Dott.ssa Roberta Giuffrida - Pedagogista

Dott.ssa Roberta Giuffrida - Pedagogista Pedagogista, Educatrice alla teatralità, Mediatrice Feuerstein

20/09/2025


19/09/2025

Nel 2012 Reuven Feuerstein venne candidato al premio Nobel per la pace per la dimensione etica del suo lavoro educativo e la valenza preziosa che avrebbe potuto portare alla costruzione di una società più pacifica. Un folto gruppo di intellettuali sostenne la sua candidatura con pubblicazioni e articoli che evidenziavano il valore del suo programma. Quell’anno fu l’Unione Europea a vincere il Nobel. A perdere è stata la società intera e dopo 13 anni le atrocità che si compiono a pochi chilometri dal Feuerstein Institute erano allora inimmaginabili. La storia del metodo Feuerstein è intrinsecamente legata a quella dello stato d’Israele e alla costruzione di una società sorta dalle macerie dell’Olocausto, che non poteva permettersi di perdere nessuno. Ma nessuna società può permettersi di perdere qualcuno e ora il mondo assiste ammutolito e a volte indifferente alla distruzione sistematica di Gaza, all’uccisione brutale di civili innocenti e di tanti, troppi bambini. C’è ancora un lungo lavoro da fare.

17/09/2025




16/09/2025
12/09/2025

🌱 L’augurio di Daniela Lucangeli per chi torna a scuola

In questi giorni migliaia di ragazze e ragazzi rientrano in classe, spesso con l’ansia di non essere “abbastanza”.
La professoressa Daniela Lucangeli, su La Repubblica, lancia un augurio semplice e rivoluzionario:

✨ Che la scuola non sia solo luogo di nozioni, ma di cura.
✨ Che accanto alla memoria trovi posto l’emozione.
✨ Che ogni errore diventi occasione di crescita, non di vergogna.
✨ Che fiducia e relazione siano il cuore del sapere.

🔮 La scuola che sogna Lucangeli è quella che intreccia intelligenza e meraviglia, conoscenza e relazione.
Una scuola che non “riempie” ma accompagna: verso la vita, non solo verso un voto.

📖 “Non temete l’inizio, accoglietelo con fiducia. Perché imparare è un atto di gioia, non di paura.”
Gli abbonati a Repubblica possono leggere il testo qui

https://www.repubblica.it/salute/2025/09/11/news/fiducia_ragazzi_ansia_ritorno_scuola-424838408/

09/09/2025

⭕️ LO SPORT CHE EDUCA

Congratulazioni alle fantastiche ragazze del volley che, dopo l’oro olimpico, vincono anche il mondiale.

Condividi con tuo figlio/a la celebre frase di Velasco che è un inno alla resilienza e alla creatività.

I “perdenti” cercano giustificazioni.
I “vincenti” cercano soluzioni.

Un concetto educativo, non per la pedagogia della vittoria (nella vita si vince e si perde), ma per la pedagogia dell’errore.

Come ho raccontato nel libro per ragazzi/e “Se non credi in te, chi lo farà?” (Feltrinelli): l’unico vero errore è quello da cui non impari.
https://amzn.eu/d/fmYHoez

Regalalo a tuo figlio. Regalalo a tua figlia.

Lo sport può e deve educare.
La cultura degli alibi va messa in fuorigioco.

IMPEGNODESIDERIOSPERANZA
09/09/2025

IMPEGNO
DESIDERIO
SPERANZA

IMPEGNO, DESIDERIO, SPERANZA: LE TRE PAROLE PER QUESTO INIZIO DI ANNO SCOLASTICO
Ieri per lo sport italiano è stata una grande giornata. Due finali di valore mondiale, una nella pallavolo e una nel tennis. I grandi sportivi che hanno rappresentato la nostra nazione ci hanno mostrato che nello sport si impara a vincere e si impara a perdere. Ovvero, si impara la vita. Ho trovato magnifica la capacità delle pallavoliste di “non mollare mai”, proprio come trovo estremamente umana e sportiva la sconfitta di Sinner, un campione dalle capacità enormi eppure così giovane e con tutto il diritto di “non farcela sempre”, soprattutto perché a volte la vita ti mette di fronte un Alcaraz che – quando è in giornata - non sbaglia praticamente nulla. Nello sport impari che l’eccellenza a volte ti fa vincere, ma a volte non basta e ti trovi obbligato a restare giù dal podio. Ma la vita non si ferma. E ogni sconfitta non è altro che un’occasione per fermarsi, riflettere su dove si è arrivati e sul significato da dare al percorso che ci aspetta.
La domenica sportiva di ieri mi è sembrata la giornata migliore da proporre ai nostri figli che stanno per cominciare un nuovo anno scolastico. Ogni giorno anche loro scenderanno in campo. Avranno giorni di vittorie e giorni di sconfitte. Successi e fatiche. E devono sapere che le cadute – quando cresci – sono importanti tanto quanto (se non di più) dei successi. Auguro a loro di avere allenatori alla vita dotati di quella saggia competenza interiore di cui Velasco è testimone assoluto. E auguro a noi genitori di saper essere spettatori composti e autorevoli, capaci di stare a “bordo campo” e accogliere i momenti si e i momenti no dei nostri figli durante l’anno scolastico che stanno per cominciare. Ma soprattutto auguro ai nostri figli di vivere la scuola con tutto la forza, la determinazione e l’impegno che ieri hanno visto testimoniati sui campi da gioco da giovani adulti che hanno appena lasciato alle loro spalle l’adolescenza, dimostrando che è un tempo della vita da vivere con impegno e passione, scolpendo – giorno dopo giorno – la propria identità e il proprio desiderio di diventare ciò che davvero si desidera essere, Non tutti hanno davanti a sé una vita da campione. Ma ciascuno ha davanti a sé la propria vita. Che va allenata grazie a tre parole fondamentali: impegno, desiderio, speranza. Sono le tre parole che consegno a me, prima di tutto, che ho quattro figli ancora tutti impegnati nel loro percorso di studio. E che condivido con voi, affinchè – se volete – le condividiate con i vostri figli e i vostri studenti.
(A.Pellai “Allenare alla vita” Mondadori ed, 2024)

08/09/2025

Hanno paura del dentista, del medico, di affrontare una situazione, e la mano magica del genitore allevia il dolore e infonde coraggio. Si fanno male, e il soffio magico del genitore fa passare il dolore. Stanno male, e un bacio magico sulla fronte attenua il dolore alla testa e le sofferenze. I bambini hanno bisogno di attribuire al genitore dei “poteri magici” e anche quando in adolescenza mettono in discussione il vostro ruolo, NON dimenticatevi mai che quel legame è sempre presente, ha solo cambiato forma, e comunque ne hanno sempre ed ancora bisogno.

Maura Manca

Solitudine?Scarso attaccamento alle figure di riferimento?Bisogno di riconoscimento e di apprezzamento?
22/08/2025

Solitudine?
Scarso attaccamento alle figure di riferimento?
Bisogno di riconoscimento e di apprezzamento?

Ascolto, comprensione, disponibilità incondizionata. Quanti genitori, docenti, adulti di riferimento sono in grado di dare queste attenzioni a un adolescente in cerca di qualcuno a cui confidare le sue ansie e difficoltà, le sue gioie e vaghe speranze per un futuro percepito sempre più come mina...

Indirizzo

Via Monte Nero 34b
Venegono Superiore
21040

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