Dott.ssa Teresa Claudia Pennacchio Psicologa

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Dott.ssa Teresa Claudia Pennacchio Psicologa Trattamento del disagio, prevenzione e promozione del benessere psicologico. Valutazione e riabilitazione delle funzioni cognitive.

Psicologa e Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale ad indirizzo Neuropsicologico.

11/10/2023

Giovedì 12 ottobre 2023, presso l’aula Magna De Benedictis del Centro Polifunzionale del Policlinico di Bari, si terrà l’evento conclusivo del progetto “Salute sociale: investigare la natura delle relazioni interpersonali e i relativi effetti sulla salute mentale”, finanziato secondo lo schema Horizon Europe Seeds dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e coordinato dal Prof. Giulio Pergola con la collaborazione dei Proff. Linda A. Antonucci, Loredana Bellantuono, Michele Di Battista e Antonio Rampino.

✨Oggi, 10 ottobre, ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale (World Mental Health Day).⬇️⬇️⬇️
10/10/2023

✨Oggi, 10 ottobre, ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale (World Mental Health Day).

⬇️⬇️⬇️

31/03/2023

Il Gruppo di Neuroscienze Psichiatriche sta procedendo al reclutamento di volontari interessati a partecipare ad uno studio di ricerca in neuroscienze.
In questi anni, oltre 1000 volontari sani hanno partecipato ai nostri studi, mossi da interesse, sensibilità e curiosità. Grazie alla loro collaborazione siamo riusciti ad ottenere risultati che potrebbero aiutarci a migliorare il trattamento e la qualità di vita dei pazienti affetti da disturbi della salute mentale.
La tua partecipazione è preziosa. Consenti alla ricerca di andare avanti.
Per segnalarci il tuo interesse a partecipare puoi scegliere uno dei seguenti modi:
- scrivendo un messaggio all'account Whatsapp Business del numero 0805593204;
- compilando questo form https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScJ8xRuhLQIhbw7pDe3t5S5FRc-hmroMAf3YbZeD67sZUwugA/viewform?fbclid=IwAR2i0fOSyEZcubefl4Co2DgLtO8iWTjIQswSaMYZx8Zm_t-uJxE0VRBBQ2U
- inviando una mail all'indirizzo gnp.uniba@gmail.com
Vi aspettiamo

💜
15/03/2023

💜

Sei interessat* alla ricerca ?Partecipa ai nostri studi 🤓Se non puoi tu, aiutami con una condivisione! ❤️⬇️Il Gruppo di ...
17/02/2023

Sei interessat* alla ricerca ?
Partecipa ai nostri studi 🤓
Se non puoi tu, aiutami con una condivisione! ❤️
⬇️

Il Gruppo di Neuroscienze Psichiatriche sta procedendo al reclutamento di volontari interessati a partecipare ad uno studio di ricerca in neuroscienze.
In questi anni, oltre 1000 volontari sani hanno partecipato ai nostri studi, mossi da interesse, sensibilità e curiosità. Grazie alla loro collaborazione siamo riusciti ad ottenere risultati che potrebbero aiutarci a migliorare il trattamento e la qualità di vita dei pazienti affetti da disturbi della salute mentale.
La tua partecipazione è preziosa. Consenti alla ricerca di andare avanti.
Per segnalarci il tuo interesse a partecipare puoi scegliere uno dei seguenti modi:
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- compilando questo form https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScJ8xRuhLQIhbw7pDe3t5S5FRc-hmroMAf3YbZeD67sZUwugA/viewform?fbclid=IwAR1NTFUko19FLrcHa9y-Mbt6dO454V2iYaHoRt_JMFCGuH-wWELBYuIDKkA
- inviando una mail all'indirizzo gnp.uniba@gmail.com
Vi aspettiamo

