Dott.sa Gloria Brenda

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Dott.sa Gloria Brenda mamma, psicologa, psicomotricista e instancabile sognatrice.... Vi chiederete: che cos'è questa Psicomotricità?

Questo laboratorio nasce dalla volontà personale di lasciare crescere i bambini nella maniera più spontanea possibile, riconoscendo a questi piccoli "ometti" la possibilità di tracciare una propria storia. Lo sviluppo personale segue tante direzioni e qui l'intento di educare e rieducare la personalità globale di ognuno: cognitiva, motoria, emotiva, affettiva e relazionale. Attraverso il gioco come attività spontanea, la creatività e la fantasia diamo spazio ai bambini per crescere ed accrescersi. l'intervento psicomotorio proposto segue il pensiero di tipo relazionale della scuola di B. Aucouturier che, partendo dall'espressività corporea del bambino durante il gioco spontaneo, nel costruire percorsi di gioco in cui vivere in prima persona e sperimentare le differenti modalità comunicative, le azioni e il loro risultato, le relazioni con l'altro si propone gli obiettivi di favorire la comunicazione, la creazione e la decentrazione individuali, in una relazione di aiuto che contribuisce ad una crescita armoniosa.

29/09/2022

...Alcune riflessioni...

UGUALI O DIVERSI: QUESTO E’ IL PROBLEMA

Si ritorna a scuola, entusiasti, preparati o quasi, curiosi, stanchi già all’inizio, contro voglia, alla ricerca e per ricercare… ma di chi stiamo parlando? Alunni o insegnanti?
Per una volta scrivo un post rivoto ad entrambi, rivolto ai bambini e dietro loro ai genitori (che si fanno carico di loro e per loro), rivolto al maestro/a che conoscerà i nuovi e saluterà i “vecchi”, rivolto ai proff che si allenano a convivere e vivere l’adolescente.
Vorrei sfatare il mito secondo cui c’è solo una faccia della medaglia che va raccontata, una per volta per non assuefare chi legge, voglio parlarvi di entrambi, di tutti cercando di non soffermarmi solo su alcuni della categoria ma sulla moltitudine, sul gruppo.
Inizio con chi è già stato dalla parte dei piccoli, che ha già scritto il suo cammino e che ora si ritrova dall’altra parte, dietro la cattedra (cimelio millenario) a preparare il futuro. Ebbene sì, FUTURO, le piccole leve che arrivano a piccoli passi con degli zaini enormi, arrivano davanti ai maestri e a loro affidano parte della loro crescita.

Come si sentirà un’insegnante al suo primo giorno di scuola????

Tachicardico, agitato, ansioso, deciso, sicuro, titubante, curioso o dubbioso? “Io me la farei decisamente sotto”, se fossi un maestro, sia perché i bambini mi daranno la mano per farsi condurre sia perché il grande diventerà la guida, il modello da seguire. Per non parlare di loro, i proff, adulti che vivono gli adolescenti con tutti i loro turbamenti: se va bene riescono a farli uscire dalle superiori soddisfatti dei risultati ottenuti, se va male invece si sentiranno il peso della sconfitta ( per chi lo sente) o del non essere stato capito.
Dei bambini e dei ragazzi che dire se non che dovranno rimboccarsi le maniche e farsi strada nel mondo a suon di tabelline, poesie, parafrasi, traduzioni e problemi di fisica o estimo…. avranno l’ingrato compito di esaudire i desideri inconsci dei genitori da una parte ed essere ribelli dall’altra, sentirsi parte del gruppo mantenendo l’individualità, sentirsi appagati ma anche affamati… insomma come camminare sui cristalli cavalcando un’elefante: difficilissimo!!!!
Ed eccoci qua, siamo arrivati al punto della questione: CHI Può ESSERE CAPITO, CHI Può SENTIRSI CAPITO, CHI OSSERVA CHI? CHI GUIDA CHI?
I bambini e i ragazzi osservano le persone, colgono mode e tendenze, vestiti, comportamenti e modi di fare: copiano e si copiano, emulano e cambiano. Gli insegnanti ci provano, si cimentano in lezioni nuove, mappe concettuali in 3D, filmati moderni, lezioni interattive. A volte mancano di osservare…
CHI HO DI FRONTE?
Lui, lei, quello, quella, sono e fanno parte di gruppi che vivono all’interno di altri gruppi che interagiscono con altri gruppi ancora e così via…, a volte le persone si perdono a rincorrere compiti, programmi, ad adempiere richieste senza GUARDARE chi c’è di fronte a loro, se il bambino timido o la rappresentante d’istituto ribelle, perdono l’attimo di cogliere le vere differenze che ci appartengono che ci rendono unici: COME? Continuando ad omologare.
Per convenienza il bambino inesperto al suo primo giorno di scuola si avvicinerà a chi già conosce a chi lo chiama col suo nome e così i ragazzi più grandi saluteranno gli amici, ma gli insegnanti a chi si avvicineranno?
Posture di adeguatezza e saluti con dei gran sorrisi nasconderanno paure, timidezza e preoccupazione dei grandi.

