
20/09/2018
Quando guarderemo quella stanza di Consiglio Comunale all’interno della quale deve regnare lo spirito di comunità, di democrazia ovvero mettere sempre prima le persone, i cittadini che compongono la nostra comunità... la troveremo vuota, incompleta perché mancherai tu, presidente, il primo Presidente del Consiglio Comunale.
Il significato di quella stanza era ciò che facevi tu, nella tua quotidianità: mettere davanti i bisogni degli altri e poi i tuoi.
Il nostro punto di riferimento fin dai primi passi di questa Amministrazione. Alzavi le sopracciglia e il tuo sguardo diventava espressivo di ciò che volevi dire fino agli ultimi momenti.
Cosa ricordare di te? Cosa rappresentavi? Chi eri? Non basterebbe un libro per scrivere di te.
Anche se tu dicevi poche parole ma giuste, sì, giuste. Corrette, coerenti, puntuali, contestuali...
e con quel tuo modo di fare, ottimista di convinzione con lo sguardo sempre al futuro e ai progetti hai combattuto contro ogni cosa, in maniera decisa. Preoccupato di più per quelli che ti stavano a fianco che non per te stesso. Eri preoccupato per Ornella, tua moglie perché aveva bisogno di te , eri preoccupato per Alberto, Andrea e Nicola i tuoi adorati figli.
I tuoi tre uomini che riempivano la tua casa, e la tua famiglia tutti “fratelli e sorelle dei tuoi fratelli e sorelle” cioè mai tuoi fratelli e tue sorelle... chi ti conosceva bene capisce di certo questo passaggio.
Ma torniamo a noi e a te, al vuoto e al silenzio che lascerai a noi, ai tuoi colleghi del Comune, alle associazioni, alla gente.
Abbiamo imparato a conoscerti prima come responsabile del servizio Anagrafe del nostro Comune per tanti anni e poi come come Amministratore e non poteva esserci ruolo più giusto per una figura come la tua che non quella di Presidente del Consiglio.
Carattere forte, determinato, capace di affrontare tutto e tutti e sopratutto mettere d'accordo tutti con la tua autorevolezza, la tua ironia e la tua esperienza.
Sempre presente, disponibile, positivo e propositivo.
Mai contro a qualcosa ma sempre pronto ad essere al fianco di scelte che avessero l'obiettivo principale chiaro trasparente utile e importante per la tua e nostra comunità.
Eri un archivio umano, ricordavi le date di nascita dei cittadini, memorizzavi le loro famiglie, la loro residenza e non ti serviva di certo il computer anche se negli ultimi anni anche tu eri quasi diventato tecnologico con lo smartphone.
Eri pure appassionato di storia e ricerca genealogica delle famiglie di Vedelago. Segno distintivo della passione con la quale hai sempre lavorato.
Non c'era persona che incontravamo che tu non conoscessi e la cosa era reciproca. Non potevamo fare brutte figure con te perché ci preparavi prima di ricevere le persone.
Ci hai preparato a tutto e anche durante la dura malattia hai tirato fuori quel lato del tuo carattere che metteva al sicuro tutti. E infatti eravamo tutti sereni quando ti vedevamo anche negli ultimi incontri in quel ospedale di Castelfranco... dove ti abbiamo salutato per l'ultima volta.
Con il pollice all'insù a dire OK va tutto bene, tornerò e vi sarò al fianco.
Come figli dicevi...e come un padre ti abbiamo sempre visto, come una guida.
Ci sei mancato in questi mesi e ci mancherai sempre, Presidente ti vogliamo bene, Vedelago ti vuole bene.