01/11/2025
🧠 Neuroplasticità funzionale e piedi “pensanti”: quando il cervello impara a “vedere” e “agire” attraverso i piedi.
Nel corso dell’evoluzione, l’essere umano ha sviluppato mani finemente specializzate, diventando una specie “manipolatrice”. Eppure, la storia della neurologia e della fisiologia ci insegna che il cervello non è vincolato da schemi rigidi: quando le mani vengono meno, il cervello può trasformare i piedi in strumenti cognitivi e motori di sorprendente precisione. Questo processo prende il nome di neuroplasticità funzionale.
La neuroplasticità è la capacità del sistema nervoso di modificare la propria struttura e funzione, il cervello non è statico, ma può rimodellarsi continuamente in risposta a stimoli ambientali, apprendimento, esperienze o (cosa importante) lesioni neurologiche: i neuroni cambiano le loro connessioni, rafforzano o indeboliscono sinapsi, e perfino generano nuove cellule in alcune aree.
✨ In sintesi la Neuroplasticità è la capacità del cervello di adattarsi, imparare e guarire. È un processo biologico, ma anche esperienziale: ciò che facciamo, pensiamo e apprendiamo lascia tracce fisiche nelle connessioni neuronali.
🔬 Tre sono i principali tipi di neuroplasticità
1. Plasticità sinaptica
È il meccanismo base dell’apprendimento e della memoria.
Le connessioni (sinapsi) tra neuroni si modificano in base all’attività:
• Potenziazione a lungo termine (LTP) → rafforzamento della sinapsi se stimolata ripetutamente (fondamentale per l’apprendimento);
• Depressione a lungo termine (LTD) → indebolimento della sinapsi se poco utilizzata.
🧩 Esempio: quando si impara un nuovo movimento (come una tecnica sportiva o l’uso di un nuovo strumento di lavoro) i circuiti motori e sensoriali si riorganizzano e le sinapsi coinvolte diventano più efficienti.
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2. Plasticità strutturale
È la capacità del cervello di creare o eliminare connessioni fisiche:
• formazione di nuove dendriti e sinapsi;
• rimodellamento degli assoni;
• in alcune regioni (come l’ippocampo), neurogenesi vera e propria.
🧠 Esempio clinico: dopo un ictus, le aree cerebrali sane vicine o controlaterali possono “assumere” le funzioni di quelle lesionate attraverso la creazione di nuove reti.
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3. Plasticità funzionale
È la capacità del cervello di spostare una funzione da una regione a un’altra:
• tipica nei processi di riabilitazione neurologica;
• coinvolge meccanismi di compenso e riorganizzazione corticale.
👣 Esempio: negli esseri umani focomelici, nati privi degli arti superiori, il piede diventa l’estensione principale del Sé corporeo: con esso si afferra, si scrive, si disegna, si suona uno strumento o si accarezza.
Ma ciò che rende straordinario questo fenomeno non è soltanto l’abilità motoria, bensì la riorganizzazione corticale che lo sostiene.
Studi di risonanza magnetica funzionale hanno mostrato che, in questi individui, le aree corticali normalmente dedicate alla mano si attivano durante i movimenti del piede.
In altre parole, il cervello non “sa” che quella zona era nata per comandare la mano — sa solo che lì si trova una rappresentazione utile per il controllo fine di un arto.
Con l’uso ripetuto, la corteccia somatosensoriale e motoria rimappa le funzioni, trasferendo al piede le proprietà di controllo fine, coordinazione e sensibilità che un tempo spettavano alla mano.
È un perfetto esempio di neuroplasticità funzionale adattiva, dove la funzione migra verso nuove strutture anatomiche.
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🐾 Dall’uomo all’orso: la plasticità plantigrada dell’orso Pedal
L’orso Pedal, vissuto tra i boschi del Vermont sino al 2016 ( data della sua uccisione ad opera di un cacciatore) , era così chiamato per una sua andatura bipede conseguente ad una deformazione congenita degli arti anteriori che non gli permetteva di camminare a quattro zampe.
La neuroplasticità è entrata in gioco, nella vita dell’orso nato disabile, allenata, potenziata o riadattata — come accade negli atleti, nei danzatori, nei praticanti di arti marziali o nei soggetti che, privi di mani, usano i piedi come organi di percezione e manipolazione.
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🦶 Il piede come strumento cognitivo
Ogni volta che un soggetto impara a usare il piede in modo nuovo — per afferrare un oggetto, per scrivere, per compiere un gesto tecnico — il cervello:
1. aumenta la rappresentazione corticale del piede nell’omuncolo sensoriale;
2. rinforza le sinapsi nelle aree motorie e somatosensoriali correlate;
3. crea nuove connessioni associative con aree visive, propriocettive e cerebellari.
Questo non è solo un adattamento motorio, ma un vero processo cognitivo:
il piede, da semplice mezzo di sostegno e locomozione, diventa organo di conoscenza e di interazione con l’ambiente.
La neuroplasticità funzionale, in questo senso, rivela la profonda unità del corpo e della mente.
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🧘♂️ Dalla riabilitazione all’allenamento sensomotorio
Questa capacità di rimodellamento ha importanti implicazioni pratiche:
• Nella riabilitazione neurologica, la stimolazione plantare e la rieducazione propriocettiva possono facilitare il recupero post-ictus o post-trauma.
• Negli sport di equilibrio e arti marziali, l’allenamento a piedi nudi potenzia la connessione piede-cervello, migliorando reattività e stabilità.
• Nei bambini con disabilità congenite, l’uso funzionale del piede stimola vie nervose alternative e favorisce lo sviluppo di rappresentazioni corticali adattive.
In tutti questi casi, il principio è lo stesso: il cervello cambia quando cambia l’uso che facciamo del corpo.
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🌍 Un nuovo paradigma del corpo intelligente
La neuroplasticità funzionale ci obbliga a superare l’idea di un cervello rigido e di un corpo passivo.
Il corpo — e i piedi in particolare — sono prolungamenti dinamici del sistema nervoso, dotati di memoria sensoriale e capacità di apprendimento.
Che si tratti dell’orso plantigrado che sente il terreno o dell’artista focomelico che dipinge con le dita dei piedi, il messaggio è lo stesso:
il cervello non si limita a comandare il corpo, lo ascolta, lo riscrive e lo reinventa.
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"Pedals" the bipedal bear, who has become a social media darling, was spotted on the Old Woodland trail near the golf course in Oak Ridge, N.J. 06/21/2016