In fondo perché dobbiamo apparire uguali se siamo diversi?
G.B

1000 E UNO MODI PER PIANGERE: COSA VORRA' MAI DIRMI?N. 4 anni, arriva alla “Psscomoticità” (come la chiama lei!!) ogni v...
07/01/2022

1000 E UNO MODI PER PIANGERE: COSA VORRA' MAI DIRMI?
N. 4 anni, arriva alla “Psscomoticità” (come la chiama lei!!) ogni venerdì accompagnata dalla mamma, si salutano qualche volta con un abbraccio altre con un bacio, acconsente a chiudere la porta ed inizia a prepararsi: sistema le scarpe nel loro posto, infila i calzetti antiscivolo, toglie la felpa e aspetta il tempo dell’apertura della porta per iniziare i giochi. Oggi però non è andata così… l’abbraccio alla mamma ha avuto bisogno di un tempo più lungo, la porta si è chiusa moolto lentamente e appena si è chiusa… dall’occhio destro è scesa una lacrima e poi un’altra e un’ altra ancora fino ad aggrapparsi alle mie gambe mentre il pianto si faceva sempre più copioso.
Lei in stanza non ci voleva entrare, diceva solo questo. Non chiedeva della mamma, chiedeva solo tempo perché ne aveva bisogno, guardava i giochi dentro la stanza ma il confine era quel giorno troppo difficile da varcare. HO SCELTO di non farle domande ma di sedermi di fianco a lei ad aspettare, con una mano le toccavo la schiena e l’altra un ginocchio (per dirle: sono qui per te) senza invadere il suo confine così labile e delicato ma altrettanto deciso e sicuro allo stesso tempo. Una piccola macchia di lacrime sul pavimento si allargava e lei la osservava fino al tuffo finale, le avevo detto che avremmo aspettato fino a quando lei non si sarebbe sentita pronta… .
Poi…: la testa iniziò ad alzarsi, gli occhi mi guardarono, si strofinò il naso dicendomi che era pronta. Entrò e non appena ebbe varcato la soglia mi disse che la sua amica a scuolina le aveva detto “brutta” ma alla mamma non voleva dire niente…
Piangere è comunicare e a volte spaventa più noi adulti che i bambini, perché pensiamo sia l’esito di qualcosa di negativo, di triste o pauroso ma piangere serve anche a raccontare episodi emotivamente coinvolgenti, momenti felici, ricordi o aneddoti accaduti.
SE OSSERVATE COME VOSTRO FIGLIO PIANGE NOTERETE TANTE SFACETTATURE DIVERSE DELlA SUA POSTURA, DEL COLORE DEGLI OCCHI, DELLA TENSIONE DELLE SPALLE, DEL COLORE DELLE GUANCE, LA QUANTITA’ DI LACRIME, IL TONO DI VOCE, LA VICINANZA A VOI, SE IN PIEDI O SEDUTO O NASCOSTO… INSOMMA TUTTO CAMBIA MA PER UN SIGNIFICATO PRECISO CHE NON POSSIAMO INDURRE O DECIDERE NOI PER LORO MA DOBBIAMO SOLO DARCI QUEL TEMPO NECESSARIO AD ASPETTARE IL RACCONTO DI CIO’ CHE è SUCCESSO.

