Centro Salute Torino

Centro Salute Torino IL CENTRO SALUTE nasce per la risoluzione delle problematiche muscolo scheletriche e non solo.

23/09/2025

Per l’alimentazione dell’atleta e non solo…

♦️Olio di cocco: la doppia valenza metabolica tra controllo glicemico e ottimizzazione energetica

L’olio di cocco rappresenta oggi uno degli ingredienti più particolari nel panorama nutrizionale contemporaneo, e non senza ragione. La sua peculiare composizione in acidi grassi a catena media (MCT - Medium Chain Triglycerides) gli conferisce proprietà metaboliche uniche che lo rendono interessante sia per il controllo dell’indice glicemico che per l’ottimizzazione delle performance atletiche.

📍Quando utilizziamo l’olio di cocco in cottura, in particolare con carboidrati complessi come il riso, assistiamo a un fenomeno singolare: la retrogradazione dell’amido. Questo processo, che avviene durante il raffreddamento dopo la cottura, modifica la struttura cristallina dell’amido trasformandolo in amido resistente. L’amido resistente si comporta come una fibra alimentare, sfuggendo alla digestione nell’intestino tenue e raggiungendo il colon dove viene fermentato dalla microflora intestinale. Il risultato pratico è una riduzione significativa dell’indice glicemico del riso, che una volta raffreddato può diminuire anche del 50% rispetto al riso cotto tradizionalmente.

📍Ma l’olio di cocco non si limita a questo ruolo di modulatore glicemico. La sua ricchezza in acidi grassi a catena media lo rende un substrato energetico eccezionale per l’attività fisica. A differenza degli acidi grassi a catena lunga, che richiedono il trasporto mediato dalla carnitina per entrare nei mitocondri, gli MCT vengono assorbiti rapidamente nel portale epatico e ossidati direttamente, bypassando il normale processo di accumulo adiposo.

📍Questa caratteristica metabolica peculiare rende l’olio di cocco ideale nell’alimentazione pre-allenamento. Quando consumato insieme a proteine e altri grassi prima dell’esercizio fisico, fornisce energia immediata senza interferire con l’ossidazione dei grassi endogeni. Gli studi dimostrano che gli MCT vengono convertiti in chetoni anche in presenza di carboidrati, offrendo un doppio substrato energetico al muscolo in attività. Inoltre, la loro rapida clearance plasmatica e la preferenziale ossidazione epatica minimizzano il deposito adiposo, rendendo questo grasso virtualmente “neutro” dal punto di vista dell’accumulo di tessuto adiposo.

📍La versatilità metabolica dell’olio di cocco emerge quindi in tutta la sua potenza: da un lato modula la risposta glicemica attraverso la modificazione strutturale degli amidi, dall’altro fornisce energia pulita e immediata senza compromettere la composizione corporea. Questa doppia funzione lo rende un ingrediente strategico tanto nella gestione del diabete e della sindrome metabolica quanto nell’ottimizzazione delle performance sportive.

📍Le implicazioni pratiche sono evidenti: l’inclusione consapevole dell’olio di cocco nella dieta può rappresentare un approccio nutrizionale sofisticato per chi cerca di ottimizzare simultaneamente il controllo metabolico e la disponibilità energetica, sfruttando le peculiarità biochimiche di questi acidi grassi unici nel panorama lipidico alimentare.

📍Ma attenzione: non tutti gli oli di cocco sono uguali. Quello che dovete cercare negli scaffali è l’olio di cocco vergine, non raffinato, ottenuto dalla spremitura a freddo della polpa fresca. Perché questa distinzione è così importante? Gli oli di cocco raffinati subiscono processi industriali che possono introdurre grassi trans e idrogenati, veri e propri nemici del nostro organismo che vanificano completamente tutti i benefici di cui stiamo per parlare. L’olio vergine, invece, mantiene intatta la sua struttura molecolare originale e tutte le sue proprietà straordinarie.

