30/01/2025
Cara signora Palombelli,
a me hanno sempre insegnato che si parla di ciò che si conosce, su ciò che si ignora si fa una figura migliore a tacere.
E in quella singola frase piena di giudizio che ha detto ieri sera emerge tutto il suo ignorare cosa sia davvero la procreazione medicalmente assistita e tutto il suo pre-giudizio in merito.
Si è messa su un piedistallo, lei tanto buona che ha adottato perché tanto altruista, mentre gli altri, che preferiscono scintilli e profumi (che stanno molto più nella sua testa che nella realtà) sono evidentemente da guardare dall'alto in basso.
Vede, signora Palombelli, l'adozione e la PMA sono ENTRAMBE strade mostruosamente tortuose e piene di dolore, di arrabbiature e di lutti. Ed entrambe non sono per tutti, perché non tutti sono pronti ad affrontarle.
Ma l'adozione è ancor meno per tutti perché ottenere l'approvazione è un percorso triplamente a ostacoli.
Perché se non sei coniugato, non puoi fare il genitore adottivo (certo, a meno che la creatura in cerca di famiglia non abbia una qualche disabilità, in quel caso va bene chiunque).
Perché se non hai un conto in banca bello cospicuo un figlio non te lo danno. E non ti basta chiedere un prestito, devi proprio avere un determinato reddito per essere preso in considerazione.
Perché se hai avuto una mastectomia a 12 anni, non solo non riesci ad avere un'assicurazione, ma pure l'adozione ti è preclusa (Stefania, che alle elementari era nella classe accanto alla mia).
Perché se una tua zia è morta suicida vieni scartato, perché potrebbe esserci un ramo di pazzia in famiglia (Luca e Chiara, due carissimi amici).
Ho amici che sono stati scartati perché avevano un cane. E secondo l'assistente sociale era "cosa nota" che i cani sono incompatibili con i bambini.
E potrei continuare ancora a lungo con altri esempi di persone scartate o variamente discriminate sulla via dell'adozione.
Quindi parli della sua esperienza, e ne parli giustamente con passione e gioia e orgoglio, ma eviti di tranciare guidizi e prima di parlare delle scelte altrui scenda dal suo piedistallo, si tolga il paraocchi del pregiudizio e con le coppie che hanno scelto la via del "laboratori scintillanti e profumati" dove si "fabbricano bambini" (mi creda non poteva scegliere espressione più rivoltante) ci faccia due chiacchiere, ma ascoltandole davvero!
Federica Robotti Carmana (che, per quel poco che può interessarle, non la guarderà più con gli occhi di prima).
Lettera inviata a Le Iene