SOGNANDO DI SCIVOLARERealizzare un sogno è spesso difficile, a volte impossibile, altre quasi raggiungibile. lo abbiamo ...
08/12/2021

SOGNANDO DI SCIVOLARE
Realizzare un sogno è spesso difficile, a volte impossibile, altre quasi raggiungibile. lo abbiamo vicino e lo afferiamo, ci sembra vicino ma invece è molto lontano...
Quanto tempo dedichiamo a pensare a come provare e provarci, quante energia investiamo, quanto di noi stessi mettiamo in gioco?

" IMMAGINATE UN BAMBINO CHE DALL'ALTO DELLO SCIVOLO SI PREPARA ALLA DISCESA: osserva gli altri, si avvicina alla sbarra, si siede e poi... e poi si FERMA...
potrebbe scivolare e basta; ma COME?"
Aggrotta la fronte, le mani stringono forte la sbarra, gli occhi si socchiudono, le ginocchia si piegano, il cuore batte e il calore compare roseo sul volto; sembrerebbe tutto così semplice ma in fondo costa tanta fatica , quella discesa è un sogno che si avvera, una conquista che si realizza nel momento stesso in cui lascia le mani e puntando verso il basso l'aria apre un sorriso che si accende quando i piedi toccano TERRA!!!!
Tutto cambia e quel viso così teso e carico di pensieri si rilassa e forte per quello che è appena successo, lascia quel posto Fiero DI SE STESSO.

Sognare è imparare a scivolare

IERI È FINITO UN  PERCORSO... UN ANNO LUNGO, INTENSO MA CHE MI HA PORTATO AD AGGIUNGERE UN PARTE NUOVA A ME COME PERSONA...
08/11/2021

IERI È FINITO UN PERCORSO...
UN ANNO LUNGO, INTENSO MA CHE MI HA PORTATO AD AGGIUNGERE UN PARTE NUOVA A ME COME PERSONA, SICURAMENTE COME MAMMA E COME PROFESSIONISTA.

la NEUROPSICOMOTRICITA'

IO VADO...TU RESTA!!!Due occhi che osservano e che accompagnano nello spazio e per lo spazio, una camminata.Quegli occhi...
21/10/2021

IO VADO...TU RESTA!!!

Due occhi che osservano e che accompagnano nello spazio e per lo spazio, una camminata.

Quegli occhi si illuminano e le guance si alzano portando con se le estremità della bocca verso l'alto; le labbra si staccano l'una dall'altra per far comparire un sorriso accennato, invisibile..: IL SORRISO DEL CUORE.
Il sorriso di una mamma o di un papà che lo vede allontanarsi da loro verso il mondo carico di curiosità, paura, affamato di scoprire e scoprirsi, di spagliare e sbagliarsi, di crescere e crescersi.
Un sorriso
che attraverso la porta del mondo
si apre
si lancia
si attacca a quella schiena girata che silenziosamente grida:
MAMMA, PAPA' NON CI SEI MA TI SENTO.

Vi è mai capitato di accompagnare i vostri figli a scuola, di aspettare quel saluto finale prima di entrare e invece loro entrano e non si girano?
Non se ne stanno andando....stanno solo scoprendo piano piano chi sono.

