Dott.ssa Sonia Cannavò - Psicologa Psicoterapeuta

Dott.ssa Sonia Cannavò - Psicologa Psicoterapeuta Psicologa, Psicoterapeuta ad indirizzo Adleriano, offro servizi di psicodiagnosi, consulenza e supporto psicologico per adolescenti e adulti.

Grazie a tutte le persone che ho accompagnato e continuo ad accompagnare nel viaggio più importante, quello della scoper...
09/02/2025

Grazie a tutte le persone che ho accompagnato e continuo ad accompagnare nel viaggio più importante, quello della scoperta di se stessi. Grazie ❤️🫂

Un momento di leggerezza e di festa, l'incontro e l'abbraccio di coloro che vogliamo bene, persone degne di stima e affe...
19/12/2022

Un momento di leggerezza e di festa, l'incontro e l'abbraccio di coloro che vogliamo bene, persone degne di stima e affetto. Recuperare l'incontro con l'altro è segno di ritrovato benessere in un periodo storico in cui tutto questo ha subito un profondo cambiamento. È solo con gli altri che si può trovare la chiave della conoscenza di sé e la possibilità di trovare il vero significato della vita.

‼️ FINALMENTE RICOMINCIANO GLI INCONTRI DI SUPERVISIONE PERMANENTE ‼️Il Covid ci ha rallentato ma non ci ha fermato 💪🏼 e...
03/12/2022

‼️ FINALMENTE RICOMINCIANO GLI INCONTRI DI SUPERVISIONE PERMANENTE ‼️
Il Covid ci ha rallentato ma non ci ha fermato 💪🏼 ed eccoci qui di nuovo tutti riuniti per ricominciare anche gli incontri di supervisione permanente degli psicoterapeuti delle sedi di Torino e Cuneo.

Oggi ci siamo soffermati su alcune delle tappe fondamentali del percorso terapeutico: riconoscimento, conoscenza e azione.
Come sempre un confronto arricchente 🌟! È la forza del nostro istituto: serietà, aggiornamento ed unione! BEN RITROVATI 🫂

A partire da oggi sarà possibile fare domanda per richiedere il   tramite portale INPS con la presentazione del proprio ...
25/07/2022

A partire da oggi sarà possibile fare domanda per richiedere il tramite portale INPS con la presentazione del proprio ISEE.

Ringrazio i colleghi per questa interessante esperienza di ieri sera, il Dott. Grandi Gian Piero, Psicoterapeuta, Analis...
10/03/2022

Ringrazio i colleghi per questa interessante esperienza di ieri sera, il Dott. Grandi Gian Piero, Psicoterapeuta, Analista SIPI, Formatore. e il Dott. Gian Sandro Lerda ma soprattutto ringrazio i genitori che sono stati presenti e hanno partecipato attivamente al nostro intervento formativo, nel corso del quale si è provato ad entrare nel mondo complesso dell'adolescente di oggi.

È uscito l'ultimo numero della rivista de Il Sestante che analizza i vissuti degli adolescenti di oggi, tra i quali anch...
08/03/2022

È uscito l'ultimo numero della rivista de Il Sestante che analizza i vissuti degli adolescenti di oggi, tra i quali anche quelli legati all'attuale periodo di emergenza sanitaria.
È presente anche il mio articolo "L'influenza della musica rap e trap nella generazione Z".
Una rivista molto attuale che avvicina al mondo degli adolescenti.

Io e il mio collega il Dott. Grandi Gian Piero, Psicoterapeuta, Analista SIPI, Formatore. terremo un incontro formativo ...
08/03/2022

Io e il mio collega il Dott. Grandi Gian Piero, Psicoterapeuta, Analista SIPI, Formatore. terremo un incontro formativo domani sera a Dogliani (CN) per genitori di figli pre adolescenti.
Vi aspettiamo numerosi!
Istituto di Psicologia Individuale A.Adler - Sede di Torino
Il Sestante

17/02/2022

È STATO APPROVATO IL BONUS PSICOLOGICO!
Un importante passo avanti che avvicina le istituzioni ai bisogni dei cittadini, le cui richieste sono state finalmente ascoltate, dimostrando la volontà del Governo di iniziare azioni di contrasto alla psicopandemia e di modernizzazione del Paese.
Siamo sulla strada giusta!

