Cinzia Beluardo - Psicoterapeuta

Cinzia Beluardo - Psicoterapeuta Sono Psicoterapeuta a orientamento junghiano. Dal 2016 lavoro come psicologa a Torino. Appassionata di sogni, vado nelle scuole con Associazione Dream Ivrea

Seguo adulti e adolescenti, mi prendo cura della maternità con il cerchio di Mamme Insieme.

C'è una questione che mi crea, da un po' di tempo, una leggera acidità di stomaco.Seguo poco i colleghi e le colleghe, e...
27/08/2025

C'è una questione che mi crea, da un po' di tempo, una leggera acidità di stomaco.

Seguo poco i colleghi e le colleghe, eppure l' algoritmo fa il suo lavoro e mi capita di leggere post, storie, ecc. anche di colleghi e colleghe che non conosco e non seguo, e a volte trovo dei tipi di contenuto che non mi piacciono perché troppo assolutistici e rigidi, ma soprattutto svalutanti verso la colleganza (e su questo, ricordo che abbiamo un codice deontologico che parla chiaro).

Ci sono ovviamente in psicoterapia delle regole di setting inviolabili e non discuto su quella parte di contenuto. Ma quando leggo "si fa così altrimenti il tuo terapeuta sta compiendo un illecito"..... Stiamo calmi un attimo.

Ogni situazione è diversa. Ogni riportato dei pazienti si riferisce a situazioni che prese fuori dal contesto hanno poco significato. Mettiamoci insieme anche la soggettività del paziente e, a volte, la sua psicopatologia.

Usare i social per dare questa rigidità mette in dubbio l'operato della categoria intera. Lo spazio sui social è poco, e specialmente i colleghi e le colleghe più professionalmente giovani è normale che si aggrappino alle regole.

Ma lancio un appello alla categoria: proprio noi, non possiamo uscire dal bias per cui "io faccio tutto perfettamente mentre gli altri non ci arrivano", soprattutto se parliamo di colleghi e colleghe?
E aggiungo: proprio noi, che vogliamo lavorare anche sulle rigidità delle persone che si affidano a noi in favore della flessibilità, che esempio diamo con un atteggiamento che non tiene conto della COMPLESSITÀ?

Come in ogni categoria, ci sarà qualche caso di Psy che commette davvero illeciti, ma non saremo noi i giudici in un box risposta su Instagram. E come categoria, dovremmo essere molto più uniti.

In generale bisogna fare molta attenzione alla comunicazione sui social, mercuriale, rapida, istantanea e con poco spazio per gli approfondimenti, di qualunque categoria tu faccia parte.

Per chiudere il post delle mezze mele e del mito di Platone, insomma per provare a rispondere alla domanda: quanto bisog...
13/08/2025

Per chiudere il post delle mezze mele e del mito di Platone, insomma per provare a rispondere alla domanda: quanto bisogna assomigliarsi in coppia?

Dicevo nel post precedente che probabilmente non c'è una risposta giusta. Personalmente, credo moltissimo nel valore che possono dare le differenze in generale e trovo, anche a livello professionale, che una persona diversa da te o complementare (ha quello che ti "manca") sia una grossa spinta a crescere, a fare tua quella caratteristica o competenza che ti attira ma ancora non hai. A volte l'innamoramento può servire a produrre questo tipo di cambiamento in noi, a prescindere da come andrà.

Qualcosa in comune ci deve essere però, se parliamo di costruire relazioni durature. Una scintilla, i valori più profondi, quella possibilità di capirsi e di rispettarsi, per utilizzare le differenze nel modo più sano possibile. La famosa "compatibilità". Perché è vero: a volte l'amore non basta.

Nelle immagini del post, i miei amati film di Miyazaki. Un bimbo umano e una pesciolina magica (Ponyo sulla scogliera), un potente e vanitoso stregone con una ragazza timida e insicura (Il castello errante di Howl), una selvatica principessa lupo e un giovane guerriero pieno di sensibilità (Principessa Mononoke). Ma avrei potuto continuare con gli esempi.

Partono da mondi apparentemente opposti, per poi ritrovarsi così vicini in alcuni momenti davvero toccanti.

È TUTTA COLPA DI PLATONEHa narrato un mito che ci è piaciuto subito, perché rispondeva al bisogno universale di potersi ...
10/08/2025

È TUTTA COLPA DI PLATONE

Ha narrato un mito che ci è piaciuto subito, perché rispondeva al bisogno universale di potersi sentire completi, interi e perfetti. Ci ha convinto che, da soli, siamo delle mezze mele.

