21/06/2024
"L’imparzialità: la chiave per la felicità e la pace
Per ottenere una superiorità mentale l’uomo deve praticare un atteggiamento neutrale a tutti i cambiamenti della vita. Molte persone si chiedono: ”Bene, ma se coltivo un atteggiamento neutrale come posso gioire della vita?” La risposta è una questione di logica. Anche se dopo aver sofferto un dolore interviene uno stato di piacere, non sembra molto ragionevole che per apprezzare la salute dobbiamo prima essere malati o aver avuto dei problemi. Oppure che per gioire della pace dobbiamo prima aver sperimentato strazianti sofferenze mentali. L’amicizia fra due persone può certamente esistere senza che prima fossero nemici. Perciò il modo di pensare mortale di prendere la vita “come viene” e accettare come inevitabili le periodiche incursioni di dolore e piacere non è il giusto modo di condurre l’esistenza mondana.
I santi hanno scoperto che la felicità risiede in uno stato mentale di pace indisturbata durante tutte le esperienze della dualità terrena. Una mente mutevole percepisce una creazione instabile, ed è facilmente disturbata; al contrario l’anima immutabile e una mente imperturbata scorgono l’Eterno Spirito dietro le maschere del cambiamento. L’uomo la cui mente è simile ad uno specchio che oscilla vede tutta la creazione distorta dalle onde del cambiamento; ma l’uomo che mantiene fisso il suo specchio mentale vede soltanto il riflesso dell’Unica Unità – Dio.
Attraverso la realizzazione, e non mera immaginazione, egli vede che il suo corpo e tutte le cose sono la coscienza condensata dello Spirito. La mente, libera da eccitazioni artificiali, rimane centrata neo suo stato naturale di pace interiore e gioia dell’anima."
(da Dio parla con Arjuna: commento alla Bhagavad Gita di Paramahansa Yogananda