✨ Sai che il tuo corpo ha un pulsante di rigenerazione? ✨Quando smetti di mangiare per un breve periodo, si attiva un pr...
17/09/2025

✨ Sai che il tuo corpo ha un pulsante di rigenerazione? ✨

Quando smetti di mangiare per un breve periodo, si attiva un processo straordinario chiamato autofagia: una sorta di “pulizia interna” che smantella cellule vecchie o danneggiate, riciclandole per far posto a cellule nuove, più forti e vitali. 💪

È come se il tuo corpo fosse una casa che ogni giorno elimina i rifiuti per rinnovarsi: più ordine, più energia, più salute.
Questo meccanismo non è magia, ma scienza riconosciuta: nel 2016 il biologo giapponese Yoshinori Ohsumi ha ricevuto il Premio Nobel per la Medicina per i suoi studi rivoluzionari sull’autofagia.

👉 Il bello? Non servono farmaci costosi o trattamenti invasivi. Spesso basta dare al corpo una pausa strategica con il digiuno per permettergli di attivare questo sistema naturale di rigenerazione.

⚠️ Importante: il digiuno va fatto con consapevolezza. Non significa privarsi del cibo senza criterio, ma seguire un approccio personalizzato e sicuro, meglio se con la guida di un nutrizionista.

💡 Ricordati: dentro di te c’è già un meccanismo di vita, rinnovamento e speranza.
Non è mai troppo tardi per ripartire da zero. 🌱

04/09/2025

Il trattamento OSTEOPATICO

Il trattamento osteopatico è cruciale per atleti professionisti e non professionisti in quanto si concentra sul mantenimento dell'equilibrio e della funzionalità del corpo nel suo insieme. Non si limita a trattare il sintomo o la lesione acuta, ma mira a identificare e correggere le disfunzioni biomeccaniche che possono predisporre a infortuni o comprometterne le prestazioni.

Prevenzione degli infortuni 🩺
L'osteopatia aiuta a prevenire gli infortuni correggendo gli squilibri posturali, le restrizioni articolari e le tensioni muscolari. Un corpo in cui tutte le strutture (muscoli, ossa, articolazioni, legamenti) lavorano in armonia è più resistente agli stress fisici tipici dell'attività sportiva, riducendo così il rischio di lesioni da sovraccarico o traumi.

Miglioramento delle prestazioni 🚀
Un atleta con una biomeccanica efficiente può esprimere al meglio il proprio potenziale. Il trattamento osteopatico migliora la mobilità articolare, l'elasticità dei tessuti e la coordinazione motoria, elementi che si traducono in movimenti più fluidi ed efficaci, maggiore potenza e minor dispendio energetico durante l'allenamento e la competizione.

Recupero post-infortunio 🤕
In caso di infortunio, l'osteopatia supporta il processo di guarigione accelerando il recupero. Attraverso tecniche manuali mirate, si favorisce la circolazione sanguigna e linfatica, si riducono l'infiammazione e il dolore, e si ripristina la funzionalità della parte lesa. Questo approccio globale assicura che l'atleta torni in campo non solo guarito, ma anche con una migliore efficienza biomeccanica.

02/09/2025

"E' un buon punto di partenza, può essere utile... proviamo".
Come riconoscere un'ictus cerebrale... Durante una grigliata Federica
cade. Qualcuno vuole chiamare l'ambulanza ma Federica rialzandosi dice di essere inciampata con le scarpe nuove. Siccome era pallida e tremante la
aiutammo a rialzarsi. Federica trascorse il resto della serata serena ed in
allegria. Il marito di Federica mi telefonò la sera stessa dicendomi che aveva
sua moglie in ospedale. Verso le 23.00 mi richiama e mi dice che Federica
è deceduta. Federica ha avuto un'ictus cerebrale durante la grigliata.
Se gli amici avessero saputo riconoscere i segni di un 'ictus, Federica sarebbe ancora viva. La maggior parte delle persone non muore immediatamente. Basta 1 minuto per leggere il seguito: Un neurologo sostiene che se si riesce ad intervenire entro tre ore dall'attacco si può facilmente
porvi rimedio.
La questione è riconoscere per tempo l'ictus !!! Riuscire a diagnosticarlo e portare il paziente entro tre ore in terapia. Cosa che non è
facile.

