06/05/2024
L’obesità è una condizione di eccessivo accumulo di grasso corporeo in rapporto alla massa magra dell’individuo.
Per stimare il grado di obesità, a livello di popolazione si utilizza il BMI (Body Mass Index), ovvero un indice di massa corporea.
Uno dei più grandi limiti del BMI riguarda il fatto che il numero rilevato non ha una valenza qualitativa, ovvero non tiene conto di vari aspetti, tra cui: lunghezza e densità ossea, quantità e distribuzione della massa magra.
Dati provenienti dal Ministero della Salute, inerenti al periodo 2020-2021, riguardanti la fascia di popolazione tra 18 e 69 anni, mostrano che almeno 4 adulti su 10 sono in sovrappeso e oltre 1 adulto su 10 è obeso.
Le cause vanno ricercate principalmente in cattive abitudini alimentari, perpetrate per lungo tempo e favorite da fattori sia economici che sociali.
Tuttavia, di base ci può essere anche una predisposizione a livello individuale e/o genetico, aspetto sulla quale poi agisce, in modo preponderante, lo stile di vita.
Secondo l'OMS, l’obesità rappresenta uno dei principali 4 fattori di rischio per le malattie croniche, insieme a fumo, inattività fisica e consumo di alcol.
L’obesità è una condizione associata a svariate comorbidità, in particolare quelle su base metabolica e cardiovascolare, tra cui diabete di tipo 2 e sindrome metabolica. Nonostante tutta la popolazione sia esposta all’obesità, bambini e adolescenti sono considerati più vulnerabili nei confronti di questa condizione morbosa.
Il principale obiettivo su cui lavorare per contrastare l’obesità è senz’altro lo stile di vita: risulta essenziale adottare una dieta moderatamente ipocalorica, nutrizionalmente adeguata e personalizzata, abbinata ad un percorso di attività fisica. In questo percorso il paziente dovrà imparare cosa vuol dire mangiare in modo corretto, e questo sarà fondamentale anche per il mantenimento del peso al termine del percorso dietetico.