20/09/2025
LA MAGIA DELL'EQUINOZIO D'AUTUNNO
Secondo la tradizione degli indiani d’America, quando si avvia l’autunno, entriamo nel “Periodo della caduta delle foglie”, una definizione che indica ciò che accade in natura ma che ha anche un significato più sottile, ricordandoci che le foglie che cadono ci invitano a cambiare i ritmi, ad osservare e sintonizzarci con la natura dove tutto rallenta e si consolida.
Anticamente questo era il periodo del raccolto, in cui essere grati e volgere lo sguardo verso l’interiorità, preparando nuovi semi e nuovo terreno per il ciclo successivo, per entrare poi con consapevolezza nel riposo dell’inverno. Gli antichi celti in corrispondenza dell’equinozio d’autunno, celebravano il secondo raccolto, si tratta di un momento intermedio tra il primo raccolto di Lughnassad e la ricorrenza di Samhain che dà inizio alla metà buia dell’anno. L’equinozio si colloca a metà tra questi due passaggi e rappresenta un momento di equilibrio tra buio e luce; si ipotizza che in questo periodo venisse celebrato un Dio gallese chiamato Mabon, generalmente identificato con il dio celtico Maponus, giovane dio della vegetazione e dei raccolti.
L'equinozio d'autunno è un tempo di bilanci: abbiamo sotto gli occhi ciò che abbiamo seminato durante l'anno e possiamo constatare quali frutti abbiamo raccolto, ma allo stesso tempo è il momento di decidere quali altri frutti vogliamo coltivare. Le energie di questo periodo ci invitano all’introspezione ma anche a attivare le nostre risorse, a risvegliare le nostre capacità più sottili e intuitive.