Per approfondire ▶️ https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/17/bonus-psicologo-ok-del-senato-nel-decreto-milleproroghe-20-milioni-per-le-strutture-sanitarie/6497014/

29/12/2021

RIVAROLO - È stata una serata concepita per sensibilizzare le persone e l’opinione pubblica sul tema della depressione e del suicidio quella nata grazie

07/12/2021
Questo weekend abbiamo dedicato il nostro tempo libero alla Supervisione di gruppo residenziale, perché la professione d...
03/10/2021

Questo weekend abbiamo dedicato il nostro tempo libero alla Supervisione di gruppo residenziale, perché la professione di psicoterapeuta richiede una formazione continua, individualmente e in gruppo, e dove gli spunti dei colleghi e del NOI come Istituto di Psicologia Individuale A.Adler di Torino forniscono sempre arricchimento professionale e soprattutto umano.
Una professione che deve mantenere sempre accesa la fiamma della passione.

04/05/2021
—Perché Fantasia muore?“Perché la gente ha rinunciato a sperare. E dimentica i propri sogni. Così il Nulla dilaga“.—Che ...
01/05/2021

—Perché Fantasia muore?
“Perché la gente ha rinunciato a sperare. E dimentica i propri sogni. Così il Nulla dilaga“.
—Che cos'è questo NULLA?
“È il vuoto che ci circonda. È la disperazione che distrugge il mondo, e io ho fatto in modo di aiutarlo".
—Ma perché!?
“Perché è più facile dominare chi non crede in niente ed è questo il modo più sicuro di conquistare il potere".
~Atreyu & Gmork

LA STORIA INFINITA

06/04/2021

La conseguenza del consumismo relazionale è l’immaturità affettiva.
In mezzo a queste relazioni superficiali, perdiamo di vista la palette di dinamiche che si possono creare tra due persone, perdiamo i problemi, le crisi vere, il perdono, la capacità di vivere assieme, di riaggiustarsi facendo ognuno una dovuta introspezione.
Per esempio, se non m’impegno realmente in una relazione, rinuncio anche alla crescita che questa avrebbe potuto portarmi e rimango ad uno stadio egocentrico: la relazione esiste finché può apportarmi qualcosa di positivo, finché mi “nutre”; ma se emergono alcuni problemi, avrò tendenza a mollare la presa ancora prima di dover affrontare le difficoltà.
La verità è che si cresce anche grazie ai problemi: nel voler trovare una soluzione a delle dinamiche che non vanno per il verso giusto, sono obbligata ad osservare meglio come mi comporto, come si comporta l’altro, e cosa c’è tra di noi; è così che la relazione diventa più profonda, più matura. Anche se occorre interrompere la relazione per il bene di entrambi, dopo un esame di coscienza fatto da tutti i due, se ne capisce il motivo: l’errore diventa allora esperienza e conoscenza, e aiuterà a non ripetere gli stessi errori.
Tuttavia, in questa società di consumismo relazionale dove vige il “mordi e fuggi”, siamo diventati affettivamente immaturi: ci fermiamo alla superficie delle relazioni senza andare in profondità; non ascoltiamo più l’altro, non cerchiamo di capire (e capirsi), non c’è posto per l’ascolto, per la comprensione, per la compassione, per guardarsi negli occhi. Nelle nostre relazioni, non c’è più posto per le persone, ma solo per ciò che sono in grado di darci.

Siete d'accordo con quanto scritto? Cosa ne pensate?

