07/06/2021
Con queste parole Levante, nome d’arte di Claudia Lagona, giovane e talentuosa cantante siciliana, riporta la sua personale esperienza durante un’intervista per il Corriere Della Sera, nella quale parla del libro da lei scritto, “E questo cuore non mente”, che uscirà in libreria a breve.
Il romanzo ha come protagonista Anita, con la quale la cantautrice ha tanto in comune, in primis la morte del padre, che nel caso dell’artista è avvenuta quando aveva solamente 9 anni a causa di un tumore.
Della traumatica esperienza Levante racconta: “Papà era ferroviere. […] Faceva i controlli sui treni e dove andava lui c’era l’amianto. È mancato per ragioni di servizio, lo ha stabilito il Tribunale nella famosa, per noi, causa Lagona-Gangi”.
Rispetto al proprio vissuto, afferma: “Gli adulti intorno a me sono andati avanti, mentre io sono rimasta quella bambina lì, amatissima ma forse un po’ sola ad affrontare quello che stava accadendo. A quei tempi non c’era la possibilità economica né la consapevolezza di comprendere l’importanza di un aiuto psicologico: una cosa così non si diceva nemmeno”.
Parlando del libro, la cantautrice ha dichiarato: “Se una ragazza leggendolo trovasse il coraggio di indagare sui suoi buchi neri, sarebbe un bellissimo successo. L’adulta che ognuna di noi diventa sa cosa deve fare, è la bambina che fa resistenza“.
Noi di Spazi Del Sé ci troviamo, ancora una volta, di fronte ad un importantissimo messaggio da divulgare, riguardante l’importanza che il lavoro psicoterapeutico può avere nell’aiutare le persone a scoprire parti di Sé, metterle insieme e lavorare con esse, al fine di raggiungere una maggiore livello di consapevolezza e di benessere.