14/08/2023
《Lo svegliarsi di una città, che avvenga con la nebbia o altrimenti, per me è sempre più commuovente dello spuntare del giorno in campagna. Ci sono molte più cose che tornano alla vita, ci sono molte cose più cose da aspettarsi quando il sole, invece di limitarsi a indorare [...] i prati, le sporgenze degli arbusti, le palme delle mani delle foglie, moltiplica i suoi possibili effetti sulle finestre, sui muri, sui tetti [...]. Un'aurora in campagna mi fa star bene; un'aurora in città mi fa star bene e male, e perciò mi fa star meglio. Sì, perché la maggiore speranza che mi arreca possiede, come tutte le speranze, il sapore lontano e nostalgico di non essere realtà. Un mattino in campagna esiste; un mattino in città promette; il primo fa vivere; il secondo fa pensare. E io sentirò sempre, come i grandi maledetti, che è meglio pensare che vivere.》
Fernando Pessoa (1986). Il libro dell'inquietudine. Feltrinelli, p. 56.