Nei prossimi 4 punti vi sono le indicazioni per riconoscere se qualcuno ha avuto un'ictus cerebrale:

* Chiedete alla persona di sorridere (non ce la farà);

* Chiedete alla persona di pronunciare una frase completa (esempio:
oggi è una bella giornata) e non ce la farà;

* Chiedete alla persona di alzare le braccia (non ce la farà o ci riuscirà solo parzialmente);

* Chiedete alla persona di mostrarvi la lingua (se la lingua è gonfia o la muove solo lateralmente è un segno di allarme).

Nel caso si verifichino uno o più dei sovraccitati punti chiamate immediatamente il pronto soccorso. Descrivete i sintomi della persona per telefono.


Un medico sostiene che se mandate questo messaggio ad almeno 10 persone, si può essere certi che alcune persone verranno salvate.. Quotidianamente mandiamo tanta spazzatura per il globo, usiamo i collegamenti per essere d'aiuto a noi ed agli
altri. Spero sarai d'accordo!!! Forse una catena sensata

30/08/2025

TONI NADAL: “IMPARARE A CONVIVERE CON L’ERRORE È UNA DELLE COSE PIÙ IMPORTANTI “

Toni Nadal ha vissuto molti trionfi e molte sconfitte nella sua esperienza come allenatore.
“Imparare a convivere con l’errore è importante.
Per vincere, prima bisogna perdere.”

E che la paura al fallimento è universale. Così, accettarne l’esistenza è il primo passo per poterlo affrontare.
Che posto dobbiamo dare nella nostra scala di valori alla passione?
E allo sforzo?
Non ci sono obiettivi raggiunti senza tempo e sacrificio.

È importante sapere che l’immediatezza non è la risposta, al contrario, i successi si basano sulla costanza e sul sforzo nel continuare a cercarla.
Senza passione è impossibile.

Cinque consigli di Toni Nadal per raggiungere il successo.
Per Toni è sempre stato chiaro che nel suo particolare modo di allenare Rafa Nadal non era sufficiente renderlo un grande sportivo, ma una grande persona.

Per questo sottolinea 5 aspetti Fondamentali:

1. Accetta la realtà.
2. L’importanza del formare il carattere.
3. Le scuse non fanno vincere partite:
4. Sviluppare la capacità di resistere alle difficoltà.
5. Meno tecnologia e più valori

♦️L’idratazione mattutina: modulazione metabolica nel risveglio fisiologicoL’assunzione di acqua nelle prime ore post-ri...
30/08/2025

♦️L’idratazione mattutina: modulazione metabolica nel risveglio fisiologico

L’assunzione di acqua nelle prime ore post-risveglio rappresenta un intervento metabolico di straordinaria efficacia, capace di attivare cascate biochimiche complesse che coinvolgono termogenesi, osmoregolazione cellulare e ottimizzazione delle proprietà reologiche del sangue. La comprensione dei meccanismi sottostanti rivela come questo semplice gesto nasconda processi fisiologici di notevole rilevanza clinica.

📍La ricerca scientifica ha identificato nella termogenesi indotta dall’acqua (TIA) uno dei meccanismi più efficaci per l’attivazione del dispendio energetico. Studi clinici hanno dimostrato che il consumo di 500 ml di acqua può incrementare il metabolismo del 30%, un fenomeno che trova la sua massima espressione quando l’organismo si trova in condizioni di metabolismo basale post-digiuno notturno. Lo studio stato pubblicato su The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, il 1 December 2003.

📍Il meccanismo alla base di questo processo coinvolge l’attivazione del sistema nervoso simpatico e la conseguente stimolazione della noradrenalina, che innesca la mobilitazione lipidica e l’attivazione delle proteine disaccoppianti (UCP) nel tessuto adiposo bruno e beige. Questa cascata metabolica determina un incremento del consumo di ossigeno e della produzione di calore che può perdurare per 60-90 minuti post-assunzione.

📍Nel contesto mattutino, quando le riserve glicogene epatiche sono parzialmente depleute dal digiuno notturno, l’effetto termogenico dell’acqua si traduce in una preferenziale ossidazione degli acidi grassi liberi, ottimizzando il profilo metabolico per l’intera giornata. La temperatura dell’acqua gioca un ruolo cruciale: l’assunzione di acqua a temperatura corporea o leggermente inferiore (15-20°C) massimizza l’effetto termogenico senza creare stress termico all’organismo.
Detto in parole povere: aumenta la rata metabolica e stimola l’azione dimagrante.

