
14/06/2025
Non ho nessun titolo che mi giustifichi solo il mio pensiero, prendi quindi queste parole con la giusta leggerezza.
Mi chiedo spesso se quello che penso e sento sia reale o solo frutto dei miei condizionamenti, se può essere condiviso, se ho ragione.
E così per giorni vago in lande paludose dove costruisco l' immagine di me con il fango: chi sono, chi sono stata, quanto mi identifico con un pensiero.
Poi come se il sole rompesse la nebbia mi chiedo cosa sarebbe la mia mente se smettere di mettere il soggetto IO al centro di ogni analisi.
Forse potrei sentire e pensare come una farfalla o come un gatto o potrei essere un altra persona con parametri culturali completamente diversi.
Ed ecco che affiora il pensiero di un NOI che sente, non di un io ma una collettività di voci.
Liberandomi dall' intrigo di un IO troppo ingombrante da portare in giro.
Non identificarsi a volte fa bene.