Dr. Oreste Guidi

Dr. Oreste Guidi Dr. Oreste Guidi, punto di riferimento a Monza e Genova per cura e benessere della colonna vertebrale

20/08/2025

👣 Durante il percorso con Luisa, ho riscontrato una rigidità importante nello scafoide del piede destro.

Queste piccole ossa del piede funzionano come gli ingranaggi di un orologio: se una si blocca, altera la biomeccanica di tutto il piede e può influenzare anche caviglia, ginocchio, bacino e schiena.

Il piede è il primo ammortizzatore del nostro corpo: deve assorbire e distribuire i carichi sia dal basso verso l’alto, sia dall’alto verso il basso. Dopo la correzione, Luisa ha sentito subito più elasticità e ha migliorato la sua camminata e postura.

Il caso di Luisa insegna che:

👉🏼 Il dolore può avere origini lontane dal punto in cui lo percepisci.

👉🏼 Una diagnosi errata porta a trattamenti inefficaci e tempo perso.

👉🏼 Una valutazione completa deve considerare l’intero corpo, non solo l’area sintomatica.

Oggi Luisa è tornata a camminare senza dolore e con una postura più equilibrata.

Il segreto? Intervenire presto e sulla causa, non solo sul sintomo.

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14/08/2025

Il dolore di Luisa era localizzato a destra… ma il problema vero stava a sinistra.

All’inizio ho trattato la sacro-iliaca destra, ma presto è emerso che la causa era una disfunzione a sinistra.

La parte destra, dove lei sentiva dolore, stava in realtà compensando il problema opposto.

✅ Morale: non sempre la zona dolorante è quella da trattare. Serve una valutazione accurata per individuare la vera origine del disturbo.

Nel prossimo post vedrai come siamo intervenuti anche su un’area che in pochi collegherebbero a un dolore alla schiena: il piede.

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12/08/2025

❌ Non tutti i dolori “tipo sciatica” sono davvero sciatiche.

Luisa era convinta di soffrire di una lombo-sciatalgia: dolore alla schiena, alla gamba, fino sotto il ginocchio. Aveva già fatto 10 sedute di ozonoterapia… senza alcun risultato.

Il motivo? La diagnosi non era corretta.

Non era un’ernia del disco, ma una sacroileite: un’infiammazione dell’articolazione sacro-iliaca. Un disturbo molto comune alla bassa schiena, vicino alla colonna vertebrale, che spesso trae in inganno. Come chiropratico posso garantire che 7 pz su dieci soffrono di tale disturbo che raramente viene diagnosticato correttamente.

Dopo pochi trattamenti chiropratici mirati, Luisa ha ritrovato la libertà di camminare senza fermarsi dal dolore.

Nel prossimo post ti spiego perché il punto dove senti dolore non è sempre quello dove nasce il problema

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01/08/2025

Lo sai che la spondilolistesi è comune tra chi pratica discipline ad alto range articolare?

💥 Pole dancers, ballerini, ginnasti e bodybuilder sono spesso esposti a sollecitazioni intense della colonna lombare.

Stefania ne è un esempio. Gli sport da lei praticati hanno provocato una instabilità della 5 vertebra lombare con frattura dell’istmo vertebrale. Ciò aveva reso ancora più instabile e fragile la sua schiena.

Le particolari sedute chiropratiche alle quali si è sottoposta Stefania hanno contribuito ad un rafforzamento muscolare dei muscoli del tronco, migliorandone anche il funzionamento sinergico.

Inoltre è stata migliorata la rigidità articolare di alcuni tratti vertebrali che come effetto di compenso determinavano un’eccessiva mobilità del tratto lombare basso.

Un miglioramento del funzionamento dei muscoli del tronco unito ad un movimento più equilibrato e sinergico della colonna vertebrale hanno concesso a Stefania di praticare gli sport ad alto impatto che ama senza pagarne conseguenze troppo alte e invalidanti.

📌 Il segreto? La chiropratica viene regolarmente impiegata negli sport d’élite. Il mio scopo è cercare di estenderne i suoi benefici anche agli sport più comuni e meno abbienti. Per dare la possibilità a qualsiasi atleta di testimoniarne la differenza.

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30/07/2025

Il percorso di Stefania ha richiesto precisione assoluta.

Nel corpo umano ci sono 33 vertebre: 7 cervicali, 12 toraciche, 5 lombari, 5 sacrali e 4 coccigee.