21/10/2021
21/10/2021
21/10/2021
RIPARTIAMO!!!!!! INCONTRO GRATUITO APERTO A TUTTI I GENITORI, VENERDI 20 SETTEMBRE ALLE ORE 18 CENTRO SPAZIO ARMONIA TEA...
17/09/2019

RIPARTIAMO!!!!!! INCONTRO GRATUITO APERTO A TUTTI I GENITORI, VENERDI 20 SETTEMBRE ALLE ORE 18 CENTRO SPAZIO ARMONIA TEATRO DELLA REGINA
VI ASPETTIAMO

15/07/2019

"PARLATORE TARDIVO"

👉Hai notato che il tuo bambino parla poco, ha un vocabolario molto povero e ancora non combina le parole per formare le frasi?
Se un bambino nella fascia di età compresa tra i 30-36 mesi non ha ancora sviluppato le competenze linguistiche che ci si aspetterebbe per quell'età, non si può parlare ancora di disturbo di linguaggio ma si utilizza il termine “parlatore tardivo”. Infatti un bambino parlatore tardivo è colui che presenta la fase di partenza del processo di acquisizione del linguaggio più ritardata rispetto alla norma, nonostante sia stato stimolato dal punto di vista linguistico.
✅Con il passare del tempo non necessariamente il quadro evolverà in disturbo di linguaggio, ma lo stesso bambino potrà recuperare un ritmo di sviluppo adeguato anche autonomamente. Però ciò non sempre accade: anche la madre più preparata, davanti alla deviazione dello sviluppo comunicativo del proprio figlio rispetto alle tappe fisiologiche, non può da sola percorrere strade alternative efficaci per potenziarne il linguaggio. Per questo motivo, è necessario che i genitori possano trovare sostegno in una figura competente per favorire lo sviluppo del linguaggio del proprio bambino.
✅Tale figura è proprio quella del logopedista, che non agisce solo sul bambino attraverso un trattamento mirato e specifico, ma interviene in modo importante anche sul genitore analizzandone e ottimizzandone il comportamento comunicativo, affinché l’input linguistico abbia caratteristiche tali da facilitare lo sviluppo del linguaggio.

✔️Dott.ssa Logopedista Francesca Fossi.
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Per un appuntamento con il centro Multidisciplinare puoi chiamarci allo 351.9366968 dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 20:00,oppure scrivici su Messenger, siamo a Pesaro Strada Statale 48/2.
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Ti ricordiamo che il Centro Tamerice offre i seguenti servizi:

e psicoterapia



professionale
Accreditate DSA
compiti specializzato
DSA

e osteopatia

pre/post parto
infantile
training

legale
plantare

Quando mi chiedono che cos è la PSICOMOTRICITÀ....
19/11/2018

Quando mi chiedono che cos è la PSICOMOTRICITÀ....

Ritornare a lavoro con un po' di sensi di colpa in meno!!
07/09/2018

Ritornare a lavoro con un po' di sensi di colpa in meno!!

Superato il Ferragosto, cominciano i rientri dalle vacanze. E dopo ore passate insieme a costruire castelli di sabbia e mangiare gelati, arriva il momento della separazione del bimbo dai genitori. Voi al lavoro o a casa, il piccolo con i nonni o la baby sitter. Come affrontarla? I consigli della psi...

NULLA DI PIÙ VERO!!
23/06/2018

NULLA DI PIÙ VERO!!

La noia è utile a stimolare la creatività, ma anche per rigenerare le energie mentali. E in un mondo sempre connesso, è fondamentale ritagliarci dei momenti s-collegati per favorirla.

Per il periodo estivo!!!!! Piccoli tartacanguriiii per divertirsi!!
20/06/2018

Per il periodo estivo!!!!! Piccoli tartacanguriiii per divertirsi!!

21/11/2017

UFFICIALE!!!! Venerdì 24 TARTACANGURO riprende nella sede di Gradara!!! Dai 2 anni e mezzo agli 8, per tutti i bambini!!
Per informazioni contattami 338-5030507

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