Ambulatorio Veterinario Martini - Dott. Sandro Cullino

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15/11/2025

La famosa "paralisi felina"

13/11/2025
08/11/2025

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04/11/2025
24/10/2025

DOVE VANNO I GATTI QUANDO MUOIONO?
di Gianni Rodari

-Mamma, ma i gatti dove vanno quando muoiono?
-I gatti quando muoiono vanno nel paradiso delle crocchette che è un posto scoppiettante. Hai presente quelle macchine che al cinema fanno i pop corn?
-Si, quelli che si mangiano e sembrano nuvole?
-Esatto, proprio quelli. I gatti vanno in un posto in cima alle nuvole dove scoppiettano crocchette puzzolenti che però a loro sembrano profumatissime e gli fanno ve**re l’acquolina in bocca. Dalle nuvole escono le loro crocchette preferite e loro saltellano tutti insieme. E poi questo paradiso è pieno di gomitoli di lana che ai gatti piacciono molto, così ci giocano un sacco e fanno le fusa. Il paradiso delle crocchette è un posto pieno di fusa. Loro pensano ai loro amici umani e fanno tante, tante fusa d’amore.
Si, e poi un giorno prendono una nuvola con le zampette e la aprono come fosse una valigia. Le nuvole sono le valigie, nel paradiso dei gatti. Ci mettono dentro dei pezzettini di cielo che hanno ritagliato con le forbici dei piccoli per fare i collage e di notte partono.
-E dove vanno la notte?
-Di notte loro vanno a trovare i loro amici umani. Scendono le nuvole scala e si infilano dalla finestra, mentre i bambini e gli altri umani che li hanno amati dormono. Prima, se hanno degli amici animali, come per esempio le tartarughe che a me stanno molto simpatiche, vanno a salutare gli amici animali perché parlano la stessa lingua e poi si infilano in casa. Vanno a dormire in mezzo ai loro amici umani, oppure fanno delle piccole birichinate così quando loro si svegliano, si accorgono che è passato il gatto che adesso vive nel paradiso delle crocchette.
-Si, e secondo me dormono a siluro tra le gambe dei loro amici umani.
-Si, passano lì con la loro valigia e lasciano sparsi per casa dei pezzettini di cielo. In cambio sai cosa prendono?
-No, non lo so. Cosa prendono?
-Prendono l’amore e i bei ricordi insieme ai loro amici umani, li mettono nella valigia nuvola e se li portano nel paradiso delle crocchette.
-E perché?
-Perché così quando vanno nella “fuseria” che è il posto delle nuvole dove fanno le fusa, tirano fuori i ricordi di amore dei loro umani e possono fare le fusa pensando a loro.
E noi possiamo pensare ai nostri amici animali che hanno lasciato pezzettini di cielo nelle nostre vite umane" - Omaggio a Giovanni Francesco Rodari, detto Gianni (Omegna, NO 23 ottobre 1920 – Roma, 14 aprile 1980). Rodari è stato scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano. È l'unico scrittore italiano ad aver vinto il Premio Hans Christian Andersen (1970)

16/10/2025

++ La vitella Torella è salva: lieto fine per l’animale scappato dal mattatoio di Leinì ++

Sarà accolta al Rifugio Jill Phipps di Albugnano (At): quella che abbiamo tutti segnalato come la fuga di un “toro vagante” si è rivelata invece la corsa per la vita di una giovane vitella di appena 15 mesi.
Terrorizzato, l’animale era riuscito a scappare dal mattatoio di Leinì, trovandosi a vagare spaesato tra le strade della città, inseguito dalle forze dell’ordine e dai curiosi.
Una volta catturata, il destino della vitella sembrava ormai segnato. Tuttavia, un inatteso colpo di scena ha cambiato tutto: una donazione anonima ha permesso di sospendere la macellazione già programmata, dando così il tempo necessario per organizzare il suo salvataggio.
Fondamentale è stato anche l’intervento del sindaco di Leinì, Luca Torella, che ha scritto personalmente una lettera chiedendo di “graziare” l’animale. “Desideriamo ringraziarlo per la sensibilità e la disponibilità dimostrata”, fanno sapere i volontari del rifugio che accoglierà la vitella.
L’allevatore, dal canto suo, si è mostrato collaborativo, accettando di riaccogliere temporaneamente l’animale nella propria azienda e di attendere i 20 giorni previsti dalla legge per la sospensione del farmaco anestetico somministrato al momento della cattura.
Fra pochi giorni, la vitella – che è già stata battezzata Torella, in omaggio sia alla confusione iniziale (tutti pensavano fosse un toro) sia al cognome del primo cittadino – troverà finalmente casa nel rifugio che già ospita 16 bovini salvati dalla macellazione.
Dal rifugio Jill Phipps arriva anche un appello ai cittadini: “I rifugi per animali non convenzionali, a differenza di quelli per cani e gatti, non ricevono sovvenzioni statali. Abbiamo bisogno di aiuto per coprire le spese di trasporto, ampliare le recinzioni e garantire a Torella una vita serena e dignitosa.”
Una storia che, nata dalla paura e dal caos, si conclude con un messaggio di speranza e solidarietà. Torella, la vitella scappata dal mattatoio, vivrà — e con lei cresce la consapevolezza che ogni vita può avere una seconda possibilità.
(Foto: Antonio D'Elia)

Indirizzo

Via L. Marsigli 113/C
Turin
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Martedì 10:00 - 12:00
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