Se si escludono le ultime 9 che sono fuse assieme, ogni singola vertebra può essere vista come un anello 🔗 di una catena in tensione.

Se un anello subisce una torsione, gli altri anelli modificano la loro posizione d’origine per adattarsi e compensare a tale cambiamento. Ciò vale soprattutto sull’estremità superiore ed inferiore. Se il primo anello subisce uno spostamento dalla sua posizione iniziale, per legge fisica l’ultimo anello del l’estremità opposta subisce la maggiore tensione derivata da tale spostamento.

Questo è ciò che succede alla nostra colonna vertebrale. Una torsione della 1a vertebra cervicale può determinare un forte cambiamento dell’equilibrio e della mobilità delle vertebre lombari e del bacino.

L’abilità del chiropratico sta proprio nell’individuare gli “anelli deboli” della catena e poi correggerli per toglierne la tensione. Riportando il corpo in uno stato di equilibrio. La valutazione viene effettuata attraverso vari metodi diagnostici chiropratici e la correzione attraverso “l’aggiustamento chiropratico”. Manuale o assistito da particolari apparecchiature chiropratiche.

Nel caso di Stefania ho eseguito delle correzioni vertebrali sia sul tratto cervicale che sul bacino. Il tratto cervicale, in particolare, aveva causato modifiche importanti sulla bassa schiena. Successivamente sono andato a lavorare “in situ” sulla anterolistesi con la mia tecnica di decompressione vertebrale CoX (estremamente efficace nelle anterolistesi)

➡️ La risposta del corpo è stata immediata: migliore allineamento e simmetria, drastica riduzione delle tensioni e del dolore, incremento della forza muscolare.

Nel prossimo post ti spiego perché questa patologia colpisce spesso ballerini, bodybuilder e ginnasti.

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21/07/2025

🔎 Il dolore di Stefania non era “solo” un mal di schiena da affaticamento

Con il tempo, i movimenti estremi della pole dance ed i carichi del bodybuilding avevano causato una spondilolistesi con schisi: una frattura dell’istmo vertebrale che ha portato allo scivolamento della vertebra L4 su quella sottostante.

📌 Questa condizione provoca iperlordosi, dolore intenso e spasticità muscolare. Se trascurata, può peggiorare e coinvolgere i nervi spinali.

La medicina tradizionale spesso propone solo riposo o interventi invasivi. Noi, invece, abbiamo agito in modo mirato, come ti racconterò nel prossimo post.

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18/07/2025

Stefania è una professionista della pole dance e appassionata di bodybuilding. Il suo corpo è la sua “attrezzatura da lavoro”, ma un giorno ha scoperto che la sua schiena non le stava più consentendo di svolgere con serenità e sicurezza sia il suo lavoro sia il suo hobby del cuore: il bodybuilding.

Era arrivata in studio in lacrime: il dolore le impediva di allenarsi e di lavorare. Oggi, dopo un percorso costante e personalizzato, è tornata a fare quello che ama — tra pesi e acrobazie.

Nel prossimo post ti spiegherò esattamente cosa aveva e perché la sua condizione andava gestita con estrema attenzione.

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16/07/2025

In questo post ti mostro due immagini della colonna di Samuele.

Un dato colpisce: l’atrofia muscolare. Il dolore prolungato, ignorato per mesi o anni, non è mai innocuo:

👉 Indebolisce la muscolatura;
👉 Provoca trasformazione del muscolo in tessuto connettivo e grasso;
👉 Altera il recupero, soprattutto nei pazienti giovani.

Oggi Samuele sta bene, ma dovrà lavorare per ricostruire ciò che il dolore ha consumato nel tempo.

Se anche tu soffri di mal di schiena da tempo, non rimandare: la prevenzione è la miglior cura.

10/07/2025

Sapevi che un semplice blocco cervicale può alterare la postura dell’intero corpo?

Nel caso di Samuele, toccando la prima vertebra cervicale destra, si è subito ripresentata una dismetria delle gambe. Il bacino risultava sbilanciato e la gamba destra più corta della sinistra. In gergo clinico si chiama “tensione durale”.
Essa è determinata da una tensione meningea. Spesso tale tensione è causata da una rotazione dell’atlante o dell’epistrofeo.

La chiropratica è in grado di individuare e correggere questo problema, ancora una volta andando alla causa e non intervenendo solo sul sintomo.

