"...l'approccio strategico nell'ambito della psicoterapia può essere definito come l'"arte" di risolvere complicati problemi umani mediante "apparentemente" semplici soluzioni... nonostante infatti certi problemi o sofferenze persistano da molti anni non per questo sono necessarie altrettanto lunghe degenze e complicate soluzioni..." Nardone)
Quando si parla di problemi psicologici si è soliti p
ensare che siano necessari interventi psicoterapeutici a lungo termine, il più delle volte immaginati come un lungo e faticoso viaggio nel proprio passato alla ricerca delle causa del problema.La Terapia Breve Strategica, invece, è un intervento breve e focale. Avvalendosi di una rigorosa metodologia di ricerca empirico-sperimentale, l'approccio strategico alla terapia rappresenta una vera rivoluzione rispetto alle psicoterapie tradizionali, in quanto piuttosto che scavare nel passato alla ricerca delle cause della sofferenza, cerca di costruire il futuro. In altri termini, obiettivo primo di un terapeuta strategico è quello di risolvere rapidamente problemi e disturbi che possono diventare invadenti ed invalidanti non solo per il paziente che ne soffre, ma anche per coloro che gli stanno accanto
Ciò è possibile utilizzando processi ed interventi brevi ed efficaci orientati, da un lato, a cambiare la lente attraverso la quale il soggetto percepisce ed interpreta il mondo che lo circonda e dall'altro, a estinguere la sintomatologia invalidante dando un immediato sollievo (generalmente entro le prime 3-4 sedute). La terapia strategica si differenzia da altri approcci in quanto:
-è un intervento breve e focale e lavora su obiettivi concreti di cambiamento, concordati con il terapeuta;
-non si utilizzano farmaci , solo metodi psicologici: analisi delle tentate soluzioni, che la persona mette in atto nel tentativo di risolvere il problema. Tentate soluzioni che in realtà lo mantengono e lo aggravano;
-non è una terapia sintomatica o superficiale, ma è un intervento radicale in quanto, oltre alla soluzione del sintomo, mira a modificare la rappresentazione che il paziente ha del proprio problema;
-è estremamente efficace (87% di successo in media) e i risultati durano nel tempo - come da studi condotti e pubblicati ("Brief Strategic Therapy", Nardone, Watzlawick, 2004) seguendo i parametri internazionali per la valutazione della efficacia e della efficienza delle psicoterapie. E’ indicata: in primo luogo per tutti i disturbi psicologici fortemente impedenti, ovvero caratterizzati da una sintomatologia acuta (ansia, attacchi di panico, fobie, ossessioni, compulsioni, ipocondria, depressione, disordini alimentari -anoressia, bulimia, sindrome da vomito-). Ma poichè il “problem solving strategico” è uno strumento estremamente flessibile, si applica altrettanto bene ai problemi di coppia e familiari in genere e ai disturbi dell’età evolutiva. La dott.ssa Tiziana Verbitz e la dott.ssa Annalisa Poiana Mosolo sono entrambe Psicoterapeute Ufficiali del Centro di Terapia Strategica ed entrambe lavorano a Udine (la dott.ssa Verbitz ha uno studio anche a Trieste)