
26/08/2025
"Noi siamo cinque fratelli. Abitiamo in città diverse, alcuni di noi stanno all'estero: e non ci scriviamo spesso. Quando c'incontriamo, possiamo essere, l'uno con l'altro, indifferenti o distratti. Ma basta, fra noi, una parola. Basta una parola, una frase: una di quelle frasi antiche, sentite e ripetute infinite volte, nel tempo della nostra infanzia. Ci basta dire: «Non siamo venuti a Bergamo per fare campagna» o «De cosa spussa l'acido solfidrico», per ritrovare a un tratto i nostri antichi rapporti, e la nostra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle frasi, a quelle parole. Una di quelle frasi o parole, ci farebbe riconoscere l'uno con l'altro, noi fratelli, nel buio d'una grotta, fra milioni di persone. Quelle frasi sono il nostro latino, il vocabolario dei nostri giorni andati, sono come i geroglifici degli egiziani o degli assiro-babilonesi, la testimonianza d'un nucleo vitale che ha cessato di esistere, ma che sopravvive nei suoi testi, salvati dalla furia delle acque, dalla corrosione del tempo. Quelle frasi sono il fondamento della nostra unità familiare, che sussisterà finché saremo al mondo, ricreandosi e risuscitando nei punti piú diversi della terra, quando uno di noi dirà - Egregio signor Lipmann, - e subito risuonerà al nostro orecchio la voce impaziente di mio padre: - Finitela con questa storia! l'ho sentita già tante di quelle volte!"
🔸In "Lessico famigliare", Natalia Ginzburg racconta la storia della sua attraverso la delle , delle e dei modi di dire più abituali e più sentiti, che vanno a caratterizzare non solo la di ciascun membro, ma che fondano anche l' del nucleo famigliare stesso.
La rete di che ne deriva diventa, come affermava Italo Calvino, il "quid misterioso che caratterizza e lega appunto quest'entità che chiamiamo «famiglia», il senso e il ritmo che ci accompagna nelle nostre vite anche quando ci siamo staccati dal tetto e dal desco della nostra fanciullezza."
["Lessico famigliare" - Natalia Ginzburg]
Einaudi editore