherichia coli biofilm-associated antimicrobial resistance. Environmental Microbiology 2025; https://journals.asm.org/doi/10.1128/aem.02282-24
13/11/2025
il mercato della prevenzione. Una preziosa riflessione di Antonio Bonaldi e Marco Bobbio
12/11/2025
Come possono i professionisti della salute possano contribuire concretamente alla lotta contro il cambiamento climatico? Riducendo sprechi e cure non necessarie, promuovendo l’uso di materiali e farmaci a basso impatto ambientale, privilegiando materiali che si possono riusare invece dei prodotti usa-e-getta. È essenziale che il personale sanitario sfrutti la propria influenza per sensibilizzare colleghi, pazienti e istituzioni: azioni anche piccole, se diffuse, possono avere un impatto reale. L’articolo richiama la responsabilità dei medici come figure di fiducia nel guidare il cambiamento verso un sistema sanitario più sostenibile.
"Cosa sognano i pesci rossi "è una storia che non dà risposte, ma invita a porsi le domande giuste: cosa significa essere vivi? Fino a che punto ha senso curare un corpo, se l’anima è spenta? E soprattutto: che valore ha la compassione in un mondo dove tutto sembra diventare routine? È un romanzo che parla sottovoce, ma che resta dentro a lungo e ti “lascia addosso un odore particolare delle cose umane”, come da desiderio espresso dall’autore nella prefazione.
Venturino Marco. Cosa sognano i pesci rossi. Mondadori 2016. Pg. 254 Recensione di Marika Werren “Mi chiamo Pierluigi Tunesi, ho quarantacinque anni e sono un dirigente d’azienda. Per la precisione sono amministratore delegato di un’importante azienda multinazionale di apparecchiature elettron...
06/11/2025
Tra le persone, specie anziane, che assumono quotidianamente più farmaci, il rischio di ricevere prescrizioni potenzialmente inappropriate, cioè di farmaci che comportano più rischi che benefici o che potrebbero essere sostituiti da alternative più sicure, è reale e può avere conseguenze importanti.
Una prescrizione inappropriata può infatti aumentare il rischio di interazioni tra farmaci, di effetti collaterali, di ricoveri ospedalieri e persino di morte nei casi più gravi, oltre a far crescere i costi per il sistema sanitario.
Negli ultimi anni sono stati sviluppati diversi strumenti di supporto, digitali e non, pensati per aiutare i professionisti sanitari a scegliere in modo più appropriato le terapie per il singolo paziente. Tuttavia, il ricorso a questi strumenti nella pratica quotidiana è ancora poco noto.
Si è svolto a Firenze il 21 e 22 ottobre presso lo Spedale degli Innocenti il Choosing Wisely International Roundtable organizzato dall'associazione Slow Medicine ETS con la campagna Choosing Wisely Italy, insieme con Choosing Wisely Canada e l’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana.
Si è trattato dell’incontro annuale dei referenti della rete Choosing Wisely International cui hanno partecipato delegati di 20 Paesi: oltre che dall’Italia e dal Canada, da Arabia Saudita, Australia, Austria, Belgio, Cina, Colombia, Danimarca, Francia, Norvegia, Paesi Bassi, Portogallo, Repubblica Ceca, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Trinidad & Tobago e USA.
I lavori sono stati molto proficui sul piano scientifico, centrati in particolare su sistema sanitario e cambiamento climatico e sulla deimplementazione, ovvero l'applicazione delle raccomandazioni di Choosing Wisely per ridurre esami, trattamenti e procedure non necessari e potenzialmente dannosi. Molto apprezzato il progetto di deimplementazione in atto nella regione Toscana.
E' stato anche molto positivo il clima che si è creato tra i partecipanti sia internazionali sia del gruppo italiano, che ha favorito lo scambio di idee e di esperienze e la progettazione di iniziative da attuarsi nel prossimo futuro con la collaborazione di tutti.
Ringraziamo le società scientifiche ADI, AIGO, ANIPIO, FADOI, SIPMeL, nonché FIASO e FNOMCeO per il loro supporto.
14/10/2025
Nuove strategie e un approccio sempre più centrato sul paziente con malattia di Alzheimer, un'infografica di Lancet.
New medications, unprecedented diagnostics, and strategies that prioritise patient-centred outcomes are reshaping Alzheimer’s disease care.
13/10/2025
L’associazione Slow Medicine ETS con la campagna Choosing Wisely Italy, Choosing Wisely Canada e l’Agenzia Regionale di Sanità della Toscana organizzano il Choosing Wisely International Roundtable che si svolgerà a Firenze il 21 e 22 ottobre prossimi.
Si tratta dell’incontro annuale dei referenti della rete Choosing Wisely International che comprende campagne in più di 30 Paesi nel mondo e si svolge quest’anno in Italia.
Gli argomenti dell’incontro si confermano di grande interesse, in particolare il ruolo dei professionisti sanitari nei confronti del cambiamento climatico con le raccomandazioni Green di Choosing Wisely Italy https://choosingwiselyitaly.org/cwi-green/ e Climate Conscious di Choosing Wisely Canada https://choosingwiselycanada.org/climate/ .
Verrà presentato il Manuale per ridurre l’impronta carbonica dei servizi sanitari elaborato a Bergamo https://choosingwiselyitaly.org/manuale-per-ridurre-limpronta-carbonica-dei-servizi-sanitari/
Ci sarà anche la partecipazione di Elina Suzuki di OECD, che presenterà il recentissimo documento “Decarbonising Health Systems Across OECD Countries” di cui è coautrice; il documento sottolinea tra l’altro l’importanza di ridurre le emissioni dei sistemi sanitari tramite la riduzione delle cure Low value (si parla in questo caso di win-win-win) e cita le campagne Choosing Wisely. Nella sua presentazione, insieme con Niek Klazinga, verrà anche affrontato il tema della misurazione delle pratiche low value.
