Valentina Congedo Psicoterapeuta

Valentina Congedo Psicoterapeuta Psicologa Psicoterapeuta a Torino. Percorsi di psicoterapia per adulti, bambini ed adolescenti. Psico

Percorsi di Psicoterapia, sostegno psicologico, servizio di psicodiagnosi. Progetti per le scuole.

- La Psicoterapia -
Un disagio psicologico può assumere diverse forme: può essere la conseguenza di un evento doloroso e circoscritto, come la perdita del lavoro, oppure presentarsi in maniera più sfumata, come una sofferenza legata a un ambito di vita, per esempio quello della relazione di coppia. Altre volte, il disagio deriva da emozioni difficili da gestire, come la rabbia, da impulsi incoercibili, come mangiare o spendere eccessivamente, oppure si manifesta sotto forma di sintomi invadenti, difficili da spiegare e da controllare, quali l’ansia e gli attacchi di panico. Per comprendere tale disagio e decidere se proporre una psicoterapia, uso gli elementi emersi dalla psicodiagnosi per costruire una mappa orientativa della personalità del paziente. Una mappa è la rappresentazione di uno spazio, usualmente sconosciuto a chi la utilizza, di cui riproduce le proprietà e le relazioni tra le componenti di interesse. In questo caso, la diagnosi è una mappa del mondo interno paziente; all’interno di essa, si inseriscono il suo disagio e le strade da percorrere per conoscerlo e alleviarlo.

Dopo un lungo e faticoso iter, un mio carissimo amico ha finalmente adottato una coppia di fratellini. Il primo mese in ...
15/07/2025

Dopo un lungo e faticoso iter, un mio carissimo amico ha finalmente adottato una coppia di fratellini. Il primo mese in cui i bambini si sono trasferiti da loro, il mio amico non lavorava e i figli non andavano a scuola, e lui è di fatto sparito, risucchiato dall’essere diventato di colpo genitore di due bambini piccoli contemporaneamente 💪🏻🧡💛🌈

Ora che il suo sogno si è avverato, si è fatto una domanda da un milione di dollari: “ho sempre voluto avere figli da che mi ricordo, ma ora che li ho, cosa hanno aggiunto alla mia vita?”❓❓❓

Oltre a disordine e confusione 🤣, una somma di amore, gioia, fatica e apprensione. Avere figli è (e resterà) una delle esperienze più trasformative della mia vita, perchè ha cambiato il mio modo di vedere il mondo. Non solo nel momento in cui sono nati, ma ogni giorno.

Da quando mio figlio è diventato sufficientemente grande per farlo, qualche volta mi ha dato una lettura della realtà a cui non avevo pensato. La sua presenza ha aggiunto nella mia vita una testa che impara a pensare per conto suo e una sensibilità fresca, la meraviglia di una persona nuova che mi offre commenti e idee non viziate dall’abitudine e dalla presunzione dell’esperienza ☀️🌱🌻

Un’altra cosa che hanno aggiunto i figli alla mia vita è un’aumentata conoscenza di me stessa. Dico un’ovvietà, ma i figli non sono mai come te li aspetti e non puoi governare il loro modo di pensare e di fare. E il modo in cui io reagisco alle loro idee e comportamenti inaspettati mi insegna moltissimo di me stessa ✨

Ecco, tutto quello che ho scritto riguardo ai figli, vale in buona parte per i pazienti.
Per questo concludo il mio progetto Psicologia Pop con un ringraziamento a loro e con questa immagine 🌼 Grazie ai pazienti che mi hanno aiutato a crescere come terapeuta e a conoscermi come persona; grazie per avermi dimostrato che si può resistere ed evolvere nonostante le avversità, come un fiore che riesce a nascere tra i sassi in mezzo al cemento 🌼

L’autostima non è qualcosa che ha a che fare con ciò che sappiamo o non sappiamo fare, ma riguarda ciò che pensiamo e cr...
08/07/2025

L’autostima non è qualcosa che ha a che fare con ciò che sappiamo o non sappiamo fare, ma riguarda ciò che pensiamo e crediamo di noi stessi e come ci sentiamo rispetto al nostro valore, alla nostra amabilità e alle nostre capacità🪞
I disturbi dell’autostima, detti anche narcisistici, sono molto diffusi, molto più di quanto si pensi e in terapia si incontrano sempre più spesso 🤡