📍Durante il riposo notturno, si verifica una progressiva concentrazione degli elettroliti plasmatici dovuta alla perdita insensibile di acqua attraverso la respirazione e la traspirazione cutanea. Questo stato di lieve ipertonicità plasmatica comporta una riduzione del volume cellulare che influenza negativamente l’efficienza dei processi metabolici intracellulari.

📍L’idratazione mattutina ripristina l’equilibrio osmotico ottimale, permettendo il recupero del volume cellulare normale. Questo processo è particolarmente critico per l’epatocita, cellula centrale del metabolismo, dove la reidratazione cellulare determina la riattivazione degli enzimi chiave della gluconeogenesi, della beta-ossidazione e del ciclo di Krebs.

📍A livello renale, la correzione dello stato di concentrazione urinaria notturna attraverso l’apporto idrico mattutino attiva il sistema renina-angiotensina-aldosterone in senso fisiologico, ottimizzando la filtrazione glomerulare e la clearance delle scorie azotate accumulate durante la notte.
Terra terra: aiuta a drenare e detossinare.

📍La disidratazione relativa notturna comporta un incremento dell’ematocrito e della viscosità plasmatica, parametri che influenzano significativamente la microcircolazione e l’efficienza del trasporto di ossigeno. L’ematocrito può essere considerato come un indicatore della “densità” del sangue: più è alto, più il sangue è viscoso e può incontrare resistenza nel fluire attraverso i vasi sanguigni.

📍L’idratazione mattutina determina una rapida normalizzazione dell’ematocrito attraverso l’espansione del volume plasmatico, riducendo la viscosità ematica e migliorando la perfusione tissutale. Questo fenomeno è particolarmente rilevante a livello cerebrale, dove anche piccole variazioni della viscosità ematica possono influenzare significativamente la perfusione delle aree corticali deputate alle funzioni cognitive superiori.
Dal punto di vista cardiocircolatorio, la riduzione della viscosità ematica si traduce in una diminuzione del postcarico ventricolare sinistro, ottimizzando l’efficienza della p***a cardiaca e riducendo il consumo di ossigeno miocardico.

📍Per il popolo: bere acqua al mattino riduce l’ematocrito e la concentrazione dell’emoglobina, migliorando la fluidità del sangue e ottimizzando la microcircolazione.
Questo favorisce un trasporto più efficiente dell’ossigeno e alleggerisce il carico cardiaco.

📍L’assunzione di acqua a stomaco vuoto innesca il riflesso gastro-colico attraverso la stimolazione meccanica delle pareti gastriche e l’attivazione dei meccanocettori enterici. Questo processo determina la liberazione di peptidi gastrointestinali bioattivi come la gastrina, la colecistochinina e il peptide simil-glucagone-1 (GLP-1), molecole che oltre a regolare la motilità intestinale, modulano la sensibilità insulinica e il controllo glicemico.

📍La distensione gastrica indotta dall’acqua attiva inoltre il nervo vago, promuovendo la secrezione di succhi digestivi e preparando l’apparato gastroenterico all’assunzione del primo pasto. Questo priming digestivo ottimizza l’efficienza dei processi di digestione e assorbimento, riducendo il carico metabolico post-prandiale.

📍Il tessuto nervoso, caratterizzato da un elevato contenuto idrico (circa 80%), è estremamente sensibile alle variazioni dello stato di idratazione. L’acqua è essenziale per numerose reazioni biochimiche, inclusa la digestione e l’assorbimento dei nutrienti. Una scarsa idratazione può quindi rallentare il metabolismo.

📍L’idratazione mattutina ottimizza la conduttanza sinaptica attraverso il mantenimento dell’equilibrio elettrolitico neuronale, particolarmente critico per la propagazione dell’impulso nervoso. La reidratazione delle cellule gliali, in particolare degli astrociti, migliora l’efficienza della barriera emato-encefalica e ottimizza il supporto metabolico ai neuroni.

📍A livello neurotrasmettitoriale, l’idratazione adeguata supporta la sintesi e il rilascio di neurotrasmettitori chiave come la dopamina, la serotonina e l’acetilcolina, molecole fondamentali per i processi di attenzione, memoria e controllo esecutivo.

