
22/05/2020
nome omen
Dare un nome, chiamare per nome, definisce un’identità specifica, un volto, una forma, un confine, un carattere verso il quale si provano emozioni. Emozioni che influenzano il modo di pensare, di agire e di vivere, può sembrare strano, ma questo avviene soprattutto dacché gli si dà un nome. Dire sono diabetico, apre la strada alla malattia per impossessarsi di noi. Dire ho il diabete, significa che ho in questo momento una malattia, tuttavia non mi appartiene nell’identità. Decidendo di curarmi, il sistema immunitario combatterà affiancato dai miei pensieri, desideri di guarigione, azioni, così che tutte le cellule del corpo all’unisono combatteranno la malattia.
Più si fa il nome di questo virus più lo si diffonde. Se ne diffonde la fama, la forza e il potere, in contrapposizione al sentirsi piccoli e insicuri di fronte ad un problema grande, privi di risorse per confrontarsi e combatterlo, impotenti nei confronti della soluzione e del proprio destino. Se ne diffonde la paura che indebolisce il suo sistema immunitario in contrapposizione a fiducia e speranza che sono medicina. Nomen omen, il nome è destino. Se hai un grande nome, dovranno uccidere il tuo nome prima di uccidere te, scriveva Pubblio Cornelio Tacito. Se la parola virus deriva dal latino e vuol dire tossina, veleno, è altresì vero che questo agisce sull'organismo in ragione della sua quantità e quindi del suo potenziale. I virus sono organismi definiti ai margini della vita perché hanno di questa tante caratteristiche, sono possessori di materiale genetico, si riproducono e sono soggetti a selezione naturale. Le infezioni virali in natura si risolvono a seguito della risposta immunitaria che solitamente elimina il virus. Così andrà anche in questo caso. Malgrado una necessaria corretta prudenza è importante tornare ad una adeguata consapevolezza di sé e delle proprie azioni, il tempo delle ansie e delle paure è sempre più lontano ...e dimentichiamo il suo nome.