📏 Un piccolo squilibrio, visibile solo a un occhio esperto, può avere grandi ripercussioni sull’intero corpo e, se non correttamente risolto, può portare a carichi posturali alterati con conseguenti danni per le cartilagini delle articolazioni vertebrali e delle anche.

👉 La specificità del trattamento fa tutta la differenza.

08/07/2025

“È l’unica cosa che mi ha fatto migliorare la schiena.”

Samuele allena una scuola di calcio e soffriva da mesi di dolore cronico. Nonostante avesse provato tutto - fisioterapia, ginnastica, visite ortopediche - nulla aveva risolto davvero la sua situazione.

Con la chiropratica ha trovato l’unico intervento efficace. Non ci si è fermati ad una semplice RM, che tra l’altro non mostrava nulla di particolare, ma si è andati a lavorare sulla vera causa che bloccava il paziente: una disfunzione dell’articolazione sacro-iliaca, non le protrusioni vertebrali - la stragrande maggioranza delle volte totalmente asintomatiche.

💡Il dolore spesso non viene solo da “ernie” o “protrusioni” come si pensa. A volte l’origine è molto meno palese ed evidente. La chiropratica può individuarla e curarla.

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04/07/2025

Samuele è arrivato da me con un dolore alla schiena che durava da mesi. Aveva già provato fisioterapia, ginnastica posturale, consulti ortopedici… ma senza miglioramenti.

📌 Il problema diagnosticato alla colonna non era il dolore che il paziente accusava, ma solo la conseguenza di una disfunzione delll’emibacino sinistro: una sacroiliite (infiammazione dell’articolazione sacro-iliaca). L’infiammazione era causata da un’alterata biomeccanica di detta articolazione che a sua volta aveva causato una dismetria degli arti inferiori ed un sovraccarico funzionale durante la corsa.

Il problema alla colonna vertebrale era secondario al problema del bacino.

Immaginiamo la colonna vertebrale come una sofisticata opera di ingegneria biomeccanica.

Quando si costruisce un palazzo si parte dalle fondamenta. Se esse non sono solide e ben strutturate anche il resto risulterà fragile. Stessa cosa per la struttura scheletrica del corpo umano.

Con un approccio chiropratico mirato, senza farmaci, ho lavorato proprio sulla struttura portante della colonna, ossia il bacino. Ho integrato la Cox Spinal Decompression Therapy con specifiche correzioni chiropratiche sulle ossa iliache del paziente e sul tratto cervicale... Il risultato? Riequilibrando la base anche le torsioni sui dischi intervertebral sono diminuite, venendo a mancare l’effetto distorsivo del bacino su di essa. Oggi Samuele sta bene e ha ripreso la sua attività sportiva al 100%.

👉 Nel prossimo post, sarà lui stesso a raccontare come è andata.

22/05/2025

L’ernia del disco non è quasi mai un evento improvviso: è la conseguenza di anni in cui la colonna vertebrale subisce alterazioni posturali e di mobilità.

Quest’ultima inizia a muoversi in maniera disfunzionale creando dei sovraccarichi sui dischi vertebrali. Questo processo inizia gradualmente e senza sintomi evidenti fino alla comparsa del dolore intenso.

Il disco intervertebrale, che normalmente agisce come ammortizzatore tra due vertebre, può lesionarsi facendo fuoriuscire parte del nucleo interno. Formando un ernia. Oppure può dilatarsi in gran parte della sua circonferenza. Formando una protrusione. Questo può comprimere le radici nervose dei nervi spinali causando dolore, formicolio e debolezza muscolare.

Al Centro Chiropratico Monzese utilizziamo la Cox Spinal Decompression Therapy, una tecnica non chirurgica che vanta numerosi studi scientifici. Essa aiuta il disco a riassorbirsi naturalmente, liberando i nervi compressi e riducendo il dolore.

In Italia siam uno dei pochi centri chiropratici specializzati in tale tecnica con corso di specializzazione a Berna.

La CoX Decompression Therapy è un approccio terapeutico chiropratico il cui apprendimento e utilizzo è riservato esclusivamente ai Dottori in Chiropratica.

Guarda fino alla fine per scoprire perché può essere la soluzione che cercavi.

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Indirizzo

Via Cesare Battisti 46
Vedano Al Lambro
20854

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