Il Gruppo di Neuroscienze Psichiatriche sta procedendo al reclutamento di volontari interessati a partecipare ad uno studio di ricerca in neuroscienze.
In questi anni, oltre 1000 volontari sani hanno partecipato ai nostri studi, mossi da interesse, sensibilità e curiosità. Grazie alla loro collaborazione siamo riusciti ad ottenere risultati che potrebbero aiutarci a migliorare il trattamento e la qualità di vita dei pazienti affetti da disturbi della salute mentale.
La tua partecipazione è preziosa. Consenti alla ricerca di andare avanti.
Per segnalarci il tuo interesse a partecipare puoi scegliere uno dei seguenti modi:
- scrivendo un messaggio all'account Whatsapp Business del numero 0805593204;
- compilando questo form https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLScJ8xRuhLQIhbw7pDe3t5S5FRc-hmroMAf3YbZeD67sZUwugA/viewform?fbclid=IwAR1NTFUko19FLrcHa9y-Mbt6dO454V2iYaHoRt_JMFCGuH-wWELBYuIDKkA
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💙
16/01/2023

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🎄Natale non significa sempre gioia e serenità.A volte, quello che per molti rappresenta il periodo più felice dell'anno,...
26/12/2022

🎄Natale non significa sempre gioia e serenità.
A volte, quello che per molti rappresenta il periodo più felice dell'anno, diventa motivo di tristezza e isolamento per tanti altri.
È stato così coniato dalla cultura statunitense il termine Holiday Blues, per indicare sentimenti quali tristezza, solitudine o disagio, legati al periodo delle festività.

🎁Buone feste in serenità ✨
Dott.ssa Teresa Claudia Pennacchio

⚠️Di seguito il link al post sulla nostra pagina Instagram: Salutementale.ita ‼️
⬇️⬇️⬇️
https://instagram.com/salutementale.ita?utm_medium=copy_link

✨Oggi, 10 ottobre, ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale (World Mental Health Day).🧠La Giornata Mondiale è u...
10/10/2022

✨Oggi, 10 ottobre, ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale (World Mental Health Day).

🧠La Giornata Mondiale è un’iniziativa istituita nel 1992 dalla Federazione Mondiale per la Salute Mentale (WFMH) e riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Promuove – tramite campagne e attività – la consapevolezza e la difesa della salute mentale contro lo stigma sociale.

📍Ogni anno viene portato all’attenzione un aspetto diverso relativo alla Salute Mentale. Per il 2021 è stato scelto: “Salute Mentale in un mondo ineguale”
(Mental Health in an Unequal World) perché persiste una disparità di trattamento e di qualità dell’assistenza fornita tra chi soffre di malattie mentali e chi di altre patologie.

(Referenze foto post)
⬇️
https://www.instagram.com/p/CRgyU9GluYT/?igshid=YmMyMTA2M2Y=



Se sei interessat* ad iniziare un percorso psicologico puoi contattarmi su questa pagina
⬇️⬇️⬇️📩

Per sapere di più sulla salute mentale vi consiglio di visitare la pagina instagram: salutementale.ita

https://instagram.com/salutementale.ita?igshid=YmMyMTA2M2Y=

See you @ Ern-Bari ‼️European Researchers Night🗓️Venerdì 30 Settembre 2022🕑 19:00-24:00 stand attività e giochi interatt...
29/09/2022

See you @ Ern-Bari ‼️
European Researchers Night

🗓️Venerdì 30 Settembre 2022
🕑 19:00-24:00 stand attività e giochi interattivi 🧮📝👩🏼‍💻🎖️
🕑22:18 talk “Parole di Scienza” 🗣️🧠
📍Bari, Parco Caserma Rossani

Vi aspettiamo ❤️

Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Clinica Psichiatrica Università degli Studi di Bari

See you @ Ern-Bari ❤️Università degli Studi di Bari Aldo MoroClinica Psichiatrica Università degli Studi di Bari
25/09/2022

See you @ Ern-Bari ❤️
Università degli Studi di Bari Aldo Moro
Clinica Psichiatrica Università degli Studi di Bari

Il 30 settembre torna a Bari la European Researchers' Night, la manifestazione indetta dall’Unione Europea per promuovere i temi della ricerca scientifica e dell’innovazione. Sarà una giornata stimolante e creativa durante la quale persone di ogni fascia di età potranno partecipare, esplorare e sperimentare affiancando ricercatrici e ricercatori.