📍L’idratazione mattutina influenza significativamente l’asse ipotalamo-ipofisi-surrene, modulando la liberazione di cortisolo e ottimizzando la risposta adattiva allo stress del risveglio. L’acqua agisce come modulatore della secrezione di vasopressina (ADH), ormone che oltre al controllo del bilancio idrico, influenza la sensibilità insulinica periferica.

📍La correzione dello stato di concentrazione plasmatica migliora la sensibilità dei recettori insulinici, ottimizzando l’uptake glucidico cellulare e riducendo l’insulino-resistenza post-risveglio. Questo effetto è particolarmente rilevante per la prevenzione dei picchi glicemici post-prandiali e per l’ottimizzazione del controllo metabolico nei soggetti con alterata tolleranza glucidica.

📍Il protocollo di idratazione mattutina delinea non una semplice pratica igienica, ma un intervento metabolico evidence-based capace di ottimizzare multiple funzioni fisiologiche simultaneamente. L’attivazione della termogenesi, la modulazione delle proprietà reologiche del sangue, l’ottimizzazione dell’osmoregolazione cellulare e la stimolazione neurobiologica si integrano in un effetto sinergico che si propaga per l’intera giornata.
La semplicità del gesto nasconde una complessità biochimica che testimonia l’eleganza dei sistemi di regolazione dell’organismo umano e la potenza degli interventi basati sulla comprensione della fisiologia cellulare.
L’acqua al mattino fa davvero tanto e non è un farmaco, ma agisce come se lo fosse, in modo naturale e sistemico.

28/08/2025

OGNI ATLETA DEVE SAPERE QUESTO !

Caro atleta, la realtà è questa: non riuscirai mai a raggiungere il tuo potenziale o diventare un campione se non puoi padroneggiare questi concetti che ti spiegherò ora.

Il fatto è che, ti piaccia o no, non giocherai al meglio o nel modo in cui vorresti ogni volta che vai in campo per competere. Anzi, in realtà ci riuscirai raramente e passerai più tempo a giocare il tuo "gioco B" del tuo "gioco A".

L'ex campione del Roland Garros Gaston Gaudio ha dichiarato: "La maggior parte delle volte non giochi come vorresti e le cose non vanno come avresti voluto , quindi devi sapere gestire questa situazione ". - Parola chiave: "GESTIRE ".

Una volta ho letto una grande citazione che diceva: "Nel calore della battaglia (competizione), non salirai al tuo livello di aspettativa, ma piuttosto affonderai nelle abitudini che hai creato nelle tue pratiche".

Amo questa citazione perché è così vera. Oggi, come allenatore di prestazioni sportive e mentalità vincente, continuo a ricordare agli atleti con cui lavoro, che sotto pressione, verranno fuori le tue peggiori abitudini.
Quindi, è meglio che siano bravi a creare le giuste abitudini!

Molti anni fa, ho lavorato con Graeme Smith, l'ex capitano di cricket sudafricano. Graeme ha capito cosa ci voleva per giocare al massimo livello.

So che non potrò interpretare il ruolo che vorrei ogni volta in gara, ma posso controllare come reagirò a esso.

Quindi Caro Atleta, avrai molti più giorni in cui giocherai al di sotto dalle tue aspettative di giorni in cui lo fai come vorresti.

Gran parte del motivo per cui gli atleti si buttano giù è perché vogliono giocare al loro meglio ogni volta che escono per competere.
La verità è che questo è impossibile!?

Quando il tuo "gioco A" non è presente, quanto è buono il tuo "gioco B"?
Ancora più importante, quanto è buono l'atteggiamento e la tua mentalità del tuo "gioco B"? Hai ancora lo stesso impegno e intensità? Perché alla fine, questo è ciò che separa i buoni dei grandi.

