
03/07/2025
UNA STATINA E' PER SEMPRE?
di Dr. Gabriele Prinzi
1 luglio 2025
La dislipidemia, lo sappiamo, è un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, come ci ricordano spesso (inframmezzandolo con delle "maledizioni") coloro-che-si-prendono-cura-di-noi.
Ma la sua associazione con la mortalità è molto meno chiara di come ti viene venduta (con la maledizione) la cura.
Uno studio prospettico di coorte [1] [2] recentissimo ha studiato 1.479 uomini di età compresa 60 e 70 anni per un periodo di di 25 anni. A costoro è stato misurato il colesterolo totale, quello LDL e l'HDL.
A dispetto di ciò che ti hanno detto - o di ciò che ti aspetti - ELEVATI VALORI di COLESTEROLO TOTALE (ma anche elevati livelli di colesterolo LDL, il cosidetto «colesterolo cattivo») non li hanno portati a morte certa ... tutt'altro!
1) Livelli di 200-239 mg/dL sono stati associati (rispetto a coloro che lo avevano inferiore a 200 mg/dL) a un RISCHIO DI MORTALITA' INFERIORE del 13%.
2) In caso di colesterolo totale superiore a 240 mg/dL, invece (rullo di tamburi) è stata registrata una riduzione del 37% della mortalità rispetto a coloro che avevano un colesterolo totale inferiore a 200 mg/dL..
Anche i livelli di LDL hanno mostrato una sorpresa:
3) livelli di LDL compresi tra 130-189 mg/dL sono stati associati (rispetto a coloro che avevano livelli di LDL inferiori a 130 mg/dL) a un rischio di mortalità inferiore del 26%
4) In caso di colesterolo LDL SUPERIORE A 190 invece (non sudare, per ca**tà!) (rullo di tamburi…) è stata registrata una riduzione del 32% TRENTADUE-PER-CENTO rispetto a coloro che avevano un colesterolo LDL inferiore a 130mg/dL.
Adesso, non voglio affermare con forza che certi lavori scientifici VENGONO AUTOMATICAMENTE esclusi dalle linee guida ...... e che chi scrive le linee guida spesso esegue LAVORI SCIENTIFICI finanziati dalle aziende farmaceutiche che spacciano le statine come UNE e SANTE ..... ma un minimo di domanda io me la farei.
E la farei anche a chi-si-prende-cura-di-te!
Perchè, in riferimento ai criteri di "dislipidemia" consolidati, questo studio ha dimostrato che LIVELLI più ELEVATI DI COLESTEROLO TOTALE E sono associati (in modo indipendente e paradossale) a un minor rischio di mortalità per tutte le cause e a una maggiore sopravvivenza negli uomini (esticazzi non ce lo metti?)
Insieme a studi precedenti (questo è del 2023) QUESTI NUOVI RISULTATI supportano una RIGOROSA RIVALUTAZIONE DELLE EVIDENZA SCIENTIFICHE SULLA DISLIPIDEMIA E SUI RISCHI PER LA SALUTE .
Sono necessarie revisioni sistematiche (SERIE) e metanalisi per RIVEDERE le raccomandazioni sulla dislipidemia che siano BASATE SULL'EVIDENZA SCIENTIFICA per la prevenzione primaria e secondaria delle malattie cardiovascolari.
Non lo dice il Dott. Prinzi.
E' scritto qui: [2]
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https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37467298/
NE ABBIAMO PARLATO IERI SERA, ALLE 21:00, in diretta su questa pagina FaceBook e su Youtube.
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https://www.facebook.com/photo/?fbid=1175374077967497&set=a.604129645091946
Spero vivamente tu raccolga TUTTA LA LETTERATURA che ti porto e che tu la mostri a chi-si-prende-cura-di-te ..... perchè LA TUA SALUTE VALE molto di più di protocolli acritici, aspecifici, uguali per tutti, contrari all'evidenza scientifica, contrari alla medicina personalizzata e SPONSORIZZATi dai "soliti noti" che finanziano le ricerche.
Battiti di verità sul colesterolo e sull’infarto del miocardio
https://www.facebook.com/photo/?fbid=1175363721301866&set=pb.100064847464865.-2207520000
NOTE:
[1] Uno studio prospettico (detto anche «di coorte») è un tipo di ricerca epidemiologica in cui gli individui vengono osservati nel tempo per valutare la frequenza di manifestazione di una malattia.
In questo tipo di studio, i partecipanti non hanno la malattia all'inizio e vengono seguiti per un periodo di tempo per raccogliere dati sull'insorgenza della malattia.
Gli studi prospettici richiedono più tempo di altri tipi di studi, poiché si deve seguire nel tempo la comparsa degli eventi. Questi studi sono fondamentali per comprendere le relazioni tra esposizioni e risultati di salute.
Gli studi di coorte (Cohort study) riguardano soprattutto la storia e la vita di segmenti di popolazioni e degli individui che li compongono.
Una coorte è un gruppo di persone che condividono una caratteristica o un'esperienza in comune all'interno di un periodo definito (per esempio dalla nascita, o durante l'esposizione ad un farmaco o ad un inquinante, o in seguito alla somministrazione di un vaccino, o mentre vengono sottoposti a determinate procedure mediche). Per esempio un gruppo di persone nate in un giorno o periodo particolare, per esempio nel 1948, formano una coorte di nascita. Il gruppo di paragone può essere la popolazione generale dalla quale la coorte è tratta, oppure può essere un'altra coorte di persone ritenute avere minima o nulla esposizione alla sostanza sotto investigazione, ma per il resto simile. Alternativamente, dei sottogruppi nella coorte possono essere paragonati fra di loro.
Gli studi di coorte possono essere condotti prospettivamente o retrospettivamente da dati archiviati.
Una "coorte prospettrica" definisce i gruppi prima che lo studio sia completato, mentre gli studi storici, a volte definiti "coorte retrospettiva", definiscono i gruppi dopo la raccolta dei dati.
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https://www.questionpro.com/blog/it/coorte-studio/
[2] PLoS One. 2023 Jul 19;18(7):e0287923. doi: 10.1371/journal.pone.0287923. eCollection 2023.
Dyslipidemia paradox: Analysis from the veterans exercise testing study
Baruch Vainshelboim 1 , Jonathan Myers 2
PMID: 37467298 PMCID: PMC10355403 DOI: 10.1371/journal.pone.0287923
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/37467298/
1 - Center for To***co Research, Division of Medical Oncology, Department of Internal Medicine, the Ohio State University, Columbus, OH, United States of America.
2 - Cardiology Division, Veterans Affairs Palo Alto Health Care System and Stanford University, Palo Alto, CA, United States of America.
FONTE: Dr. Gabriele Prinzi
1 luglio 2025
https://www.facebook.com/photo?fbid=10235215914689442&set=a.10200478910286042