
23/07/2025
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SCIENZA, MEDICINA E NUTRIZIONE AI TEMPI DEI SOCIAL: UNA RIFLESSIONE AMARA
“I social network danno diritto di parola a legioni di imbecilli” scriveva Umberto Eco, denunciando il dilagare di voci prive di competenza che prima restavano confinate al bar e oggi invece inondano il mondo digitale.
Quando questo meccanismo si riversa su temi delicati come la salute, la scienza, la nutrizione?
Accade che:
“Fuffaguru” senza alcun titolo accademico pontificano di digiuni miracolosi, rimedi magici, cure fai-da-te, diete spacciate per rivoluzionarie.
Persone senza laurea, abilitazione, pratica clinica, senza alcuna formazione accreditata, ottengono seguito semplicemente perché “sanno vendersi bene”.
Il pubblico, sedotto più dalla retorica che dalla sostanza, fatica a distinguere chi ha studiato anni da chi ha solo imparato a vendersi.
👉 La verità scomoda è questa: certo non basta guardare ai titoli per avere una garanzia assoluta di qualità. Anche tra i professionisti ci sono figure che cedono al sensazionalismo, pubblicizzano servizi e/o prodotti di dubbio valore, facendo promesse miracolose non supportate da evidenze scientifiche. La differenza, però, è che almeno i titoli e le abilitazioni pongono un primo filtro: indicano un percorso, una responsabilità, un codice deontologico.
💥 Dove c’è marketing, difficilmente c’è scienza.
La scienza è lenta, prudente, fatta di ipotesi e verifiche, di dubbi, di revisione continua. Il marketing è rapido, assertivo, punta all’emozione e al portafoglio.
Chi unisce le due cose corre il rischio di piegare la scienza alla logica del profitto, perdendo di vista la salute delle persone.
🔍 COME DIFENDERSI?
✅ Verificate chi parla: ha una laurea pertinente? È iscritto a un albo?
✅ Diffidate di chi vende soluzioni facili o universali.
✅ Fate attenzione a chi trasforma ogni consiglio in uno slogan o in una “call to action” per vendere un integratore, un prodotto, un corso, una professionslità....a chi butta l'amo attraverso "regalini, opuscoli, libretti etc".
✅ Ricordate: un buon professionista vive della sua pratica clinica, non della sua popolarità sui social.
Il marketing e la scienza sono due strade divergenti. Certo, un minimo di comunicazione chiara e accessibile è necessario per divulgare, ma quando si vedono pagine che vendono sogni anziché spiegare dati, non è più medicina, scienza, nutrizione, dietetica ma televendita.