Giorgia Ottaviani Osteopata

Giorgia Ottaviani Osteopata Sono Giorgia Ottaviani, osteopata D.O. diplomata dopo 6 anni di studio presso l’Osteopathic Spine Center Education di Bologna.

Attualmente esercito la mia professione a
Urbania, PU. Contattami per info e appuntamenti.

12/05/2023
14/02/2023

COSTIPAZIONE, DIVERTICOLI, DISBIOSI E GRAVITA’
NUOVE AFFASCINANTI IPOTESI SU COME NASCE LA SINDROME DELL’INTESTINO IRRITABILE

A cura del Dr. Gabriele Prinzi

E’ sconcertante leggere che la sindrome dell’intestino irritabile ( ) - la più frequente delle patologie funzionali note come “interruzione dell’asse di comunicazione EnteroEncefalica” - non trovi una teoria unica che spieghi come nasce e come si sviluppa.
E’ dagli anni ’90 - con la costituzione di panel internazionale nella città di Roma [1] - che ricercatori da tutto il mondo (medici in testa) fanno del loro meglio per classificarne le forme (sono 4), per indagare le cause e proporre una soluzione terapeutica.
Questo disturbo, così diffuso da colpire il 10% della popolazione mondiale, si manifesta con dolori addominali e con alterazioni dell’alvo che vanno dal diarroico al costipato, con manifestazioni intermedie e miste.
In più, non si presenta quasi mai da solo, ma accompagnato da un'incredibile gamma di comorbidità. Così, sono tante le teorie che studiano i meccanismi alla base del problema, così come sono molteplici le terapie farmacologiche impiegate.
Tutte indistintamente finalizzate a lenire i sintomi.

Perchè solamente se dai il “nome giusto” al tuo problema hai trovato la soluzione, no?
Numerosi lavori scientifici hanno confermato – anche recentemente - cambiamenti significativi e misurabili nella composizione del microbioma intestinale nei pazienti con IBS. Cambiamenti a loro volta connessi a (o responsabili di) disturbi della motilità intestinale, ipersensibilità dei visceri, alterazioni della risposta immunitaria e permeabilità intestinale; e non è un caso che la disbiosi sia implicata in tutte le condizioni appena descritte.
Perchè il microbiota intestinale è emerso come il fattore centrale nella fisiopatologia dell'IBS [2] e ha la capacità di modificare a sua volta le risposte del sistema nervoso centrale e periferico; e viceversa.
Quindi, cosa genera cosa?
É la disbiosi la causa, oppure è la conseguenza?
E come facciamo a trovare un fattore (o una causa) unificante, che mette insieme le disparate teorie, le osservazioni divergenti e l’efficacia effimera dei numerosi diversi trattamenti proposti per l'IBS?

Un recente lavoro scientifico [3] fornisce una spiegazione partendo dalla “variante costipata” di questa sindrome (IBS-C) in relazione alla “gravità”.
LA premessa è che per sopravvivere e prosperare sul Pianeta Terra, dobbiamo vivere con (e attraverso) la gravità [4], una forza che influenza I nostri corpi così costantemente che raramente ne notiamo la presenza. Eppure, viviamo due terzi della nostra vita in una postura eretta che esercita una spinta verso il basso, così I nostri organi e sistemi corporei si sono evoluti ottimizzando l'anatomia per resistere all'attrazione della gravità
Non c'è da meravigliarsi, quindi, che quando la forma e la funzione degli organi non sono in grado di gestire efficacemente la gravità (è il caso del dolore lombare o delle vertigini posizionali) si verificano conseguenze negative sulla salute.
Non considerarla una “patologia” ma una disfunzione dell’organo.
Com’è il caso del colon.
Esso è sostenuto ed avvolto dal “mesentere”, un organo che a mò di mantello a pieghe complesse (composto da grasso tessuto connettivo) sostiene tutti gli organi che si trovano dentro la pancia.
Esso origina a livello della colonna lombare, si apre “a ventaglio” e funge da sistema di sospensione; impedisce all'intestino di collassare nel bacino e al contempo ne mantiene “l'ordine topografico” [5,6]. Senza il mesentere, il transito intestinale sarebbe gravemente compromesso, o potrebbe manifestarsi come costipazione profonda.
Il colon è anche sostenuto e mantenuto da 3 strisce di muscolatura liscia che lo attraversano per tutte la sua lunghezza (tenia coli) e fungono da “cavi di sospensione” che consentono la contrazione dei muscoli circolari del colon. Quei muscoli che compattano le feci e le spingono verso il basso.
Quando la pressione si accumula nell'intestino crasso, in particolare nel sigma, dove le feci legate vengono immagazzinate prima dell'evacuazione, la tenia coli sostiene e rafforza il colon.
Se, però, la pressione non viene indirizzata nella giusta direzione, e se le feci non sono correttamente instradate, l’aumento di pressione dei muscoli circolari si imprime su quei punti di debolezza della parete del colon da cui la mucosa fuoriesce sotto forma di diverticolo.
Come un’ernia.