Civico20news ha il piacere di presentare un'interessantissima intervista curata dalla scrittrice e poetessa Chicca Moron...
28/03/2021

Civico20news ha il piacere di presentare un'interessantissima intervista curata dalla scrittrice e poetessa Chicca Morone.

Il Prof. Lino Graziano Grandi, già professore di Psicologia Clinica e Direttore Generale della Specialistica in Psicologia, presso le sedi di Torino e Reggio Emilia e notissimo divulgatore torinese, ha risposto a numerosi quesiti, intervenendo su vari temi di grande interesse collettivo. Una serratissima sequenza di domande e risposte, relative ad argomenti molto delicati e di indiscussa attualità, trattati con particolare garbo e competenza.

Un ringraziamento personale agli attori di questa intervista.

G.Guerreri
Di Chicca Morone

“Discorsiva, complessa e affettiva”: con questi tre aggettivi “Lino” definisce la propria scrittura, cioè la propria vita interiore. Una vita non accessibile all’Altro, una vita in cui, ovviamente, l’Io si esprime nella sua integrità con simboli che diventano segni sulla carta. Un ritratto perfetto di chi ha elaborato l’intreccio di intelligenza, volontà e sentimento non apoditticamente, mai banale e attento alle sottigliezze.

Da molti anni è cittadino di quella Torino molto particolare che ha dato vita a iniziative in seguito raccolte non soltanto a livello nazionale, dal cinema alla moda, all’automobile. Torino, la prima capitale d’Italia.

Il professore Lino Graziano Grandi, un sabaudo di tutto rispetto, pioniere di quella psicologia adleriana ancora non troppo conosciuta qui in Italia negli anni Ottanta, è fondatore dell’Istituto di Psicologia Individuale di cui oggi è presidente onorario.

Già presidente della Società Italiana di Psicologia e Religione, Perito della Sacra Rota e del Tribunale Ecclesiastico Piemontese, è direttore scientifico della rivista nazionale “Il Sagittario”.

Chicca Morone: 18 dicembre, la sua data di nascita, cade sotto il segno del Sagittario: la sua rivista letteraria ha proprio questo titolo…

Lino Grandi: Una forte attinenza affettiva potrebbe averla, ma in realtà più che l’aspetto del segno zodiacale è l’immagine della freccia lanciata nel futuro, elemento che tiene conto del passato, anche remoto, ma che è proiettato in un futuro di speranza, speranza di cui in questo periodo sentiamo forte il bisogno.

C.M.: Centauro che scaglia la freccia indicando il percorso?

L.G.: Chirone, non tanto come guaritore ferito, ma come saggio che trasmette non nozionisticamente, ma coscientemente con la riflessione e l’elaborazione i propri principi, il proprio pensiero.

C.M.: Mezzo animale e mezzo uomo: oggi quanto l’istintualità - rappresentata dal cavallo - è vissuta come problematica?

L.G.: L’aspetto dell’istintualità è stato per millenni castrato da un’impostazione che potremmo far risalire in parte all’ebraismo e in particolare al pensiero cristiano che ha colmato la cultura per secoli da parte di San Paolo. Un discorso non in linea con la visione del Cristo più aperta nei confronti del corpo e delle espressioni corporali.

San Paolo fa una distinzione netta tra la parte più valida ed elevata che è lo spirito e la parte più bassa che lo spinge verso il corpo. I maligni dicono che questa diversificazione fosse legata alla sua non proprio prestante presenza fisica, oltretutto colpita da eczemi.

C.M.: L’istinto oggi è tenuto molto nella zona d’ombra?

L.G.: L’aspetto istintuale è una parte molto importante del pensiero psicanalitico e per me soprattutto perché ho mosso i primi passi particolarmente centrato sul mondo intrapsichico. Negli anni Ottanta ho portato l’attenzione di quanto sia importante l’esigenza di mettere in relazione l’intrapsichico con l’etero psichico perché non si può non considerare ciò che accade nella globalità della persona, scoprendo le zone d’ombra che ognuno di noi ha.

