07/07/2025
Una parola che nel 1794 decideva se rimanere in Sardegna o essere cacciati per sempre.
La parola era 'cixiri'.
Il 28 aprile 1794, durante la famosa insurrezione popolare contro i piemontesi, i sardi di Cagliari ebbero un'idea geniale. Per scoprire chi fossero i funzionari piemontesi nascosti tra la popolazione, utilizzarono un test linguistico infallibile.
Fermavano i sospetti e chiedevano loro di pronunciare 'cixiri' - che significa 'ceci' in sardo. Chi non riusciva a dirla correttamente veniva immediatamente riconosciuto come straniero.
Il risultato? Tutti i piemontesi identificati furono condotti al porto, imbarcati e cacciati dall'isola.
Non armi, non violenza. Solo l'astuzia di sfruttare le difficoltà fonetiche della lingua sarda. Una strategia che ricorda il biblico 'shibboleth', quando una parola diventava discriminante tra amici e nemici.
Sa die de sa Sardigna non fu vinta con la forza, ma con l'intelligenza popolare. I sardi dimostrarono che a volte una parola vale più di mille spade.
Ecco come si difende la propria identità: con orgoglio, astuzia e una perfetta conoscenza della propria lingua.