dott.ssa Genny Belfio

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dott.ssa Genny Belfio Mi occupo di supporto psicologico da quasi 20anni,con percorsi di consapevolezza e crescita personale

Ognuno nel corso della propria vita attraversa delle difficoltà, spesso legate a precisi eventi o momenti di passaggio, e può capitare di sentirsi disorientati o non sapere con chi parlarne...
A volte invece si sente semplicemente il bisogno di un momento di pausa per “fare il punto della situazione” e chiarirsi con se stessi. In entrambi i casi, può essere utile chiedere aiuto ad uno psicologo, g

odendo di uno spazio privilegiato di riservatezza e confidenzialità. Sono iscritta all'Albo Professionale regionale del Friuli Venezia Giulia (n. 761/A) ed ho conseguito due Master specialistici in Counseling individuale e di gruppo ed in Psicologia Scolastica. L'utenza a cui mi rivolgo sono quindi adulti e ragazzi che intendono soffermarsi sulle le proprie fonti di mal-stare al fine di poterle affrontare in modo efficace e costruttivo. Le mie aree di competenza, affrontate attraverso un approccio umanistico, sono:

Ascolto e sostegno psicologico dell'individuo singolo (adulto o adolescente)

Sviluppo personale (autostima e senso di autoefficacia)

Genitorialità

Psicologia Evolutiva e Scolastica (autostima, iperattività, metodo di studio, ansia scolastica, difficoltà di attenzione e apprendimento, orientamento scolastico e professionale).

12/08/2025

“Ciò a cui resisti, persiste. Ciò che accetti può essere cambiato”
Carl Jung

Bisogna guardare le cose in faccia con coraggio per poterle comprendere ed affrontare
Finché le eviti o fai “muro contro muro” ti farai solo del male.. se non adesso nel prossimo futuro (i nodi vengono sempre al pettine)

Un percorso di crescita personale ti può aiutare ad acquisire consapevolezza e sicurezza in te stesso

08/08/2025

"𝑸𝒖𝒂𝒏𝒅𝒐 𝒇𝒂𝒊 𝒒𝒖𝒂𝒍𝒄𝒐𝒔𝒂, 𝒔𝒂𝒑𝒑𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒂𝒗𝒓𝒂𝒊 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒐 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒐𝒍𝒆𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒂 𝒄𝒐𝒔𝒂, 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒗𝒐𝒍𝒆𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒊𝒍 𝒄𝒐𝒏𝒕𝒓𝒂𝒓𝒊𝒐 𝒆 𝒍𝒂 𝒔𝒕𝒓𝒂𝒈𝒓𝒂𝒏𝒅𝒆 𝒎𝒂𝒈𝒈𝒊𝒐𝒓𝒂𝒏𝒛𝒂 𝒅𝒊 𝒒𝒖𝒆𝒍𝒍𝒊 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒗𝒐𝒍𝒆𝒗𝒂𝒏𝒐 𝒇𝒂𝒓𝒆 𝒏𝒊𝒆𝒏𝒕𝒆" - 𝑪𝒐𝒏𝒇𝒖𝒄𝒊𝒐.

Tanto vale fare quello 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘁i 𝗱𝗶 𝗳𝗮𝗿𝗲. … tanto gli altri, se vogliono, trovano comunque il modo per giudicarti

se la tua idea poi non è buona, te ne accorgerai strada facendo e potrai assestare il tiro
Buona Vita

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31/07/2025

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Marshall B. Rosenberg
da “Crescere i bambini con la Comunicazione Non Violenta”:

“[…] Ho imparato che, ogni volta che ci poniamo come obiettivo quello di far sì che qualcuno si comporti in un certo modo, l’altro probabilmente vi opporrà resistenza, a prescindere da ciò che chiediamo. Questo sembra essere vero sia che l’altra persona abbia due anni, si che ne abbia novantadue. L’obiettivo di ottenere dagli altri quello che vogliamo – l’obiettivo di far sì che gli altri facciano ciò che vogliamo noi – è una minaccia per l’autonomia delle persone, mette in discussione il loro diritto di scegliere quello che vogliono fare. Quando le persone ritengono di non essere libere di scegliere, generalmente oppongono resistenza, anche se comprendono il significato di quello che stiamo chiedendo e, magari, in altre circostante lo farebbero anche.”

19/07/2025

La sicurezza è un elemento fondamentale della nostra vita: è quella sensazione di calma che ci rassicura quando capiamo che le cose vanno come dovrebbero, quando sentiamo che possiamo dare il meglio di noi stessi, che siamo concentrati su ciò che conta davvero, e disponibili ad affrontare la vita con coraggio e serenità.

Al contrario, quando ci sentiamo insicuri, in genere ci sentiamo ansiosi o preoccupati: ci chiediamo in continuazione cosa andrà storto, o se saremo in grado di affrontare le sfide che ci aspettano.

Questa preoccupazione costante può diventare logorante e limitare la nostra capacità di goderci la vita.
Non sentirsi al sicuro può portare con sé sensazioni di solitudine e tristezza: Ci si può sentire isolati, incompresi, come se fossimo gli unici a provare certe emozioni.

L’insicurezza, a volte, si manifesta anche come rabbia o irritabilità. Può infatti farci sentire frustrati per la situazione che stiamo vivendo, oppure arrabbiati con noi stessi perché non riusciamo a gestirla meglio.

Un altro effetto molto comune è la paura del cambiamento: la mente comincia a temere quello che potrebbe accadere, oppure di perdere ciò che abbiamo costruito.