Non andrà tutto bene come lo hai pianificato. Non puoi controllare tutto. Ma puoi controllare come reagirai.
I grandi atleti sono fantastici, non perché hanno continuamente brillantezza, ma perché sanno accettare i loro errori e sanno come affrontare queste situazioni e ti**re fuori il meglio di ogni giornata ogni volta.💪

La stella del basket NBA, Lebron James ha detto che è praticamente impossibile giocare a 80 partite a stagione e aspettarsi di mettere dentro tutti i canestri a ogni partita. Ciò che importa è che sto provando a fare del mio meglio .
Alcuni giocatori mettono tanta pressione su sé stessi pensando di poter spaccare il pavimento ogni notte! Questo è impossibile!

Quando non si è al 100% della forma ,
dopo ogni partita o dopo ogni gara con obiettivo raggiunto , bisogna dirsi : "Ho superato il turno, anche se so che non sto giocando o gareggiando al mio meglio, ma tutto quello che conta è che è stato abbastanza buono per vincere oggi e quindi per avere un'altra chance domani."

Questo è quello che un atleta che cerca di diventare un campione capisce meglio di chiunque altro.

Nella mia esperienza di lavoro con gli atleti, ho scoperto che sono quelli troppo perfezionisti come persona che hanno maggiori probabilità di impedire a se stessi di dare il meglio, perché non accettano che non stanno giocando come avrebbero voluto.
Finiscono per lasciare che tutto scivoli via essendo frustrati dal fatto che non stanno giocando nel modo in cui vorrebbero.

Ecco 5 consigli su cosa fa un atleta di successo:

1. Accettare di non giocare al meglio ogni volta che andrà in campo. Usare il lpiano B applicandosi con lo stesso sforzo e intensità, anzi a volte di più, proprio perché lo cose non vanno bene

2. Capire che il successo risiede nel controllo costante delle abitudini, emozioni e mentalità.

3. Essere cosciente che per vincere nei giorni "cattivi", devi continuare a fare il massimo sforzo e credere di poter effettivamente vincere lo stesso.

4. Capire che essere maggiormente coinvolti nel processo consente di liberarsi dei pensieri negativi e concentrarsi su ciò che conta.

5. Non rovinare le tue possibilità di vincere o di giocare al meglio (anche quando giochi male) lasciando che un atteggiamento negativo o cattivo si intrometta. Continua a combattere fino alla fine.

Atleta, accetta di non poter giocare alla grande ogni volta che esci per gareggiare, e ricorda: "Non aumentare il ​​tuo livello di aspettative, invece aggrappati alle giuste abitudini che hai creato nell’ allenamento ".

Quanto è sempre difficile entrare in chi è convinto di sapere tutto ed è vittima della sua ignoranza.Immaginate un osped...
28/08/2025

Quanto è sempre difficile entrare in chi è convinto di sapere tutto ed è vittima della sua ignoranza.

Immaginate un ospedale in cui l’odore di cancrena era una presenza normale e un’operazione riuscita era spesso solo il preludio a una lenta e dolorosa morte per infezione. Questa era la cruda realtà della medicina nel XIX secolo, fino a quando un coraggioso chirurgo britannico di nome Joseph Lister cambiò tutto. Il suo lavoro pionieristico nella chirurgia antisettica trasformò radicalmente l’assistenza sanitaria e pose le basi per le moderne pratiche sterili. La sua storia è una potente testimonianza del trionfo dell’indagine scientifica sullo scetticismo radicato.

Nato nel 1827, Lister era un medico meticoloso e attento. Rimase ossessionato dagli alti tassi di mortalità nei reparti chirurgici, in particolare dal problema diffuso della sepsi, un’infezione sistemica spesso conseguenza di interventi chirurgici. All’epoca, si credeva che le malattie fossero causate dai “miasmi”, ovvero cattivi odori nell’aria. Lister, però, venne a conoscenza del lavoro rivoluzionario del chimico francese Louis Pasteur, che aveva dimostrato come i microrganismi — germi invisibili — fossero la causa della fermentazione e della decomposizione. Lister fu il primo a fare il salto concettuale: se i germi potevano rovinare il vino, potevano anche infettare le ferite.

Ispirato dalla teoria dei germi di Pasteur, Lister iniziò a sperimentare con l’acido carbossilico (fenolo), una sostanza chimica usata per trattare le acque reflue e nota per le sue proprietà deodoranti. Ipotesizzò che questo chimico potesse uccidere i germi responsabili delle infezioni. Lo applicò per la prima volta a una grave frattura aperta, un tipo di ferita quasi sempre fatale a causa della sepsi. I risultati furono straordinari: il paziente sopravvisse senza sviluppare infezioni gravi.