Per conoscere in dettaglio tutti gli eventi, visita https://ern-bari.it/gli-eventi

Non è magia 🧙‍♀️ ✨ 🧠
08/09/2022

Non è magia 🧙‍♀️ ✨ 🧠

'QUALCHE SCULACCIATA FA SOLO BENE!' vediamo cosa succede a livello cerebrale

Alberto ha quasi tre anni. Sta giocando con il suo bambolotto preferito, sua sorella Giorgia 16 mesi che lo osservava da qualche minuto si avvicina e glielo prende dalle mani. Lui arrabbiatissimo urla la spinge lei cade e scoppia in un pianto inconsolabile.

‘Adesso le prendi’ grida la mamma, prendendolo per un braccio.

‘Vedi come ti passa la voglia di trattare così tua sorella, non ti azzardare più a farlo ! Una bella sculacciata non te la leva nessuno, mi sono prorpio stufata di te e delle tue reazioni, se non lo capisci con le buone maniere allora passiamo alle maniere forti !’

Alberto si dimena e scoppia in un pianto inconsolabile. La mamma esce dalla stanza dicendo ‘guai a te se ti sento piangere, le riprendi ancora’.

Come molti di voi sapranno, i bambini apprendono per imitazione (neuroni specchio) e imitano i comportamenti degli adulti che li circondano. Quando gli adulti sono rigidi, rifiutando di ascoltare il bambino, di accogliere le sue emozioni, le frustrazioni i suoi pianti, gridando su di lui rimproverandolo continuamente, usando parole umilianti, picchiandolo e sminuendolo, il bambino tenderà a fare lo stesso con gli altri.

Il paradosso è che questi stessi adulti il più delle volte pretendono che il figlio non gridi, non picchi e si comporti bene. Il bambino, confuso non può far altro che chiedersi :’ Ma come, gli adulti possono gridare per farsi ascoltare, possono sculacciarmi quando faccio una cosa che non li piace e io non posso spingere Giorgia quando fa una cosa che mi infastidisce ? Perchè ? Cosa devo fare ?’

Analizziamo la situazione : cosa succede a livello cerebrale ?

Grazie alle nuove tecniche di imaging cerebrale, si riesce a comprendere sempre più il funzionamento complesso del cervello umano in situazioni relazionali.

Il cervello partecipa interamente alle relazioni umane ma certe regioni sono più implicate di altre nella vita relazionale.

Una di queste è la famosa corteccia prefrontale situata nella parte anteriore del lobo frontale. Vi ricordate ? Ne avevamo parlato nei precedenti articoli (https://infanziaeneuroscienze.com/2019/07/21/perche-le-crisi-emozionali-nei-bambini-sono-normali/) quella parte del cervello immatura nel bambino. Il centro esecutivo, il centro delle decisioni, delle pianificazioni, sede del linguaggio, ragionamento, memoria.

Qeusta zona del cervello, ci da il potere di reprimere le nostre pulsioni di fronte ad una situazione relazionale difficile (Alberto che spinge sua sorella, non avendo ancora maturato questa parte del cervello non ha saputo reprime il suo istinto aggressivo). Fonte di numerose emozioni, ci aiuta a riflettere ed esaminare la situazione da un altro punto di vista.

Quando l’adulto è in preda alla rabbia all’ansia alla paura alla frustrazione o alla gelosia, può controllarsi e non diventare aggressivo, gestendo la propria pulsione. Riesce a prendere il tempo di riflettere alla situazione, capire cosa sta succedendo cosa ha fatto scattare quelle intense emozioni ecc. Ecc.

E qui arriva il bello

Cosa succede ad Alberto che cresce in un ambiente di ricatti, sculacciate e minacce ?

La violenza, i ricatti le umiliazioni impediscono alla corteccia prefrotale di formarsi correttamente. Il bambino e poi l’adulto che diventerà, sarà incapace di regolarizzare le proprie emozioni, avrà difficoltà importanti sul piano affettivo, non riuscirà a provare empatia. Il suo senso morale, le sue capacità di prendere decisioni saranno alterate.