Che succede quindi quando una disbiosi – qualunque sia la causa – provoca una alterazione della funzione del colon o una alterazione di questi due sistemi di sospensione?
Ha senso porsi la stessa domanda al contrario: può l’alterazione di questi due sistemi di sospensione causare la disbiosi?
La risposta ad entrambe le domande è SI.
La perdita di integrità del mesentere contribuisce – ad esempio negli anziani – alla costipazione e al prolasso rettale (disturbi della defecazione correlati chiaramente alla gravità), di cui le emorroidi sono un biomarcatore comune. Un altro segno comune di alta pressione all'interno del colon sono I diverticoli ( ) [7].

Iniziamo quindi a collegare I puntini alla ricerca di quella causa unificante, comune, centrale, nella sindrome dell’intestino irritabile.

Una crescente mole di ricerche conferma che la malattia diverticolare è un disturbo intestinale cronico, in cui l'infiammazione di basso grado e il danno ai nervi sensomotori (sistema nervoso periferico) sono coinvolti, assieme alla disbiosi, in un quadro clinico che è “continuazione” della sindrome dell'intestino irritabile di tipo costipato, e che vi si sovrappone in alcune manifestazioni [8].
Quali manifestazioni, ti chiederai? Non solo il dolore addominale e la costipazione, ma anche la diarrea [9] e l’eccessiva proliferazione batterica [10].
Cioè la disbiosi.

Sappiamo da oltre 20 anni che la maggior parte dei pazienti con diverticolite acuta soffrono di (crescita eccessiva batterica dell'intestino tenue); che questa può peggiorare i sintomi dei pazienti; che può prolungare il decorso clinico della malattia.
Perchè se è vero che in certi casi l’antibiotico-terapia è parte delle nostre strategie per salvare la vita ad un paziente o evitargli un brutto intervento chirurgico, usare un antibiotico in maniera inappropriata (sempre lo stesso, più volte al mese, ogni mese, per anni) può avere effetti deleteri. Non dimenticandoci che l’Italia ha il maggior numero di morti da antibiotico-resistenza d’Europa, almeno dal 2017. E non dimentichiamoci nemmeno che un numero crescente di studi ha dimostrato che è l'uso inappropriato degli antibiotici a favorire lo sviluppo della resistenza agli antibiotici [11,12]. I dati di ampi studi di coorte e caso-controllo indicano che gli antibiotici sono un fattore di rischio per i disturbi gastrointestinali funzionali (interruzione dell’asse di comunicazione EnteroEncefalica) e in particolare per l'IBS. Il trattamento antibiotico delle infezioni non gastrointestinali è associato allo sviluppo di IBS e altri disturbi gastrointestinali funzionali [13]. Una recente meta-analisi ha mostrato che l'uso di antibiotici per la gastroenterite infettiva era associato ad un aumentato rischio di IBS [14]
Ecco come possiamo collegare, in quei pazienti in cui ipotizziamo una SIBO o una disbiosi del colon, che i batteri del piccolo intestino possano sviluppare resistenza agli antibiotici, ricolonizzare il colon, e provocare la ricomparsa dei sintomi.
L'ipotesi della “gravità” come causa unificante dell’IBS suggerisce che la diverticolosi sia un biomarcatore della gestione inefficace della pressione intraluminali dei pazienti che risultano in un rallentamento del transito.
Una stasi delle feci.
All’interno di un organo che contiene il 70% dei batteri del nostro corpo.
Quindi, o la stasi fecale che porta ad una sovracrescita batterica del grosso intestino e del sigma, o è vero il contrario. Comunque, I batteri dal grosso intestino (il 70% del totale!9 possono transitare verso l’ileo (la porzione di intestino tra stomaco e colon) generando o sostenendo la SIBO. E se sono resistenti agli antibiotici, o se sono capaci di produrre e proteggersi nel biofilm [15 ]. E potrebbero sia mantenere lo sviluppo di “malattie benigne” [16] che essere tra “quelli” che la ricerca scientifica riconosce essere capaci di sostenere indisturbati quel processo infiammatorio alla base dello sviluppo dei polipi. E del tumore del colon di destra [17].
Hai mai sentito l’affermazione “combattere il fuoco con il fuoco”, oppure “se non li puoi sconfiggere, alleati”[18]?
Se loro sono potenziali alleati nostri, ha più senso riportare un equilibrio, più efficacemente di un antibiotico (sempre lo stesso, più volte al mese, ogni mese, per anni) che può avere effetti deleteri.
Il microbiota intestinale è un sistema biologico con elevato potenziale terapeutico e i progressi nella nostra comprensione del microbiota e della sua interazione con noi aprono alla “medicina di precisione”. Dove agire sul microbiota sembra promettente, considerando la risposta positiva dei pazienti alle terapie appropriate.

