09/10/2025
Nottata movimentata questa che si sta per concludere con il sorgere dei primi bagliori del nuovo giorno. Le nostre giornate sono sempre piene di impegni e servizi e ieri sera quando stavamo sistemando le nostre ambulanze con quel velo di stanchezza che ci pervadeva, arriva la chiamata. I nostri corpi chiedevano riposo, ma i nostri cuori no, visto ciò che ci attendeva. I nostri cuori continuavano a spingere, a dire “andate avanti c'è chi ha bisogno di noi questa notte”, anche quando le forze sembravano finite. È questo che ci rende orgogliosi di essere soccorritori: la capacità di andare oltre, perché sappiamo che da qualche parte, qualcuno ci sta aspettando e conta su di noi.
Le forze sembravano non bastare, ma lo spirito di squadra ha tenuto tutto insieme.
Quando uno vacilla, l’altro tende la mano. Quando la stanchezza arriva, basta uno sguardo tra colleghi per ritrovare la forza e l'adrenalina fa' il resto.
Il soccorso non si fa mai da soli: è un legame invisibile, che tiene uniti anche nei momenti più duri.
Tra lampeggianti, emergenze e silenzi carichi di pensieri, in questi momenti si corre e l'unico pensiero che conta è quello di arrivare il prima possibile. I lampeggianti blu che tagliano il buio della notte, raccontano la corsa, la speranza di arrivare in tempo. I silenzi raccontano ciò che resta dentro, dopo aver visto, aiutato, salvato.
Ogni intervento lascia qualcosa e ogni silenzio diventa parte della nostra storia.
Essere soccorritori non è un ruolo: è una scelta d’amore, una scelta di vita quotidiana di ogni giorno. L'Amore per la vita, per gli altri, per quel senso profondo di dovere che ci chiama anche quando vorremmo fermarci.
Nessuno ci obbliga che sia chiaro ma ci muove il cuore e questo senso di altruismo e orgoglio per cercare di fare sempre meglio i nostri interventi. E questo fa la differenza.
A chi stanotte c’era, a chi ha dato tutto, a chi in un modo o nell'altro ci ha dato una mano anche a chi da lontano ci ha pensato.. grazie. Perché in queste situazioni ogni contributo conta. Chi interviene, chi coordina, chi aspetta e prega. Il soccorso è una catena umana, e ogni anello è essenziale.
Quando la giornata è intensa, solo chi ha il cuore nel soccorso può capire davvero.
Solo chi ha vissuto certe ore, certi sguardi, certe emozioni, sa cosa vuol dire tornare a casa e sentirsi divisi tra fatica e gratitudine.
E allora, anche stanotte, grazie a tutti. Perché nonostante tutto… NOI CI SIAMO SEMPRE....
Questa notte uno dei nostri equipaggi è stato attivato per la richiesta di trasferimento urgente per l'ospedale Miulli di Acquaviva delle fonti. Un trasferimento non semplice ma con la grande professionalità e umanità dei nostri collaboratori, il paziente che ci è stato affidato è arrivato a destinazione in tutta tranquillità dove è stato preso subito in carico dall'ospedale dove era atteso...