Viviamo in un periodo molto particolare perché, se da una parte l’istintualità è molto sollecitata, nello stesso tempo è castrata.

Mai avute tante lamentele come da 5/6 anni a questa parte di giovani coppie con una considerevole riduzione dell’attenzione di un sesso verso l’altro. Forse è legata all’individualismo imperante oggi, agli aspetti narcisistici coltivati attualmente. Poi è diffuso il timore di non essere sufficientemente prestazionali. In realtà bisognerebbe rivolgere una certa attenzione a questa problematica.

C.M.: San Paolo sostituisce la parola “errore” che prevede una sperimentazione con “peccato” che implica giudizio…

L.G.: Peccato è in relazione con l’errore ed errare ci riporta al camminare: si tratta di vedere se questo tipo di cammino segue, come insegna la psicologia individuale, un teleologismo, cioè un andare avanti, un progredire - e torniamo al Sagittario - ordinato e proiettato verso l’espressione delle parti migliori di noi.

C.M.: Oppure…

L.G.: Oppure se ci porta verso un qualcosa che può essere introdotto nel nostro psicologismo dalle sovrastrutture che dominano in questo periodo la pseudo cultura attuale: mi dispiace ma vivo l’attuale livello culturale nell’Occidente come un degrado, paragonabile al basso impero, quello che precedette l’arrivo dei barbari.

C.M.: Dove trovare stimoli per risollevare le nostre carenze?

L.G.: Anche nel Vangelo… Prendiamo la parabola del paralitico che urla per le strade di Gerusalemme mentre i discepoli di Gesù cercano di farlo tacere. Lui si avvicina e gli rivolge una domanda cristallina “Vuoi tu guarire?”. Quante sono le persone che vanno in psicoterapia per poter dire di aver fatto un percorso simile, ma in realtà hanno fatto scelte superficiali, in base alla moda, a una presunta fama? La volontà di guarire inizia già dalla scelta del terapeuta.

Quel “Vuoi tu guarire” significa “Se ti guarisco, poi ti alzi e non ti risparmi la fatica di vivere: adesso hai la ca**tà del tempio, tiri avanti, hai il diritto di lamentarti. Quanto hai voglia di prendere in mano la tua vita e affrontarla nella realtà?” Adler diceva che non lo preoccupava la gravità del malato, ma piuttosto lo scoraggiamento del soggetto, quanto il soggetto avesse o meno profondamente voglia di guarire.

C.M.: “Vuoi tu guarire” potrebbe sottintendere “Se ti tolgo la causa della malattia senza che tu percorra il faticoso cammino, non ti sarebbe utile”

L.G.: Sì, lo trovo nelle persone che vengono da me e con le quali camminiamo insieme. Molte volte devono essere alfabetizzate a lavorare su di sé, perché a loro sfugge un concetto che per me è alla base della crescita personale: “Io non ho il diritto di star bene, ho il dovere di stare bene, ho il dovere di spendere bene le mie giornate”.

C.M.: Amore e Psiche a una prima lettura indica le dinamiche familiari: quanto queste incidono come problematiche presenti fra i suoi pazienti?

L.G.: In una coppia c’è l’incontro di due stili di vita che hanno un vissuto con modelli di vita acquisiti nei primi anni differenti.

“Moglie e buoi dei paesi tuoi” stava a indicare che essendo dello stesso sostrato etnico, ci fosse similitudine, punti di riferimento che potevano incontrarsi e armonizzarsi. C’è il momento dell’innamoramento, poi arriva l’amore, lo star bene insieme, poi il volersi bene e via via col tempo. Sono due mondi diversi che si incontrano: anche in quelli che hanno avuto indicazioni simili - oggi sempre più difficile - ci sono le differenze nell’acquisizione di modelli (che si formano nei primi 6/8 anni di vita); poi noi cambiamo perché entriamo in una realtà dinamica per cui ciò che ho incontrato non è detto che abbia prodotto dei cambiamenti adeguamenti, una visione più efficace nel considerare la realtà esterna. E poi difficilmente due persone camminano con la stessa velocità, hanno le stesse modalità di vedere e di comprendere gli accadimenti.