Questo ambito ampio sarà argomento dei prossimi articoli.
Perchè?
Perchè la tua salute vale!


Bibliografia citata:
1. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5383110/
2. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7141230/
3. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9722391/
4. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8125950/
5. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28404096/
6. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8373875/
7. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC7138845/
8. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22777341/
9. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/30839393/
10. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4305914/
11. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8968486/
12. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5573035/
13. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22533211
14. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5367939/
15. https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC8527885/
16. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25489084/
17. https://www.amazon.it/Ascolta-pancia-malattie-intestino-irritabile%C2%BB/dp/8869393887

25/01/2023

😂😂😂

13/12/2022

Il continuum anatomico miofasciale tra il collo e gli occhi

La fascia cervicale profonda del collo, l'aponeurosi epicraniale della testa e la guaina fasciale del bulbo oculare formano la PMC prossimale. Sebbene la letteratura abbia riportato un continuum anatomico miofasciale tra il collo, la testa e gli occhi, le descrizioni anatomiche variano sostanzialmente. Il dolore cronico al collo è solitamente associato a una pletora di sintomi tra cui dolore craniofacciale e disturbi oculomotori.G. Prabu Raj

👉Da leggere!
22/11/2022

👉Da leggere!

⁉️Conosci la sindrome Text Neck⁉️

L’utilizzo eccessivo e prolungato di smartphone e tablet ci costringe a mantenere la testa inclinata in avanti e in basso.
A tal proposito è stato ideato il termine “Text Neck”, ovvero un disturbo dato dal mantenimento di questa postura scorretta del capo. Infatti come si evince dalla foto, maggiore è l’inclinazione del capo in avanti e maggiore è il peso che il rachide cervicale deve sostenere.
➡️Ciò può causare l’insorgenza di dolore al collo, mal di testa, dolore alle spalle e formicolio agli arti superiori.
✅L’osteopatia può essere molto utile per alleviare il dolore e i fastidi. Allo stesso tempo è opportuno attuare piccoli accorgimenti per cercare di prevenire tale disturbo, come ad esempio svolgere esercizi mirati e cambiare le proprie abitudini di utilizzo dello smartphone.

✳️SINDROME DI OSGOOD-SCHLATTER✳️Provoca dolore spesso bilaterale alle ginocchia, soprattutto nei bambini e adolescenti (...
08/11/2022

✳️SINDROME DI OSGOOD-SCHLATTER✳️
Provoca dolore spesso bilaterale alle ginocchia, soprattutto nei bambini e adolescenti (circa dai 10 ai 16 anni) che praticano molta attività fisica. È un processo di tipo degenerativo a carico della tuberosità della tibia che si trova sotto il ginocchio; qui si inserisce il tendine rotuleo che connette rotula e tibia.
I sintomi più comuni sono:
🔹la comparsa di una protuberanza appena sotto il ginocchio;
🔹dolore alle ginocchia/o che aumenta dopo l'attività fisica;
🔹gonfiore e calore alle ginocchia/o.
Le cause possono essere la predisposizione ereditaria, lo squilibrio tra la crescita ossea e quella dell'apparato muscolo-legamentoso, carichi eccessivi di attività sportiva, attività fisica su terreni inadeguati.
La dignosi si può effettuare tramite RX o ecografia.
Di solito la sindrome di Osgood-Schlatter ha una risoluzione spontanea in concomitanza con la fine dello sviluppo. Lo specialista può indicare riposo totale o parziale a seconda del caso, applicazione di ghiccio a livello locale e ricorso a terapie fisiche.
🤲L'osteopatia rappresenta una valida alternativa o integrazione alla cura, in grado di apportare notevoli benefici. In uno studio del 2014, infatti, è stato osservato come gli atleti sottoposti a trattamento osteopatico tendessero a sviluppare un minor numero di disfunzioni al ginocchio.