Altro importante argomento saranno le tecniche ed esperienze di deimplementazione di pratiche non necessarie, ovvero di applicazione delle raccomandazioni di Choosing Wisely; i workshop avranno il supporto di Jeremy Grimshaw del Canada, autore del framework per la deimplementazione. Verrà esposta l’esperienza di deimplementazione in atto nella Regione Toscana tramite il progetto dell’Agenzia Regionale di Sanità, che ha già prodotto interessanti risultati.
Wendy Levinson, chair di Choosing Wisely Canada e International, presenterà un documento che delinea il futuro di Choosing Wisely International con un ruolo nella formazione dei professionisti e nel supporto per la deimplementazione delle pratiche non necessarie.
08/10/2025
Coltivare il nostro progetto e promuovere la cultura di una medicina sobria, rispettosa e giusta fin dall’inizio, dalle matricole fino agli infermieri che diverranno Corso di Laurea in Infermieristica sede di Orbassano , grazie!
05/10/2025
Nel mondo del benessere di oggi, le parole d'ordine scientifiche e le spiegazioni meccanicistiche sono ovunque. Terapia con luce rossa per la stanchezza. Infusi di Nicotinamide adenina dinucleotide (NAD) per sostenere la salute mitocondriale. Prodotti per aumentare l'immunità. Questi interventi sono spesso promossi con un'aria di credibilità scientifica. Dopotutto, non hanno la biologia alle spalle? Gli esperti non li stanno approvando?
La vera domanda non è se qualcosa suona come scientifico. È se funziona davvero. Slow Medicine ETS desidera aiutare le persone a vivere a lungo e bene, e proprio per questo denuncia l’inganno che viene generato per vendere prodotti di tutti i tipi.
In questo articolo viene criticata la diffusione di terapie e integratori “scientificamente” attraenti ma privi di prove reali di efficacia e viene speigato che meccanismi biologici plausibili, testimonianze e approvazioni di esperti non equivalgono a evidenza scientifica. Bisogna quindi valutare ogni nuovo trattamento con senso critico, cercando studi clinici solidi e distinguendo il vero progresso dal semplice hype del marketing del benessere.
Tenete a mente l'equazione dell’inganno:
meccanismo interessante + plausibilità scientifica + aneddoti convincente + pareri di ‘esperti’ MA assenza di prove affidabili.
04/10/2025
Ancora su paracetamolo e autismo.
La conferenza stampa di Donald Trump nella quale ha sostenuto che non deve essere usato il paracetamolo in gravidanza perchè e una delle cause dell’autismo, ha sollevato molte critiche.
Segnaliamo l’articolo di Kamen Abba
si su BMJ.
L’articolo denuncia il ruolo dei cosiddetti “MAGA methodologists”, guidati da Donald Trump e Robert F. Kennedy Jr., che diffondono disinformazione scientifica e medica per fini ideologici e politici. Essi sfruttano i social media e la loro influenza politica per screditare la scienza credibile, in particolare su vaccini, autismo e cambiamenti climatici. Le loro affermazioni, prive di basi solide, creano sfiducia nelle istituzioni sanitarie e favoriscono decisioni politiche senza evidenza scientifica. Questo approccio, basato sull’ideologia più che sui dati, rischia di compromettere la salute pubblica negli Stati Uniti e a livello globale.
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Nasce dall'incontro di persone che, con esperienze e culture diverse, hanno operato ed operano all'interno del mondo delle cure per la salute e che negli ultimi trent’anni hanno prodotto pensiero e ricerca sul sistema sanitario dal punto di vista organizzativo, strutturale, metodologico, economico, comunicativo.
L’idea che i fondatori di Slow Medicine condividono è che cure appropriate e di buona qualità e un’adeguata comunicazione fra le persone riducano i costi dell’organizzazione sanitaria, riducano gli sprechi, promuovano l’appropriatezza d’uso delle risorse disponibili, la sostenibilità e l’equità dei sistemi sanitari, migliorino la qualità della vita dei cittadini nei diversi momenti della loro vita.
SOBRIA, RISPETTOSA, GIUSTA
Sono le parole chiave che sintetizzano questa idea di cura basata sulla sostenibilità, sull'equità, sull'attenzione alla persona e all'ambiente.
Slow Medicine è una rete:
Per la loro storia, per l’esperienza professionale e per l’attività che svolgono, i fondatori di Slow Medicine si collocano in punti diversi del sistema della cura: dalla qualità all'organizzazione sanitaria, dalla formazione alla prevenzione, alla medicina sociale, alla comunicazione visiva. Questo fa di loro una rete attiva e dinamica, in cui ognuno contribuisce con il proprio pensiero e la propria esperienza all'obiettivo di riproporre un sistema sanitario di qualità sostenibile.
La rete è in costante espansione, perché Slow Medicine ha l’obiettivo di coinvolgere professionisti sanitari, associazioni di professionisti, cittadini, associazioni di pazienti e di familiari in un laboratorio in progress di progettazione di buone pratiche di aiuto e di cura. In questo senso definiamo Slow Medicine una rete di idee in movimento, che si avvale della prospettiva sistemica, del counselling, della medicina narrativa, dei principi del design, dell’educazione degli adulti e degli strumenti per la qualità per attivare momenti di confronto, partecipazione e progettazione collaborativi fra operatori e cittadini interessati alla propria salute, e per realizzare in concreto una modalità di cura più sobria, più rispettosa, più giusta.