02/09/2025
Così come ogni messaggero inviato dal Cielo ha avuto un ruolo nel cammino dell’umanità, anche le chiese hanno svolto e ancora svolgono una funzione importante nel processo educativo e di risveglio morale e spirituale dei figli di Dio. Esse hanno contribuito, nei secoli, a mantenere viva la fiamma della fede, a orientare cuori smarriti e a richiamare l’essere umano verso il sacro.
Tuttavia, come accade agli uomini che, talvolta, si allontanano dal proposito divino, anche molte istituzioni religiose hanno smarrito il senso originario della loro missione. Alcune, sedotte dal potere affidato a chi le guidava, sacerdoti, pastori, dirigenti, poco importa il nome, hanno finito per erigere un “Dio a propria immagine”, un Dio parziale, severo, giudicante, che condanna e castiga, invece di rivelare l’unico Dio che è amore, giustizia e misericordia.
Altre hanno posto il denaro e il materialismo davanti all’insegnamento puro di Gesù, trasformando templi in strumenti di controllo, timore e dominio, anziché luoghi di consolazione e libertà interiore. Invece di favorire la crescita della coscienza, hanno limitato la riflessione e l’espansione dell’anima, alimentando pregiudizi e separazioni, quando il vero mandato divino è unire e non dividere.
Lo Spirito della Verità ci insegna che l’errore non è mai nella Parola, ma nell’interpretazione distorta di chi la predica. Dio è uno solo, non conosce ira né vendetta: Egli perdona sempre, educa attraverso l’amore e guida con infinita pazienza.
Nel punto evolutivo in cui ci troviamo, nonostante le imperfezioni, le chiese continuano ad avere il loro valore. Esse possono ancora trasformarsi, così come ogni anima ha la possibilità di redimersi. Se riconosceranno i propri errori e torneranno al Vangelo vivo e liberatore di Cristo, potranno compiere il compito che il Padre Celeste si aspetta: amare, accogliere e unire i suoi figli, senza distinzioni.
Che così sia, sotto la luce di Dio che è amore eterno.
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Lucy Medeiros