Questo è il mito:

"In origine gli esseri umani non erano come li conosciamo oggi, ma esistevano creature androgine, con due teste, quattro braccia e quattro gambe, sia maschi che femmine o misti. Queste creature, potenti e audaci, osarono sfidare gli dei, e Zeus, per punirli, li divise in due. Da allora, ognuno cerca la sua metà, (l'altra metà "della mela"?) che la completa, l'anima gemella."

Questo mito è subdolo. Di base, ogni essere umano è incompleto, può sentire il vuoto e credere di non essere perfetto, perché, in effetti, nessuno lo è. Da qui potrebbero partire numerosi discorsi: nessuno è rotto, nessuno deve avere l'incombenza titanica di "aggiustarci".

Ma vorrei tornare alle mele.

Nelle relazioni di coppia spesso ci si chiede se il/la partner debba essere come noi o diverso/a da noi.
Il mito di Platone mi pare che suggerisca di fatto una profonda simmetria. Per farvi capire la portata universale della questione, Marie-Louise von Franz, brillante allieva e collega di Jung, nel suo libro Tipi psicologici ipotizza/asserisce che le coppie siano sempre assortite con un introverso e un estroverso. In questo caso si intende la totalità (la mela ricongiunta) più come unione degli opposti, essere complementari nella coppia.

Non ci sono risposte giuste o sbagliate, vorrei solo condividere questa riflessione:

RIISCIRESTI DAVVERO A STARE CON UNA PERSONA IDENTICA A TE?

***

(La mela deve essere un' immagine archetipica, presente in ogni dove della psiche umana: il pomo della discordia, il frutto biblico dell' albero della conoscenza del bene e del male, cibo preferito dallo shirigami in Death Note, New York viene definita la grande mela, c'è poi il tempo delle mele, e molto altro ancora).

Staresti davvero con una persona identica a te?

Questioni mai risolte dall' antica Grecia ai giorni nostri
06/08/2025

Questioni mai risolte dall' antica Grecia ai giorni nostri

Il motivo psicologico spiegato per cui la regola dell' amico funziona: è più probabile farla ridere.Nei commenti puoi sc...
01/08/2025

Il motivo psicologico spiegato per cui la regola dell' amico funziona: è più probabile farla ridere.

Nei commenti puoi scrivere: quante volte... Rido, o faccio sorridere?

Ridere è una cosa seria. Riesci a immaginare una coppia che ha smesso di ridere? Peggio che smettere di fare l'amore.

Ps. Questo libricino è tutto bello e importante; lo sto leggendo a piccoli sorsi. Consigliato però a un pubblico psy.

***

Gli 883 dicevano "nessun rimpianto, nessun rimorso""Non! Rien de rien - Non! Je ne regrette rien" è la versione più poet...
31/07/2025

Gli 883 dicevano "nessun rimpianto, nessun rimorso"

"Non! Rien de rien - Non! Je ne regrette rien" è la versione più poetica di Edith Piaf

***

Come fare a sapere se sto vivendo pienamente?
Se non ti neghi le esperienze, se ti permetti di sbagliare, se trasformi il caso in destino, è assai probabile che tu stia vivendo in modo pieno e autentico.

Attenzione a non considerare la frase gancio del post come una legittimazione a fare delle cose che sappiamo già essere sbagliate e che non portano a niente. So che qui nessuno è tanto superficiale, ma gli hashtag portano lontano.

***

Lo specchio delle Brame di Harry Potter e lo specchio dell' Anima della storia infinitaModi diversi(?) per riflettere su...
30/07/2025

Lo specchio delle Brame di Harry Potter e lo specchio dell' Anima della storia infinita

Modi diversi(?) per riflettere su di sé

***

Non c'è niente da fare: quando si parla di riflessione e di fare i conti con sé stessi, lo specchio è l'unica immagine adeguata (o una superficie d' acqua riflettente, in mancanza dell' oggetto).

Lo specchio della storia infinita rende proprio esplicito che quello che riflette è il pacchetto completo della psiche, luci e Ombra. I cavalieri più coraggiosi non reggono la visione di loro stessi, a n**o in completa onestà, nello specchio. Atreiu vede Bastian: sono uno l' Ombra dell' altro. Il timido, introverso, pauroso ragazzo che si rifugia nella fantasia, e il coraggioso guerriero, determinato e combattivo.