01/07/2022



IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO DEL NERVO MEDIANO NELLA SINDROME DEL TUNNEL CARPALE

Il nervo mediano è un nervo misto che nasce dall'unione di due radici provenienti rispettivamente dal tronco secondario laterale e dal tronco secondario mediale del plesso brachiale. Comprende fibre provenienti da tutti i nervi del plesso (C5, C6, C7, C8 e T1).

La sua componente muscolare è destinata a gran parte dei muscoli della loggia anteriore dell'avambraccio (a eccezione dei più mediali) e della muscolatura intrinseca della mano (quasi tutta l'eminenza tenar e alcuni muscoli lombricali). La parte sensitiva innerva invece la cute laterale del palmo della mano e la cute palmare delle prime 3 dita, alla quale si aggiungono tutte le falangi distali.

A volte innerva la cute palmare laterale del 4º dito.
l nervo mediano origina in cavità ascellare dall'unione delle due radici mediale e laterale, che convergono a V davanti all'arteria ascellare formando un'ansa nota come forca del nervo mediano.

Percorre la loggia anteriore del braccio, davanti al setto intermuscolare mediale e lateralmente all'arteria brachiale. A livello variabile durante il suo decorso nel braccio scavalca l'arteria e vi si pone medialmente. Costeggia prima il muscolo coracobrachiale e poi il margine mediale del bicipite.

A livello del gomito passa sotto il lacerto fibroso del bicipite e quindi prosegue nell'avambraccio passando tra il capo ulnare e il capo omerale del muscolo pronatore rotondo. Decorre nella loggia anteriore dell'avambraccio fra il piano superficiale e quello profondo, mantenendosi in posizione mediana.

Emette rami per tutti i muscoli della loggia anteriore a eccezione del flessore ulnare del carpo e della parte mediale del flessore profondo delle dita, innervati dal nervo ulnare. Emette inoltre un ramo sensitivo per la membrana interossea e per l'articolazione del polso (nervo interosseo anteriore). In vicinanza del polso emette un ramo sensitivo per la parte laterale del palmo della mano, ma non per le dita (nervo palmare cutaneo).

Raggiunto il polso, si impegna nel tunnel carpale e raggiunge la mano dando luogo ai suoi rami terminali: il nervo dell'eminenza tenar e i nervi digitali palmari.

La Sindrome del Tunnel Carpale (STC) è una delle più comuni malattie del sistema nervoso periferico. I sintomi di solito si manifestano con gradualità, con frequenti bruciori, formicolio o sensazioni di addormentamento misto a prurito al palmo della mano e alle dita, specialmente al pollice, all’indice e al medio soprattutto durante la notte.

Quando i sintomi peggiorano è possibile avvertire un fastidioso formicolio durante il giorno, il dolore si irradia anche nell’avambraccio e si ha una perdita di sensibilità alle dita e una perdita di forza della mano.

La frequenza con cui la Sindrome del Tunnel Carpale si osserva nella popolazione è circa tre volte più elevata nella donna ed è variabile a seconda dell'attività lavorativa svolta, addirittura fino a 60 casi ogni 100 lavoratori in particolari attività lavorative. Ne risultano infatti più spesso colpiti gli addetti al settore manifatturiero, elettronico, tessile, alimentare, calzaturiero, pellettiero, come pure gli addetti al confezionamento pacchi, cuochi di albergo e gli addetti ai pubblici esercizi. In circa il 70% dei casi è bilaterale, con prevalenza della mano dominante.

Nella maggior parte dei casi di dolore alla mano ed al polso il trattamento Osteopatico si baserà su un’attenta valutazione ed eventuale manipolazione di:

Ulna e radio: soprattutto a livello del gomito possono essere presenti disfunzioni primarie che vanno a perturbare la fisiologia del tunnel carpale

Spalla: è necessario revisionare la spalla con tutte le sue numerose connessioni con le strutture assiali

Cingolo superiore: scapola e clavicola possono presentare disfunzioni meccaniche che interessano il plesso brachiale a monte con ripercussioni sintomatiche verso la mabo

Rachide cervicale: compromissioni vertebrali o fasciali a questo livello possono dare ripercussioni sintomatiche e funzionali su entrambi i lati.Questo è uno dei motivi per cui talvolta, dopo aver curato apparentemente con successo un polso, il problema non tarda a comparire compare sull'altro polso: la disfunzione è a monte.

