29/07/2025
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Una storica sentenza della Corte di Cassazione stravolge le regole del diritto di famiglia italiano: i coniugi potranno stipulare accordi economici in vista di una futura separazione o divorzio. Ecco la svolta epocale che segna la fine di un tabù giuridico
Fino a oggi, nel nostro ordinamento vigeva una regola non scritta ma ferrea: nessun accordo tra marito e moglie in vista della crisi coniugale poteva essere considerato valido. Per decenni, i giudici italiani hanno ritenuto che simili patti fossero illegittimi per “illiceità della causa”. Si temeva che, permettendo ai coniugi di organizzare preventivamente la spartizione del patrimonio, si potesse favorire o addirittura incentivare la rottura dell’unione matrimoniale.
La Cassazione ha finalmente spazzato via questa impostazione con l’ordinanza n. 20415 depositata il 21 luglio 2025, che riconosce pienamente la legittimità di questi accordi, anche se firmati durante il matrimonio. Secondo i giudici della Suprema Corte, è superata la concezione secondo cui la famiglia dovrebbe essere tutelata a prescindere dai desideri e dalle scelte dei suoi membri. Oggi si afferma una visione più moderna: la famiglia non è più una “entità superiore” a cui sacrificare tutto, ma un’unione tra soggetti liberi, consapevoli e autonomi.
Questa svolta rappresenta un cambiamento culturale e giuridico di grande impatto. I coniugi diventano titolari di un nuovo diritto all’autodeterminazione, che consente loro di pianificare la gestione dei beni anche nell’ipotesi di un eventuale fallimento matrimoniale, senza dover attendere l'intervento del giudice e senza subire una battaglia legale a suon di ricorsi e avvocati.