Ma anche lo specchio delle Brame è un modo per avere a che fare con la nostra parte Ombra. Cosa desidero davvero? Ma davvero davvero? Oltre alla pace nel mondo, come mi vedrei nello specchio, con chi?

Sono due specchi apparentemente diversi, che possono potenzialmente condurre alla "follia". Portano invece alla scoperta di sé, e quando si è autentici, chi non è un po' f***e.

Esperimento. Non me lo dire, non commentare, niente, è troppo personale. Cosa vedi riflesso nello specchio delle Brame?

***


Film o serie ai limiti della psicosi o che ne parlano apertamente. Quando immaginazione e realtà si fondono e non si rie...
27/07/2025

Film o serie ai limiti della psicosi o che ne parlano apertamente. Quando immaginazione e realtà si fondono e non si riesce più a distinguere cosa è reale e cosa fa solo parte del nostro mondo interno.

I due film Ondine e La leggenda del re pescatore sono ormai vecchi, ma stupendi, non credo di fare spoiler se ne parlo un po'.

Ondine è bellissimo, fine della discussione, va guardato. Si rifà al mito delle selkie, le donne foca, che riprenderò nei prossimi post.

Ragnarok è una serie netflix sulla mitologia nordica di Odino, Thor, ecc. e avrò sempre il dubbio su come interpretare il finale. Qui le diagnosi sono esplicitate.

La leggenda del re pescatore è assolutamente da vedere, pieno di immagini potentissime, è commovente. Qui si và alla ricerca del sacro Graal (ma cos' è davvero il Graal?).

Fatemi sapere se li conoscete e ovviamente scrivete altri film o serie nei commenti.

***

Le parole di Augusto Romano in un'intervista del 2024, pubblicata da FrancoAngeli, di cui consiglio la lettura integrale...
24/07/2025

Le parole di Augusto Romano in un'intervista del 2024, pubblicata da FrancoAngeli, di cui consiglio la lettura integrale. Parafrasando: leggi i libri, studia, poi dimenticali. Ascolta musica, conosci l' arte, fai errori, vivi pienamente.

Tratto da: Franchitti, V., & Tartari, M. (2024). Intervista ad Augusto Romano. Studi Junghiani - Open Access, (59). https://doi.org/10.3280/jun59-2024oa18135

Un po' di teoria e un po' di poesia sul concetto psicologico di SPERANZA Il post non è esaustivo e infatti finisce nelle...
23/07/2025

Un po' di teoria e un po' di poesia sul concetto psicologico di SPERANZA

Il post non è esaustivo e infatti finisce nelle storie in evidenza "speranza" dove ne parlo anche dal punto di vista junghiano/immaginale e racconto una mia esperienza

Se dovessi trovare l' opposto della speranza sarebbe, probabilmente, il cinismo, oppure la depressione

***

Un po' di teoria e un po' di poesia sul concetto di SPERANZA***Il post non è esaustivo, ma finisce dritto nelle storie i...
23/07/2025

Un po' di teoria e un po' di poesia sul concetto di SPERANZA

***

Il post non è esaustivo, ma finisce dritto nelle storie in evidenza "speranza" dove ne parlo anche da un punto di vista più junghiano e immaginale.

Se dovessi trovare l' opposto della speranza, mi verrebbero in mente la depressione e il cinismo.

Che rapporto hai con la speranza?

Indirizzo

Turin

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando Cinzia Beluardo - Psicoterapeuta pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a Cinzia Beluardo - Psicoterapeuta:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram

Digitare

Studio di Psicologia... e Blog

“L’incontro di due occhi: occhi negli occhi, viso a viso. E quando tu sarai vicino scambierò i tuoi occhi con i miei, e viceversa, cosicchè io ti guarderò con i tuoi occhi e tu mi vedrai coi miei” J. L. Moreno

“La scarpa che sta bene ad una persona sta stretta a un’altra: non c’è una ricetta di vita che vada bene per tutti” C. G. Jung

Sono Cinzia Beluardo, psicologa, iscritta all’ Ordine degli Psicologi del Piemonte con il n° 7652, operatrice di training autogeno e psicodrammatista in formazione. Sono specializzanda in psicoterapia presso l’ Istituto di Psicologia Analitica e Psicodramma (IPAP).

Lavoro a Torino e offro consulenza e sostegno psicologico verso adulti e minori; ricevo previo appuntamento telefonico nello studio di psicologia in via Tripoli 194, nel cuore del quartiere Santa Rita. Tel: 333 149 6538