Grazie alle immagine della risonanza magnetica sul cervello di adulti con indole aggressiva, si è potuto vedere che c’è un’attività molto debole a livello della loro corteccia prefrontale. Come si osserva anche nei bambini dove quest’ultima è ancora immatura (il bambino solo verso i 5/6 anni circa comincia piano piano a controllare le proprie emozioni, ricordo comunque che la completa maturazione avviene molto tardi, agli inizi dell’età adulta).

Certi adulti violenti sono come i bambini, non riescono a controllarsi, sono sommersi dalla rabbia dall’aggressività sempre sulle difensive non riescono a gestire i loro stati emozionali.

Le cause di questo cattivo sviluppo possono essere molteplici. Una di queste è la violenza che in genere queste persone hanno subito nella loro infanzia.

Bruce Perry, capo del reparto di psichiatria al Children’s Hospital in Texas, ha ben pensato di mettere a confronto una risonanza magnetica di due bambini di tre anni. Il primo è un bambino che subisce violenza psicologica e fisica tra cui ricatti, umiliazioni, punizioni verbali e fisiche ecc. Ecc. Il secondo invece un bambino che ha un ottimo ambiente familiare senza niente di quello citato nel primo caso. Dall’immagine delle due risonanze magnetiche messe a confronto si vede chiaramente che il cervello del bambino con un buon equilibrio educativo in famiglia, è più strutturato e molto più grande, invece nel bambino che subisce violenze verbali e maltrattamenti emotivi, è significamente meno strutturato.

Ma vediamo più nel dettaglio il perchè di queste differenze.

Nella sede della corteccia prefrontale, due regioni giocano un ruolo maggiore nella nostra vita affettiva e relazionale :

la corteccia orbitofrontale e la corteccia cingolata anteriore.

In questo articolo ci concentreremo sulla corteccia orbitofrontale. Legata al centro emozionale del cervello, è situatanella parte frontale, appena sopra le orbite, è capitale per la nostra vita sociale, gioca un ruolo primordiale nella nostra capacità di affezione, di empatia, nella regolazione delle nostre emozioni e anche nello sviluppo del nostro senso morale e della nostra attitudine a prendere delle decisioni. Tutte facoltà che partecipano alla relazione con gli altri.

La corteccia orbitofrontale ci permette di avere empatia, capire le emozioni e i sentimenti altrui e di provare compassione.

In una persona dove questa parte del cervello è lesionata, si notano dei grandi disturbi a gestire e regolare le proprie emozioni, significative alterazioni dell’umore e difficoltà a gestire la vita sociale. Si trova in un vortice vizioso, non sa prendere decisioni giuste per lei come scegliere il lavoro giusto, il posto in cui vivere, la vita di coppia ecc. Sarà incapace ad integrarsi nella società e di anticipare i bisogni e le reazioni degli altri. Perde la nozione del senso morale.

Allan Schore, uno dei pilastri fondatori delle neuroscienze affettive e sociali, è stato uno dei primi a dimostrare che lo sviluppo della corteccia orbitofrontale dipende dalle esperienze vissute dal bambino : ‘ se i genitori offrono l’ascolto e la sicurezza psicologica e fisica necessaria al bambino, la corteccia orbitofrontale verrà nutrito correttamente. Se invece, si dimostrano indifferenti, violenti a livello verbale o/efisico, la crescita della corteccia orbitorfrotnale si infossa. Delle buone relazioni umane, dipendono da questi circuiti neuronali.’

Un altro studio recente, confronta due gruppi di bambini di 14 anni. Il primo gruppo è composto da 31 bambini che subiscono violenze fisiche, il secondo gruppo di 41 bambini a cui non veniva fatta alcun tipo di violenza. Anche in questo caso, si è dimostrato che quando il bambino subisce delle violenze fisiche, la sua crteccia orbitofrontale presenta delle alterazioni importanti, diminuisce il suo volume e il bambino non ha uno sviluppo emozionale e sociale normale.

