
30/08/2025
Ed eccoci nuovamente alle porte del fine settimana, per un nuovo episodio di “Patologie Spiritose, dove affrontiamo i malanni.. tra curiosità e leggerezza!”
Oggi scendiamo a livello terra.. per parlare del piede piatto, una condizione che porta con sé dubbi, visite ortopediche e plantari che spuntano come funghi. Ma il piede piatto è sempre un problema? Scopriamolo insieme!
Cos’è e dov’è?
Il piede piatto si verifica quando l’arco plantare interno (quello che va dal tallone alla base dell’alluce) è più basso del normale o assente.
In alcuni casi il piede poggia completamente a terra, dando un’impronta.. a “pancake”!
Esistono due grandi famiglie: flessibile (il più comune, si alza da seduto o sulle punte) e rigido (più raro, spesso associato a patologie strutturali)
Curiosità divertente
Sai che quasi tutti i bambini piccoli hanno il piede piatto? Il loro arco plantare si sviluppa intorno ai 6-8 anni. Quindi, se il tuo bimbo cammina come Paperino.. non allarmarti subito! Anzi, è quasi fisiologico.
Come si sviluppa?
Il piede piatto può essere congenito (dalla nascita)
o acquisito, soprattutto in età adulta per l’indebolimento del muscolo tibiale posteriore, sovraccarico e obesità, traumi o artrosi del piede
Il piede perde progressivamente l’arco e tende a “collassare” verso l’interno, portando con sé possibili dolori alla caviglia, al ginocchio o anche alla schiena.
Nella vita quotidiana
Il piede piatto non è sempre sintomatico, ma può causare dolore sotto la pianta del piede, affaticamento precoce nella camminata, dolori in zona malleolare o interna del piede, alterazioni della postura globale (ginocchia valghe, bacino sbilanciato) e scarso rendimento sportivo nei bambini o adolescenti.
Ma attenzione: non tutti i piedi piatti vanno corretti! 🧐
Parole complicate, spiegate semplici
Arco plantare mediale: la parte interna del piede che normalmente è “sollevata” da terra.
Pronazione: il movimento in cui il piede si appoggia verso l’interno (può essere accentuato nel piede piatto).
Tibiale posteriore: muscolo fondamentale per sostenere l’arco plantare.
Accenni di fisioterapia
La fisioterapia è utile soprattutto nei casi sintomatici o in fase evolutiva, e può includere esercizi di rinforzo del tibiale posteriore, rieducazione propriocettiva e controllo del carico, allungamento del tricipite surale e della fascia plantare.
Si effettuano anche analisi e rieducazione del passo, condite da una valutazione posturale globale.
Nei bambini, si lavora anche attraverso il gioco motorio e l’educazione al movimento. Nei casi selezionati può essere utile il plantare su misura, ma non è la prima opzione per tutti.
Curiosità scientifica
Secondo le linee guida attuali, il piede piatto flessibile nei bambini non richiede trattamento se non ci sono dolori o limitazioni funzionali.
Studi recenti mostrano che molti piedi piatti infantili evolvono spontaneamente in archi plantari normali durante la crescita.
Quindi, meno allarmismi e più attenzione alla funzionalità!
Conclusione
Il piede piatto è spesso solo una variante della normalità, non una condanna ortopedica!
Ma se il dolore o la fatica diventano compagni di camminata.. allora sì, è il momento giusto per un’analisi attenta e un percorso personalizzato.
A sabato prossimo per il prossimo episodio! 🫶