Da lì, Lister ampliò le sue tecniche, immergendo gli strumenti chirurgici in una soluzione di acido carbossilico, lavandosi le mani con essa e persino usando un macchinario per aerosolizzare la sostanza nell’aria della sala operatoria. I suoi colleghi inizialmente deridevano i suoi metodi, trovando assurda l’idea dei germi invisibili e sgradevole l’odore pungente del fenolo. Eppure, i risultati parlavano da soli. Nel reparto chirurgico in cui lavorava, il tasso di mortalità per amputazioni maggiori scese dal quasi 50% a circa il 15% dopo l’introduzione delle sue tecniche antisettiche.

L’incrollabile impegno di Lister per la sua teoria, nonostante la forte pressione dei colleghi, portò infine all’adozione diffusa della chirurgia antisettica, salvando innumerevoli vite e consacrando il suo ruolo come padre della chirurgia moderna.

24/08/2025

Dopo le vacanze mi metterò a dietaaaaa!!!

♦️Quando la bilancia e il metabolismo, non vanno d’accordo

Saliamo sulla bilancia e vediamo i numeri scendere, il nostro primo impulso è festeggiare. Ma quello che la maggior parte delle persone non capisce è che perdere peso e perdere grasso sono due processi completamente diversi, e confonderli può sabotare completamente i nostri obiettivi di lungo termine.

📍La bilancia è uno strumento che misura tutto e lo esprime con un numero: grasso, muscoli, acqua, contenuto intestinale, glicogeno muscolare ed epatico. Quando perdiamo rapidamente peso nei primi giorni di restrizione stiamo principalmente espellendo acqua ed elettroliti, non grasso. Questo processo è particolarmente evidente nelle alimentazioni drastiche o nei primi giorni di restrizione calorica, dove il corpo utilizza rapidamente le riserve di glicogeno che trattengono circa 3 grammi di acqua per ogni grammo di carboidrato. Il risultato? Una perdita di peso che sembra miracolosa ma che non ha nulla a che vedere con il grasso corporeo.

📍Il vero dimagrimento è un processo biochimico complesso. L’insulina gioca il ruolo del direttore d’orchestra: quando i suoi livelli sono elevati, blocca completamente la lipolisi, il processo attraverso cui le cellule adipose rilasciano gli acidi grassi nel sangue. È per questo che i pasti frequenti e ricchi di carboidrati mantengono il corpo in modalità “accumulo” piuttosto che “utilizzo” dei grassi.

📍L’ormone della crescita (GH) agisce come un potente acceleratore della lipolisi, soprattutto durante il sonno e il digiuno. Le sue concentrazioni naturali raggiungono i picchi massimi nelle prime ore di sonno profondo e durante i periodi di digiuno prolungato, spiegando perché il digiuno intermittente e un sonno di qualità sono così efficaci per la perdita di grasso.

📍Gli ormoni tiroidei, in particolare la triiodotironina (T3), sono i veri maestri del metabolismo basale. Il T3 regola l’espressione di geni coinvolti nella termogenesi e nell’ossidazione dei grassi, mantenendo elevato il metabolismo anche a riposo. Una disfunzione tiroidea può rendere praticamente impossibile la perdita di grasso, indipendentemente dalla dieta seguita.

📍Gli estrogeni, spesso sottovalutati, modulano la distribuzione del grasso corporeo e l’efficienza della lipolisi, influenzando particolarmente l’accumulo di grasso nella regione gluteo-femorale nelle donne e viscerale negli uomini con livelli alterati.

📍Uno degli aspetti più affascinanti della fisiologia dell’esercizio è l’EPOC (Excess Postexercise Oxygen Consumption), un fenomeno scoperto dal premio Nobel Archibald Vivian Hill che rappresenta il consumo di ossigeno in eccesso nelle ore successive all’allenamento. Non si tratta di un semplice “ritorno alla normalità”, ma di un vero e proprio superlavoro metabolico che può durare fino a 24-48 ore dopo l’esercizio.