Tutti questi studi ci portano a riflettere sull’ambiente che circonda il bambino e sugli approci educativi di molti genitori.

Ma per quale motivo è così difficle sradicare queste cattive abitudine ?

L’adulto resta marcato molto profondamente dalla sua infanzia, dalla sua storia familiare. Questa incide sulla sua visione di educazione nei confrotni dei bambini, sulla sua relazione con loro e sul suo modo di educare. Delle volte gli adulti si comportano con automatismo, senza avere la minima idea alle conseguenze di quell’atto. Riproducono quello che hanno subito loro stessi durante la loro infanzia. Molti di loro, non riescono proprio a mettere in discussione e a criticare il modo in cui sono stati educati anche se questo approcio li ha fatti soffrire. Al contrario, giustificano l’atto parentale dicendo : ‘I miei genitori hanno fatto bene a darmele di santa ragione ! Non lasciavano passare niente, appena facevo una cosa che non andava, una bella sculacciata non me la levava nessuno. Me lo ricordo ancora bene ! Facevano bene, le meritavo ! E come vedete sono ancora vivo ! Con mio figlio uguale, sa bene cosa succede quando disubbidisce e non si comporta bene !’

Capita anche che dei genitori invece utilizzino il rapporto di forza perchè si sentono impotenti : ‘Non so più cosa fare con lui, non ascolta, fa quello che vuole, io sono esaurita ! Sono obbligata ad agire così quando non mi ascolta. Voglio che impari a rispettarmi !’

Ricapitolando, cosa succede quando sculacciaamo nostro figlio ? O quando lo minacciamo, ricatiamo, umiliamo e lo puniamo ?

Impediremo alla sua corteccia frontale e orbitofrontale di sviluppasrsi in maniera corretta.

E quindi ?

Quindi vosdtro figlio, in età adulta avrà principalmente problemi a gestire le proprie emozioni, la propria rabbia, a reprimere stati d’animo intensi. Quindi in parole povere, sarà un adulto insicuro con indole violenta che alla prima difficoltà emotiva sarà sommerso da attacchi di ansia, e avrà bisogno di riversare questo fuoco interiore per lui ingestibile su se stesso o sugli altri con violenza fisica e/o verbale.

Qual è l’approcio giusto e come fa un adulto a cambiare modo di fare ?

- Il primo passo come in tutto è volere il cambiamento, voler adottare un approcio educativo diverso con i propri figli/nipoti e in caso fare un percorso psicologico individuale per riuscire a sostiturire e sradicare certi comportamenti incontrollati tendenzialmente violenti.

- Dare il buon esempio eliminando tutti i tipi di violenza verbale e fisica e trovando alternative civili per comunicare con i propri figli. Un buon percorso sarebbe di leggere e informarsi sulla disciplina dolce, modalità di educazione in cui vengono accolti e assecondati i bisogni dei bambini. Una giusta via tra l’educazione autoritaria e quella lassista.

- Superare tutte quelle concezioni culturali che descrivono il bambino come un essere da “indirizzare”, tendenzialmente “prepotente e capriccioso” , che deve capire “chi comanda” ed entrare nell’ottica che non fa determinate cose per farci un dispetto ma perchè ha un cervello in via di formazione.

- Tenere bene a mente che ogni volta che un bambino si trova ad osservare un adulto, un fratello, un parente, un amico a superare un conflitto emozionale in maniera calma e giusta, i circuiti dellla sua corteccia prefrotnale registrano la ‘scena’ e si rinforzano. Progressivamente questi circuiti incaricati di regolare gli impulsi emozionali, diventano più efficaci e funzionali, grazie al buon esempio.

Cambiare il proprio modo di fare, mettersi in discussione, trovare alternative e rimettersi in gioco richiede impegno e sacrificio. Parlo per esperienza diretta. Un lavoro costante che costa molte energie ma che alla lunga, porta solo benifici sia per noi che per loro.

