28/06/2025
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Questa frase attribuita a Frida Kahlo, è un distillato di potenza esplosiva, che suona come qualcosa che lei avrebbe potuto scrivere, o dipingere col sangue.
“Non fragile come un fiore, fragile come una bomba.”
È una dichiarazione di guerra mascherata da confessione:
il modo per ribaltare il cliché della “fragilità femminile” in un inno alla forza indomabile che nasce dal dolore.
Fragile come una bomba
Che cosa vuol dire, davvero?
Significa che non tutte le fragilità sono passività o debolezze.
Alcune sono cariche di energia compressa, pronte a esplodere, a cambiare il paesaggio attorno, a farsi sentire.
È la fragilità di chi ha imparato a convivere con la sofferenza, con la malattia, con l’abbandono , ma che, nonostante tutto, vive, crea, ama, lotta.
Frida, inchiodata nel suo corpo dolente, spezzata e ricucita più volte, non ha mai fatto della sua condizione un alibi.
Ne ha fatto arte, rabbia, colore, fuoco.
Ogni sua opera è una bomba di emotività lucida e viscerale, mai compiacente.
Una che non chiedeva scusa, né permesso.
Perché questa frase è ancora attuale?
Perché oggi come allora, troppe donne sono ancora giudicate fragili come fiori: delicate, decorative, da proteggere o peggio, da ignorare.
Ma molte sono bombe emotive, etiche, culturali.
Silenziose, ma pronte a cambiare il mondo.
Questa non è fragilità:
è potenza latente!
E ogni volta che qualcuno la sottovaluta,
non fa che accendere la miccia!
Be different!
♥️I.B.