C.M.: Venere e Psiche, rapporti fra nuora e suocera?

L.G.: Forse oggi c’è una maggior comprensione verso la giovane sposa nel portare avanti la vita attuale, però sembrerebbe un incremento di disponibilità più apparente che reale. L’archetipo millenario della mamma col figlio maschio, che è un suo possesso, è dominante, anche se razionalmente la suocera stessa tende a non accettarlo: nel profondo dell’inconscio però qualcosa gioca. E poi cambia molto da regione a regione…

C.M.: COVID e terrorismo mediatico…

L.G.: Pericolosissimo. Sono durissimo e molto critico. Verso gli amministratori sia locali sia nazionali: una vergognosa incompetenza. Va bene affrontare il dramma sanitario, va bene e speriamo presto che venga affrontato il dramma economico, ma già sei mesi fa ho predetto che saremmo andati incontro a un pericoloso incremento di patologie per motivi d’ansia, attacchi di panico, fobie, nevrosi, insonnie, tachicardie. Quando verrà meno l’impegno a tenerci in piedi, perché potremo rilassarci, dalla memoria del corpo emergerà il vissuto, riempiendoci di questi inquilini.

C.M.: Ma le società farmaceutiche saranno pronte a sostenerci…

L.G.: Domandiamoci allora che significato ha un terrorismo mediatico di questa entità. Ne parlo, ma in generale, esponendo questi dubbi, rischiamo di uscire da quel falso storico che è il “political correct”. Ho apprezzato moltissimo quei 150 intellettuali americani che hanno fatto un manifesto contro la dittatura del political, che vuol dire il falso, ciò che non puoi dire. È la distruzione del tessuto sociale che si accompagna con il “tutto e subito”.

C.M.: Tutto e subito?

L.G.: È il frutto del pragmatismo americano: introdotto da Dewey, un pensiero raffinatissimo che nasceva da una conoscenza filosofica con radici addirittura nei presocratici. Da non confondere con quello deteriore di chi non ha il concetto dell’elaborazione profonda delle situazioni. Ricordo di aver spiegato, con una certa ironia, a una signora con pretese di risultati immediati, quanti mesi erano necessari a una creatura per formarsi e ve**re al mondo. Dove si può accelerare, ben venga la velocizzazione, ma diventarne dipendenti col rischio di trascurarne troppe parti, non è salutare.

C.M.: Depressione e aggressività, le due reazioni presenti in questo periodo.

L.G.: L'aggressività è quasi sempre espressione di impotenza di fondo: se la persona è forte ha una sicurezza di base (ed è uno dei lavori della psicanalisi), un’adeguata fiducia in se stessa - non presunzione - raggiunge quell’equilibrio che impedisce raramente l’espressione di forme di aggressività, tanto meno diventa offensivo. L’aggressività può essere curata da un adeguato sostegno dell’io, cosa non facile perché si fa attraverso azioni concettuali, ma anche attraverso esercizi mirati.

C.M.: Tra i suoi pazienti trova più persone con problemi di aggressività o depressione?

L.G.: Dipende dai presupposti iniziali del soggetto. Chi portava in sé fattori di energia male indirizzata si è diretto verso l’aggressività; chi aveva già qualche deficit energetico è andato verso la depressione, una depressione reattiva, non endogena, data dai fatti. Dal dilagare della modalità angosciante usata dai mass media ci troviamo come nel dopoguerra. Allora eravamo distrutti, ma con la speranza della ricostruzione; oggi no. Oggi siamo stati colpiti dal messaggio che non ci possa essere un futuro adeguato. La fiducia nel domani mette in moto delle forme di energia: se massacro la speranza, mi chiudo in un inferno che diventa un inferno di vita perché mi abituo a vedere quasi esclusivamente ciò che non va nelle situazioni.