Non si tratta di guardarsi allo specchio una mattina e non piacersi (questo succede a tutti); i disturbi narcisistici nascono da uno squilibrio profondo dell’autostima che si manifesta con oscillazioni importanti sia per eccesso che per difetto (nello stesso individuo)🎢

Si radicano in un nucleo profondo della psiche e hanno origine in una fase evolutiva molto antica; comportano un senso di vuoto doloroso e difficile da ammettere, che richiede molto tempo e lavoro psicoterapeutico per essere colmato ❤️‍🩹💪🏻

Il cambiamento richiede tempo, ma il tempo da solo non basta; dipende da come lo si usa 🕰️Per raggiungere i propri obiet...
01/07/2025

Il cambiamento richiede tempo, ma il tempo da solo non basta; dipende da come lo si usa 🕰️
Per raggiungere i propri obiettivi di cambiamento in terapia servono impegno, motivazione e consapevolezza 💪🏻

“Parole importanti su cestino della spazzatura”
28/06/2025

“Parole importanti su cestino della spazzatura”

D. Winnicott sosteneva: ‘La psicoterapia ha luogo là dove si sovrappongono due aree di gioco, quella del paziente e quel...
25/06/2025

D. Winnicott sosteneva: ‘La psicoterapia ha luogo là dove si sovrappongono due aree di gioco, quella del paziente e quella del terapeuta [l’area transizionale]. La psicoterapia ha a che fare con due persone che giocano insieme. […] Quando il gioco non è possibile, allora il lavoro svolto dal terapeuta ha come fine di portare il paziente da uno stato in cui non è capace di giocare a uno stato in cui ne è capace (1971).”

Nel mio articolo su State of Mind, una selezione di vignette di C. Schulz spiega meglio di tante parole cos’è l’oggetto transizionale teorizzato da D. Winnicott e qual è la sua funzione:

https://www.stateofmind.it/2022/01/oggetto-transizionale-coperta-linus/

17/06/2025

 # depressione
03/06/2025

# depressione

 # ansia
27/05/2025

# ansia

Il progetto ‘Psicologia pop’ è nato con l’idea di dare informazioni sulla psicologia e sulla psicoterapia che fossero co...
21/05/2025

Il progetto ‘Psicologia pop’ è nato con l’idea di dare informazioni sulla psicologia e sulla psicoterapia che fossero comprensibili, pratiche e utili ai non addetti ai lavori per orientarsi 🗺️ Per scriverlo sto facendo ricorso alla mia esperienza come paziente e come terapeuta.

Ho affrontato il concetto di malessere e benessere psichico ☯️, ho descritto lo strumento della mindfulness e come capire se si ha bisogno di un aiuto psicologico 💪🏻
Poi ho raccontato come lavoro quando incontro un nuovo paziente e faccio la diagnosi e la restituzione. La fase successiva è quella del lavoro psicologico vero e proprio; affrontare questa parte porta il mio progetto a un giro di boa.

📜 Quando ero psicoterapeuta tirocinante, affiancavo un/una professionista esperto/a nel percorso di diagnosi per imparare come si svolge il primo colloquio, come si somministrano alcuni test, come si fa la restituzione. Le prime sedute sono una fase delicatissima, ma che, nel corso della formazione, si poteva osservare.
Terminata questa, iniziava la terapia e, per ragioni di privacy, non era permesso stare nella stanza ⛔️

Le porte di quella stanza si chiudevano e cosa accadesse dietro non era dato sapere. Il modo in cui si svolge una terapia era coperto da un’aura di mistero: cosa si dicono paziente e terapeuta per un’ora❓❓❓
Quando ero alle prime armi come terapeuta temevo i silenzi, avevo paura di non trovare le parole, di dire cose sbagliate o inutili.

Con l’esperienza e la formazione, queste paure si sono dileguate per lasciare spazio alla curiosità, alla passione, all’uso di strategie e strumenti concreti.

Arrivata a questo punto, non posso raccontare in modo generico cosa succede in una psicoterapia, perchè ogni percorso è a sè. Perciò proseguirò con delle vignette e delle piccole riflessioni basate sulla mia esperienza, che spero possano essere utili e qualche volta strappare un sorriso. L’ironia è un’arma potente al servizio del benessere psichico ☺️

La restituzione è l’ultimo incontro di un percorso psicologico diagnostico. Ho sempre trovato questo termine un pò singo...
13/05/2025

La restituzione è l’ultimo incontro di un percorso psicologico diagnostico. Ho sempre trovato questo termine un pò singolare, mi fa pensare a qualcosa che si riporta indietro, a un oggetto prestato che deve tornare al proprietario.