Diaframma e visceri: disfunzioni osteopatiche diaframmatiche e viscerali possono dare problemi al tratto cervicale e al plesso brachiale.

Disfunzioni cranio sacrali: i problemi osteopatici di natura cranio sacrale sono estremamente invalidanti e spesso dinatura primaria; non devono essere assolutamente sottovalutati.

Manipulative treatment of carpal tunnel syndrome: biomechanical and osteopathic intervention to increase the length of the transverse carpal ligamentFonte: J Am Assoc osteopata. 2005 Mar; 105 (3) :135-43 di Sucher BM

Myofascial manipulative release of carpal tunnel syndrome: documentation with magnetic resonance imaging Fonte: J Am Assoc osteopata. 1993 Dec; 93 (12) :1273-8





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Siamo sicure che molti di voi sanno già tutto sul muscolo diaframma (diaframma toracico) 😜, soprattutto se avete pratica...
06/05/2022

Siamo sicure che molti di voi sanno già tutto sul muscolo diaframma (diaframma toracico) 😜, soprattutto se avete praticato attività come lo yoga, il pilates, la ginnastica posturale o la meditazione...
..ma gli altri 4⁉️

Ebbene sì, nel nostro corpo dal punto di vista osteopatico sono presenti ben 5 DIAFRAMMI (secondo alcuni autori addirittura 6 se consideriamo anche il piede) :

1- Diaframma cranico (tentorio del cervelletto)
2- Diaframma buccale (pavimento buccale)
3- Stretto toracico superiore
4- Diaframma toracico
5- Pavimento pelvico

🌟Tutte queste aree presentano numerose connessioni miofasciali e neurologiche tra loro per cui disfunzioni a carico di uno dei 5 diaframmi possono avere ripercussioni a distanza sugli altri 4. A volte i sintomi possono presentrasi in aree lontane dall'origine del problema.

🌟Per questo è importante in fase di valutazione e trattamento manuale considerare tutto il sistema e non un solo segmento.

🌟Il lavoro sui diaframmi fa parte del modello osteopatico respiratoro-circolatorio, che ha come obiettivo il miglioramento della circolazione dei fluidi corporei (sangue e linfa) favorendo una migliore ossigenazione dei tessuti.

Bordoni B. The Five Diaphragms in Osteopathic Manipulative Medicine: Myofascial Relationships, Part 1. Cureus. 2020 Apr 23;12(4):e7794. doi: 10.7759/cureus.7794. PMID: 32461863; PMCID: PMC7243635.

Post realizzato a 4 mani con 🌸

✨SINDROME TEMPORO-MANDIBOLARE✨🔸 Si parla di sindrome temporo-mandibolare quando l'ATM (articolazione temporo-mandibolare...
04/05/2022

✨SINDROME TEMPORO-MANDIBOLARE✨

🔸 Si parla di sindrome temporo-mandibolare quando l'ATM (articolazione temporo-mandibolare) non è perfettamente bilanciata in una delle sue componenti articolari, legamentose o muscolari.

🔸 E' una problematica di interesse multidisciplinare in quanto può coinvolgere l'odontoiatra, l'osteopata, il fisioterapista e, a seconda del caso, potrebbe essere necessario l'intervento dell'otorinolaringoiatra, del neurologo o del chirurgo maxillo-facciale per effettuare una giusta diagnosi e in seguito un'adeguata terapia.

🤲 In che modo può essere utile l'osteopatia❓
👉 Scoprilo scorrendo il post

Dimmi che sei osteopata senza dirmi che sei osteopata! 🤲Penne anatomiche rigorosamente regalate dalle mie amiche che mi ...
23/03/2022

Dimmi che sei osteopata senza dirmi che sei osteopata! 🤲

Penne anatomiche rigorosamente regalate dalle mie amiche che mi conoscono fin troppo bene!! 🦴

⭐️Oggi parliamo di FASCITE PLANTARE!⭐️La fascite plantare è l'infiammazione della fascia plantare, struttura che sostien...
03/02/2022

⭐️Oggi parliamo di FASCITE PLANTARE!⭐️

La fascite plantare è l'infiammazione della fascia plantare, struttura che sostiene l'arco plantare su cui si scarica tutto il peso del corpo.

