Spazio Meta

Perché “spazio meta”

Ho ricevuto shiatsu da adolescente e ne ho conservato un buon ricordo. Qualche anno fa, guardando un film alla TV, mi sono imbattuta nel personaggio di un operatore shiatsu e pensando di parlare tra me e me ho detto “avrei sempre voluto imparare a fare shiatsu”; per tutta risposta, avendo in realtà parlato ad alta voce, mi sono sentita dire “...e perché non lo fai, se lo vuoi?”. Inizia così il mio percorso legato a quest’arte affascinante ed antica. Ho compreso da subito che sarebbe stato un viaggio con molte mete e nessun arrivo perché l’equilibrio, materia prima di questa disciplina, non è mai raggiunto in modo definitivo. Siamo sempre in movimento, con oscillazioni di maggior o minore grandezza, ma l’equilibrio perfetto...quello non esiste. Esiste però il miglior stato di stabilità per ognuno di noi e va sempre cercato, avvicinandosi il più possibile all’equilibrio. E’ questa la meta. Ecco perché lo shiatsu non può essere un semplice massaggio fine a sé stesso o finalizzato al relax di 50 minuti; è un percorso, un sentiero fatto di passi facili e difficili, è mettere in gioco le emozioni, il corpo, l’organismo tutto. E’ imparare ad ascoltarsi, a guardarsi dentro e fuori, a respirare. Per qualcuno è stato ricominciare a dormire, per qualcun altro è stato regalare pace ad una vita in arrivo, per altri ancora il proprio non-più-barattabile spazio di tempo in cui spegnere il telefono ed abbassare le difese e perché non dirlo, per qualcuno è stato troppo. Siamo esseri fragili che accatastano una sopra l’altra magagne, tristezze, dolori, pensieri e potrei continuare per ore con l’elenco. Quello che copriamo alla vista, dimenticandocene o intenzionalmente, rimane lì, a far da base alle nostre torri di disarmonie irrisolte e lì lavora, incessantemente. Mancando oggigiorno il tempo, non facciamo che accumulare sopra e sopra ancora senza risolverci veramente. E’ questo lo spazio.

Così, “spazio meta” è una realtà giovane dove si esegue una disciplina antica secondo il metodo del M° Shizuto Masunaga, metodo che altri maestri -su sua esplicita richiesta- hanno studiato ed interpretato, completandolo e continuandolo a studiare ed interpretare per lo stesso principio che ci vede tendere all’equilibrio dell’organismo senza raggiungerlo mai. Il modo di eseguire shiatsu insegnato dai maestri della scuola in cui mi sono diplomata (I.R.T.E.) mi sorprende ogni giorno ed ogni giorno mi meraviglio della potenza di quest’arte che ha cambiato la mia vita e -lo spero- migliorato quella delle persone che si stendono sul mio futon.

Per queste cose e molto altro, lo shiatsu è un’esperienza da provare, se si è pronti e quando si è pronti.

Buoni spazi. Buone mete.

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