13/07/2025
ℹ️ in alcuni casi selezionati, è oggi possibile sostituire la classica del cranio con una 3D, una tecnologia di ultima generazione che permette di studiare il profilo e le proporzioni del viso del bambino senza usare raggi X.
Questa metodica, chiamata anche face scan 3D, consente di ottenere immagini molto precise del volto, utili per la diagnosi ortodontica e per la valutazione della crescita, senza alcun tipo di esposizione a radiazioni, quindi a costo biologico zero.
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È una procedura veloce, sicura, confortevole e anche divertente per i bambini: si effettua semplicemente scansionando il viso con una luce strutturata e viene completata in pochi secondi.
🧒👧 Questa alternativa è particolarmente utile in pazienti molto piccoli, quando la teleradiografia può non essere strettamente necessaria o quando si vogliono limitare al massimo le esposizioni radiologiche cumulative.
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Lo studio “Face scan for ceph 3D: a green way for diagnosis in children” ha descritto come, in determinati casi, questa tecnica possa fornire dati sufficienti per una valutazione cefalometrica iniziale e ripetibile nel tempo, riducendo o differendo l’uso delle radiografie del cranio.
💡Anche questo è un passo in più verso una odontoiatria pediatrica più sicura, sostenibile e rispettosa per il piccolo paziente☺️
Riferimenti bibliografici essenziali:
📝 Beretta M, Federici Canova F, Zaffarano L, Gianolio A. Face Scan for Ceph 3D: a green way for diagnosis in children. Eur J Paediatr Dent. 2022 Sep;23(3):201-203.
📝Zecca PA, Fastuca R, Beretta M, Caprioglio A, Macchi A. Correlation Assessment between Three-Dimensional Facial Soft Tissue Scan and Lateral Cephalometric Radiography in Orthodontic Diagnosis. Int J Dent. 2016;2016:1473918.
📜 Riferimento normativo utile:
“È responsabilità del medico giustificare l’esame radiologico e informare adeguatamente il paziente sui benefici diagnostici in rapporto al rischio da radiazioni, secondo il principio di ottimizzazione della dose (ALARA).”
Linee guida per la radioprotezione in radiologia odontoiatrica – Ministero della Salute, 2010