✨ Spesso la fascia plantare non è la causa del suo dolore in quanto, non di rado, subisce il malfunzionamento delle strutture vicine essendo la parte terminale della catena posteriore della gamba. Questo fa si che un'errata postura, una tensione muscolare che viene dall'alto o un blocco articolare del piede, possano impedire un corretto ammortizzamento del peso con conseguente malfunzionamento della fascia plantare che può infiammarsi e provocare dolore.

✨E' molto importante che il trattamento di questa problematica sia svolto con un' ottica globale del corpo e non mirato solamente alla sede del dolore.

✨ SINUSITE: LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL NASO ✨Hai mai avuto quel fastidioso mal di testa intorno agli occhi o ai dent...
11/01/2022

✨ SINUSITE: LA GOCCIA CHE FA TRABOCCARE IL NASO ✨

Hai mai avuto quel fastidioso mal di testa intorno agli occhi o ai denti, unito a un senso di congestionamento e raffreddamento?
La causa potrebbe essere la sinusite!

L' osteopatia risulta essere uno strumento efficace nella prevenzione e contrasto soprattutto delle sinusiti croniche.
Può ridurre gli stimoli irritativi responsabili della sensazione di dolore attraverso:

🔸l'ottimizzazione del drenaggio intracranico,
🔸il trattamento delle strutture mio-fasciali del collo,
🔸il ripristino di una corretta dinamica diaframmatica.

L'approccio osteopatico è individuale, quindi ogni persona va valutata singolarmente e interamente per la sua storia.

Voi avete mai sofferto di sinusite?

10/12/2021

Osteopati che hanno bisogno di osteopati ✔️
Colleghe e Amiche!

CHIACCHIERE CON IL CRANIO 💀Da quante ossa è composto il nostro cranio❓❓Da ben 29 ossa,  in rapporto l'una con l'altra tr...
11/11/2021

CHIACCHIERE CON IL CRANIO 💀

Da quante ossa è composto il nostro cranio❓❓
Da ben 29 ossa, in rapporto l'una con l'altra tramite le suture craniche, molto simile a un puzzle in cui ogni "osso" si unisce con quello vicino combaciando in maniera perfetta, riuscendo però a mantenere una certa mobilità !!

Alcune delle applicazioni cliniche dell'osteopatia in ambito craniale sono:

🔸 disfunzioni dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM)
🔸 cefalea
🔸 otite media
🔸 wiplash (colpo di frusta)
🔸 torcicollo acuto
🔸 radicolopatia cervicale
🔸 traumi alla nascita

L'approccio craniale è molto dolce, deve essere integrato con il resto della valutazione corporea e con il motivo del consulto del paziente.

COME SI SVOLGE UNA SEDUTA DI OSTEOPATIA❓🔸 ANALISI: la problematica del paziente viene inquadrata anche in riferimento al...
05/10/2021

COME SI SVOLGE UNA SEDUTA DI OSTEOPATIA❓

🔸 ANALISI: la problematica del paziente viene inquadrata anche in riferimento alla sua storia clinica
🔸 VALUTAZIONE MANUALE: vengono effettuati dei test di mobilità
🔸 TRATTAMENTO: utilizzo di varie tecniche manuali personalizzate sul paziente

" Esiste un dialogo silente tra le mie mani e il corpo di chi si sottopone al trattamento. "🤲
A.T. Still

✨ E voi vi siete mai affidati ad un osteopata?

30/09/2021

Il 29 settembre 2021 sarà per noi osteopati una data da ricordare. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del nostro profilo professionale, si completa formalmente la prima tappa verso l'istituzione dell'osteopatia come professione sanitaria. La data di oggi segna uno spartiacque nella storia della professione in Italia. Da oggi l’osteopata è inquadrato all'interno di una categoria professionale, ha una sua identità e un suo ruolo fra le professioni sanitarie.
Adesso su queste basi il Ministero dell’Università e della Ricerca potrà lavorare alla definizione del percorso formativo.
Anche questa volta il ROI ci sarà, come sempre con spirito di collaborazione e di servizio.

Potete trovare il testo sul sito ROI area approfondimenti.

02/07/2021

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