Sentirsi insicuri è assolutamente normale, soprattutto nei momenti di cambiamento. Quando qualcosa si muove o si trasforma, dobbiamo affidarci all’incertezza, accoglierla, pazientare, allenare la nostra flessibilità e capacita di adattamento
E per poter fare questo e necessario avere fiducia in noi stessi: sentire che siamo in grado di affrontare, gestire, risolvere…

Uno psicologo professionista puó aiutarti a conoscere te stesso e le tue risorse per affrontare i cambiamenti sentendoti al sicuro anche nei momenti ostici ed inevitabili della vita

Condivido Questa immagine perché rappresenta bene il mio lavoro… è molto più potente di tante paroleSe risuona col tuo s...
15/07/2025

Condivido Questa immagine perché rappresenta bene il mio lavoro… è molto più potente di tante parole
Se risuona col tuo stato d’animo attuale CONTATTAMI e sarò grata di poterti aiutare

14/07/2025

La tendenza a compiacere non è solo frutto dell’infanzia o dell’ambiente culturale: è anche scritta nel nostro cervello. Il sistema di ricompensa – in particolare la dopamina – si attiva quando riceviamo approvazione sociale. Ogni “bravo”, ogni sorriso di conferma, ogni segnale di accettazione attiva nel cervello una piccola gratificazione chimica.

Chi ha vissuto infanzie carenti, in cui l’approvazione era rara o imprevedibile, può diventare “dipendente” da questi segnali di gratificazione sociale. L’ansia da giudizio diventa così l’altra faccia di una fame antica: la fame di essere visti, confermati, legittimati.

Inoltre, il sistema nervoso autonomo – in particolare l’asse simpatico-parasimpatico – gioca un ruolo fondamentale. La paura del rifiuto può attivare risposte di “freeze” o “fawn” (compiacere come risposta traumatica), portando la persona a dire sì non per scelta, ma per placare uno stato interno di minaccia.
Dal libro "Il mondo con i tuoi occhi"

Oggi riflessione sul potere della gratitudine
13/07/2025

Oggi riflessione sul potere della gratitudine

Bisognerebbe svegliarsi
ed avere il solo compito
di essere felici.

Mettere i piedi nudi sul giorno
e sentire che basta
un filo d’aria
un odore buono dalla cucina
una mano calda
la voce dell’albero che ci guarda
da sempre.

Dimenticare i doveri
le urgenze
i numeri
le spine.

E invece
fare l’inchino
a tutto ciò che brilla senza rumore
al bicchiere mezzo vuoto
che ci disseta ancora.

Bisognerebbe svegliarsi
e accorgersi
che siamo vivi
che abbiamo occhi
e lingua
e respiro
e la possibilità
immensa
di amare ancora.

E dire grazie
a qualcuno
a qualcosa
al nulla perfetto
che ci ospita.

Bisognerebbe aprire gli occhi
e dire:
sono qui
sono ancora qui.

E basta.
Basta per chiamarla felicità.

In onore di mio figlio Nicola che adora questo simpatico animaletto
07/07/2025

In onore di mio figlio Nicola che adora questo simpatico animaletto

Dicono che il capibara non abbia paura di niente.
Ma non è coraggio.
È quiete.
Non litiga.
Non scappa.
Non alza la voce.
Non perde il controllo.
Cammina.
Come se nulla potesse sfiorarlo.
Si muove tra i coccodrilli come se li conoscesse da sempre.
Sfiora i predatori con la naturalezza di chi va a prendere il pane.
E nessuno lo tocca.
Nessuno lo insegue.
Nessuno lo teme.
Non perché sia il più forte,
ma perché non fa paura a nessuno.
Non impone rispetto con i denti,
né con la forza.
Ma con la sua calma.
Ha quella presenza che smonta ogni tensione,
quella serenità che si attacca alla pelle,
quella pace che spegne anche chi ha la rabbia negli occhi.
Forse è per questo che tutti lo cercano:
gli uccelli, le scimmie, le anatre…
perfino i predatori.
Perché stare vicino a un capibara
fa bene al cuore.
Fa silenzio dentro.
Non si tratta di essere invincibili.
Ma così in pace
che nessuno trovi motivo per farti del male.
Il capibara non odia.
Non reagisce.
Non invade.
Semplicemente vive.
Lento.
Tranquillo.
Libero.
E forse, quello che ci manca davvero
non è diventare più forti…
ma imparare a essere come lui.

Comunicazione ferie estive: 7-21 luglio12-18 agostoCellulare sempre acceso per eventuali richieste di informazioni e pro...
04/07/2025

Comunicazione ferie estive:
7-21 luglio
12-18 agosto

Cellulare sempre acceso per eventuali richieste di informazioni e programmazione di primi appuntamenti

01/07/2025
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20/06/2025

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Aggiungo che sono importanti le parole che usiamo verso gli altri e altrettanto importanti quelle che usiamo PARLANDO A ...
29/03/2025

Aggiungo che sono importanti le parole che usiamo verso gli altri e altrettanto importanti quelle che usiamo PARLANDO A NOI STESSI e DI NOI STESSI

OCCORRE FARE ATTENZIONE ALL'USO DELLE PAROLE,
ponderarle, rispettarle come la cosa più preziosa che possediamo. Rappresentano il significato stesso dell’essere umano. Noi siamo parola. Ci manifestiamo con la parola, generiamo parole; la parola è l’unico dono che possiamo elargire…. E nel momento in cui la si pronuncia ed esce dalla bocca, la parola sta ad indicare che è avvenuto qualche cosa da cui non è più possibile tornare indietro… la parola fa… Ci sono parole che uccidono e parole che salvano…

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