Ciò che il paziente mi ha prestato è l’affaccio su una parte del suo mondo interno; ciò che gli restituisco è un racconto di ciò che ho osservato, una forma di comprensione della sua sofferenza, un’attribuzione di senso che include il malessere, il modo di essere e di reagire dell’individuo, la sua storia passata e il momento di vita attuale 🗺️

La restituzione include anche una proposta di lavoro psicologico di sostegno e/o di approfondimento della difficoltà che il paziente sta vivendo. In questa proposta ipotizzo degli obiettivi a cui tendere e poi li condivido.
Domando che cosa la persona si aspetta da un percorso terapeutico, che obiettivi ha, cosa vorrebbe cambiare e da cosa si vedrebbe che questo cambiamento è avvenuto. Se ci sono più obiettivi, la invito a definire una scala di priorità; se ci sono, individuiamo aree che per il momento preferisce non toccare.
Non mi sostituisco al paziente pensando di sapere cosa è meglio per lui o cosa sarebbe più giusto fare; dalla restituzione inizia una collaborazione attiva per indirizzare il lavoro verso il fine individuato.
E se il paziente fatica a identificare degli obiettivi, cerco insieme a lui le parole per definirli 🗣️

Quando siamo immersi da lungo tempo in una condizione di sofferenza, quando siamo abituati a pensare a noi stessi in certi termini, può essere difficile trovare le parole per raccontarlo; può essere ancora più difficile o addirittura inconcepibile pensarsi diversi o immaginare di agire un cambiamento. Se serve del tempo per mettere a fuoco questi aspetti iniziali, prendo insieme al paziente il tempo che gli serve.

Riportate alla mente l’ultima volta in cui avete conosciuto qualcuno di nuovo, magari sul lavoro, con cui dovevate colla...
06/05/2025

Riportate alla mente l’ultima volta in cui avete conosciuto qualcuno di nuovo, magari sul lavoro, con cui dovevate collaborare per un obiettivo comune. Ricordate come vi siete sentiti, qual è stato il vostro modo di approcciare un estraneo, prendere le misure nelle prime interazioni, imparare a lasciare spazio e a prendersi il proprio 💃🏻🕺🏻🕺🏻💃🏻

In modo simile, le primissime sedute sono una fase delicata, in cui due sconosciuti si incontrano e devono costruire una forma, seppur embrionale, di sintonia 🎼

Lo psicologo non è un essere mitologico, non è un agonista dell’autocontrollo, non è uno che ha tutte le risposte, non sta più seduto (e zitto) nascosto dietro al lettino, anzi solitamente è seduto di fronte al paziente in tutta la sua umanità.
Solo che con lui si crea un rapporto che non è uguale a nessun altro, perchè l’umanità dello psicologo è uno degli strumenti attraverso cui si dispiega la sua professionalità.

E, ferma restando la professionalità, sarà probabilmente la sua umanità a farvi scegliere se affidarvi o meno a lui.

Indirizzo

Piazza Bernini
Turin
10143

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

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Psicoterapia

Percorsi di Psicoterapia, sostegno psicologico, servizio di psicodiagnosi. Progetti per le scuole. PSICOTERAPIA

Un disagio psicologico può assumere diverse forme: può essere la conseguenza di un evento doloroso e circoscritto, come la perdita del lavoro, oppure presentarsi in maniera più sfumata, come una sofferenza legata a un ambito di vita, per esempio quello della relazione di coppia. Altre volte, il disagio deriva da emozioni difficili da gestire, come la rabbia, da impulsi incoercibili, come mangiare o spendere eccessivamente, oppure si manifesta sotto forma di sintomi invadenti, difficili da spiegare e da controllare, quali l’ansia e gli attacchi di panico.

Per comprendere tale disagio e decidere se proporre una psicoterapia, uso gli elementi emersi dalla psicodiagnosi per costruire una mappa orientativa della personalità del paziente.

Una mappa è la rappresentazione di uno spazio, usualmente sconosciuto a chi la utilizza, di cui riproduce le proprietà e le relazioni tra le componenti di interesse. In questo caso, la diagnosi è una mappa del mondo interno paziente; all'interno di essa, si inseriscono il suo disagio e le strade da percorrere per conoscerlo e alleviarlo.