Fonti:

Gueguen C. ‘ Pour une enfance heureuse’, Paris, édition Robert Laffont, 2014

Coccaro E. F. et al. (2011), ‘Corticolimbic function in impulsive aggressive behavior’, Biological Psychiatry, june 15

Hanson J. et al. (2010), ‘Early stress is associated with alterations in the orbitofrontal cortex: A tensor-based morphometry investigation of brain structure and behavioral risk’, Journal of Neuroscience, 30

Brain imaging shows kids’ PTSD symptoms linked to poor hippocampus function in Stanford/Packard study

03/09/2022

Today marks the first day of ***dePreventionMonth. Su***de is preventable, and knowing the risk factors and warning signs can help someone you know.... 18 comments on LinkedIn

History of Psychology parlare di salute mentale con leggerezza ed ironia 🧠 Fantastici ❤️
31/08/2022

History of Psychology parlare di salute mentale con leggerezza ed ironia 🧠
Fantastici ❤️

Il 31 agosto 1870 nacque Maria Montessori. La Montessori ha aperto la strada a un sistema di educazione per la prima infanzia basato su una serie graduata di esperienze dirette. I suoi metodi furono sviluppati per la prima volta per i bambini con disabilità intellettiva, ma presto acquisirono fama e vennero impiegati anche con bambini normodotati. La Montessori è stata una delle prime donne a ottenere la laurea in Medicina e Chirurgia da un'università italiana, l'Università di Roma, nel 1896.
I principi chiave del metodo Montessori sono indipendenza, osservazione, seguire il bambino, autocorrezione del bambino, ambiente preparato e mente assorbente. Per ciò che concerne l'Indipendenza, la Montessori affermava: "Mai aiutare un bambino mentre sta svolgendo un compito nel quale sente di poter avere successo". Un obiettivo è rendere il bambino indipendente ed essere in grado di fare le cose da solo. Lo si ottiene offrendo ai bambini opportunità di muoversi, vestirsi, scegliere cosa vogliono fare.
Osservare o guardare il bambino è stato il metodo semplice con cui Maria Montessori ha imparato a conoscere i bambini e ha sviluppato le sue teorie sullo sviluppo. Ha osservato senza idee preconcette che l'hanno aiutata a sviluppare i materiali di cui i bambini avevano bisogno.
Seguire il bambino, ti mostrerà cosa deve fare, cosa deve sviluppare in se stesso e in quale ambito deve essere sfidato. Seguirlo significa anche essere non direttivo, non dirgli sempre cosa fare, ma piuttosto presentare la scelta di diversi materiali.
I bambini commettono errori. Bisogna farlo riconoscere, dando l'opportunità di correggersi, rimanendo gentili e calmi.
L'ambiente preparato è il collegamento per imparare dagli adulti, le stanze devono essere a misura di bambino con attività predisposte per il successo e devono consentire libertà di movimento. L'ambiente deve essere sicuro affinché il bambino possa esplorare liberamente.
La Montessori ha osservato come i bambini imparassero la lingua senza che nessuno gliela insegnasse, dando vita all'idea di mente assorbente. È importante che l'ambiente impostato sia buono, piacevole e positivo poiché questo è ciò che il bambino assorbe.

Un altro successo importante per le Neuroscienze di Uniba!Clinica Psichiatrica Università degli Studi di Bari 🧠❤️
04/08/2022

Un altro successo importante per le Neuroscienze di Uniba!
Clinica Psichiatrica Università degli Studi di Bari 🧠❤️

Un risultato che premia l’eccellenza di UniBa, trasversale a tutti gli ambiti scientifico-culturali dell'Ateneo. Dalla ricerca una leva per lo sviluppo e la crescita del territorio.

Per maggiori informazioni https://www.uniba.it/it/ateneo/rettorato/ufficio-stampa/comunicati-stampa/anno-2022/pnrr-grande-successo-uniba-in-10-linee-di-ricerca-su-14-nei-partenariati-estesi

27/07/2022

Purtroppo era ampiamente prevedibile. Il deve considerarsi un primo passo, non certo la soluzione per la salute mentale.

Ad ogni modo continuate a fare richiesta, avete tempo fino al 24 ottobre. La graduatoria verrà stilata solo DOPO il termine, dando priorità agli ISEE più bassi.

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