📍Durante l’EPOC, il corpo deve ripristinare i fosfati ad alta energia (ATP e creatinfosfato), rimuovere l’acido lattico, riparare i tessuti danneggiati, e soprattutto, continuare a ossidare grassi a un ritmo accelerato. Studi recenti hanno dimostrato che dopo un allenamento aerobico lipolitico di circa 30-40 minuti al 65% della frequenza cardiaca massima, l’ossidazione dei grassi può rimanere significativamente elevata fino a 24 ore dal termine dell’esercizio.

📍La chiave per massimizzare l’EPOC sta nell’intensità: gli allenamenti ad alta intensità, in particolare quelli che combinano lavoro cardiovascolare e resistance training, generano un EPOC molto più pronunciato e duraturo rispetto all’attività aerobica a bassa intensità.

📍Il carb cycling e il digiuno intermittente non sono mode passeggere, ma strategie scientificamente fondate che sfruttano i meccanismi ormonali naturali. Il carb cycling alterna giorni ad alto e basso contenuto di carboidrati, permettendo di mantenere attivo il metabolismo attraverso la leptina (nei giorni high-carb) e di favorire la lipolisi attraverso la riduzione dell’insulina (nei giorni low-carb).

📍Il digiuno intermittente crea finestre temporali in cui l’insulina rimane bassa, il GH si eleva naturalmente, e il corpo è costretto a utilizzare i grassi come fonte energetica primaria. Durante il digiuno prolungato, si attiva anche l’autofagia, un processo di “pulizia cellulare” che migliora l’efficienza metabolica generale.

📍Le ricerche più recenti stanno rivoluzionando la nostra comprensione della perdita di grasso. Uno studio del 2025 pubblicato su BMC Sports Science, Medicine and Rehabilitation ha esplorato per la prima volta la relazione diretta tra metabolismo basale ed EPOC, dimostrando che individui con un metabolismo basale più elevato mostrano anche una risposta EPOC più pronunciata, creando un circolo virtuoso per la perdita di grasso.

📍Il vero dimagrimento non si misura solo sui numeri della bilancia, ma sulla composizione corporea, sui livelli energetici, sulla qualità del sonno, e soprattutto sulla capacità del corpo di mantenere un metabolismo elevato nel tempo. Chi perde peso rapidamente attraverso diete estreme spesso sperimenta un crollo metabolico che rende il mantenimento del peso perso praticamente impossibile.

📍La strategia vincente combina allenamenti che massimizzano l’EPOC, strategie nutrizionali che ottimizzano l’equilibrio ormonale, e soprattutto la pazienza di permettere al corpo di adattarsi gradualmente a un nuovo equilibrio metabolico. Il grasso non si perde in giorni, ma in settimane e mesi, attraverso una costellazione di adattamenti fisiologici che vanno ben oltre il semplice “calorie in, calorie out”.

📍La vera magia accade quando riusciamo a trasformare il nostro corpo in una macchina brucia-grassi efficiente, dove ogni allenamento accende un fuoco metabolico che continua a bruciare per ore, e dove ogni strategia nutrizionale supporta questo processo invece di sabotarlo. Solo allora la bilancia diventa un alleato, riflettendo una trasformazione che va molto più in profondità dei semplici numeri.

Indirizzo

Via Giovanni Battista Niccolini 20/f
Turin
10146

Orario di apertura

Lunedì 09:30 - 12:00
13:00 - 20:00
Martedì 09:30 - 12:00
13:00 - 20:00
Mercoledì 09:30 - 12:00
13:00 - 20:00
Giovedì 09:30 - 12:00
13:00 - 20:00
Venerdì 09:30 - 12:00
13:00 - 20:00

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La riabilitazione al Centro Salute: servizi polifunzionali per i trattamenti ortopedici e sportivi

Il Centro Salute da vent’anni porta avanti con professionalità e grande cura attività fisioterapiche per la salute della persona.

Nato nel 1997, ha radunato una équipe di specialisti capaci di lavorare in perfetta sinergia, ciascun applicando al meglio le proprie competenze.

L’obiettivo di questo quotato e ormai storico centro di fisioterapia a Torino è sempre stato uno solo: la soddisfazione totale del cliente, la risposta esaustiva e competente a qualsiasi suo bisogno.