C.M.: È il distanziamento sociale o la mascherina, il nostro nemico più pericoloso?

L.G.: Il distanziamento. L’uomo è relazione, ha bisogno del contatto di trovarsi con amici, di comunicare, di confrontarsi.

C.M.: E nei giovani?

L.G.: Non a caso hanno reagito con momenti di pseudo libertà di nascosto, con grande avvicinamento. Sabato pomeriggio in piazza Vittorio erano uno addosso all’altro, senza mascherina. La ribellione è già una caratteristica dell’adolescenza, ma dopo un anno di repressione il minimo è capirli, non approvarli, ma capirli.

C.M.: La maschera ha creato un mondo parallelo…

L.G.: In analisi ha creato danni enormi. Ognuno si esprime non solo con la voce, ma con lo sguardo, con il sorriso, con la postura ecc. per cui questa censura ha eliminato il linguaggio del corpo e specialmente del viso. L’aspetto che questa situazione ha danneggiato maggiormente è la possibilità di vedere la reazione nell’espressione dell’altro: non parliamo poi della seduta attraverso il video, dove non si percepiscono le mille sfumature che in presenza un analista può cogliere.

C.M.: Perché non sono stati intervistati, anzi sono stati ridicolizzati, premi Nobel come i professori Montagner, Tarro e altri ricercatori come Montanari?

L.G.: Come mai i giornalisti invece di andare a cercare i veri nomi ci hanno martellato con personaggi assai discutibili? Forse perché i veri nomi sanno penetrare il problema con quella efficacia che non sempre l’intervistatore desidera. Lei conosce la “Teoria dei sospetti, con le idee di Freud, Nietzsche e Schopenhauer”? Ci sono bravi medici, ma sono stati interpellati solo pochi virologi. Spesso vedo intervistate non persone di maggior prestigio scientifico, ma quelle di maggior conoscenze in ambito di comunicazione… Qualche ragione c’è.

C.M.: La ruota degli eventi è fatta girare da SERPENTE, MAIALE e GALLO: quale il più fastidioso?

L.G.: Vanità. Tipica della persona invidiosa. Invece di osservare il proprio valore e quanto può migliorare, l’invidioso gioisce di mostrare agli altri quanto poco vale l’altro. Anche il serpente nell’Eden tocca la vanità, ma qui interviene il concetto della conoscenza. Ogni volta che l’uomo si è avviato sulla strada della conoscenza è stato punito dagli dei. Dalla Torre di Babele, a Prometeo, all’Ulisse di Dante, la conoscenza viene vista come pericolosa, persino dall’inquisitore ne “Il nome della rosa”.

Per quanto mi riguarda sono sicuro che con la conoscenza non diventeremo mai gregge, per cui non ci porteranno dove vogliono. Tutto ciò è molto importante.

Chicca Morone intervista il Prof. Lino Grandi

Con oggi è iniziato il   in       e   dell' Istituto di Psicologia Individuale A.Adler - Sede di Torino. Con successo si...
07/03/2021

Con oggi è iniziato il in e dell' Istituto di Psicologia Individuale A.Adler - Sede di Torino. Con successo siamo riusciti a svolgere la trattando di potendo così raggiungere e formare anche i partecipanti che non potrebbero spostarsi per motivi legati all'emergenza sanitaria .
Per chi fosse interessato, è possibile ancora iscriversi ai singoli seminari e supervisioni, per maggjori info vi invito a visitare la pagina web dedicata Accademia del test proiettivo :
https://www.accademiadeltest.it/

16/12/2020

In questa intervista vi parlerò dell' che stiamo tutti provando in particolare in questo periodo di emergenza sanitaria.

Indirizzo

Via Evangelista Torricelli, 66
Turin
10129

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 19:00
Martedì 09:00 - 19:00
Mercoledì 09:00 - 19:00
Giovedì 09:00 - 19:00
Venerdì 09:00 - 19:00
Sabato 09:00 - 15:00

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