22/03/2018
TABELLE PREIMPOSTATE ONLINE PERCHÉ NO?
Molti atleti praticanti running da autodidatti nel momento in cui iniziano a vedere dei risultati positivi tendono a voler sempre di più; d'altronde, la fame vien mangiando e quindi si tende a scaricare una scheda
di allenamento preimpostata da internet.
Queste schede di allenamento possono essere valide, soprattutto quando stilate da allenatori con un’alta esperienza e che per l'elevato numero di atleti che hanno allenato nella loro carriera possono creare degli standard dell'allenamento, allo stesso tempo portano però con loro diversi limiti. Quali sono questi limiti? Semplice, non sono personalizzate sui bisogni del singolo atleta e non seguono la sua evoluzione prestativa nel tempo!
A un atleta non basta seguire un piano di allenamento valido, ma questo deve essere personalizzato in base a diversi criteri quali:
- stile di vita (lavoro, orari e tempi di allenamento);
- caratteristiche fisiche;
- caratteristiche psicologiche;
- passato sportivo (altri sport praticati, infortuni pregressi);
Inoltre non basta seguire sempre lo stesso piano di allenamento per tutto l'anno, perché ad ogni periodo corrisponde un diverso programma di allenamento, secondo il principio della periodizzazione del lavoro e dei carichi; per intenderci, non possiamo allenare allo stesso modo il periodo agonistico e quello di preparazione!
Il piano di allenamento quindi varia in relazione a quanto detto sopra e a come reagisce l'atleta ai diversi stimoli allenanti; per esempio: due atleti preparano una 10km, uno potrebbe avere risultati migliori macinando km e km e l’altro invece lavorando su distanze più brevi. Per non parlare poi della tecnica di corsa che, se non imparata correttamente, può portare ad avere problematiche muscolari importanti. Tutto ciò può essere analizzato soltanto dall'occhio attento e critico dell'allenatore e nel caso delle tabelle preimpostate questo non potrà avvenire.
Ad esempio a me piace seguire il metodo delle 3 settimane per monitorare le sessioni di allenamento nel microciclo, con 2 settimane di carico e 1 di scarico (in determinati periodi anche 3+1) per riuscire ad ottenere il principio della supercompensazione. Questi microcicli sono posti all'interno dei vari macrocicli che andranno a finalizzare con la gara o le gare obbiettivo.
Dunque, per concludere, seguire tabelle preimpostate online non corrisponde sicuramente a sacrilegio, però non potranno mai portarti ad avere risultati in termini di performance come essere seguiti da un esperto in materia che, giorno per giorno, saprà indicarti al meglio qual è la strada migliore da prendere.
Bè questo è semplicemente il mio parere, ognuno è libero di fare ciò che reputa meglio per se stesso 💪
Buon allenamento a tutti Runner!
Roberto Chiodo - Personal Running coach – ASD L’EQUILIBRIO
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TABELLE PREIMPOSTATE ONLINE PERCHÉ NO?
Molti atleti praticanti running da autodidatti nel momento in cui iniziano a vedere dei risultati positivi tendono a voler sempre di più; d'altronde, la fame vien mangiando e quindi si tende a scaricare una scheda
di allenamento preimpostata da internet.
Queste schede di allenamento possono essere valide, soprattutto quando stilate da allenatori con un’alta esperienza e che per l'elevato numero di atleti che hanno allenato nella loro carriera possono creare degli standard dell'allenamento, allo stesso tempo portano però con loro diversi limiti. Quali sono questi limiti? Semplice, non sono personalizzate sui bisogni del singolo atleta e non seguono la sua evoluzione prestativa nel tempo!
A un atleta non basta seguire un piano di allenamento valido, ma questo deve essere personalizzato in base a diversi criteri quali:
- stile di vita (lavoro, orari e tempi di allenamento);
- caratteristiche fisiche;
- caratteristiche psicologiche;
- passato sportivo (altri sport praticati, infortuni pregressi);
Inoltre non basta seguire sempre lo stesso piano di allenamento per tutto l'anno, perché ad ogni periodo corrisponde un diverso programma di allenamento, secondo il principio della periodizzazione del lavoro e dei carichi; per intenderci, non possiamo allenare allo stesso modo il periodo agonistico e quello di preparazione!
Il piano di allenamento quindi varia in relazione a quanto detto sopra e a come reagisce l'atleta ai diversi stimoli allenanti; per esempio: due atleti preparano una 10km, uno potrebbe avere risultati migliori macinando km e km e l’altro invece lavorando su distanze più brevi. Per non parlare poi della tecnica di corsa che, se non imparata correttamente, può portare ad avere problematiche muscolari importanti. Tutto ciò può essere analizzato soltanto dall'occhio attento e critico dell'allenatore e nel caso delle tabelle preimpostate questo non potrà avvenire.
Ad esempio a me piace seguire il metodo delle 3 settimane per monitorare le sessioni di allenamento nel microciclo, con 2 settimane di carico e 1 di scarico (in determinati periodi anche 3+1) per riuscire ad ottenere il principio della supercompensazione. Questi microcicli sono posti all'interno dei vari macrocicli che andranno a finalizzare con la gara o le gare obbiettivo.
Dunque, per concludere, seguire tabelle preimpostate online non corrisponde sicuramente a sacrilegio, però non potranno mai portarti ad avere risultati in termini di performance come essere seguiti da un esperto in materia che, giorno per giorno, saprà indicarti al meglio qual è la strada migliore da prendere.
Bè questo è semplicemente il mio parere, ognuno è libero di fare ciò che reputa meglio per se stesso.
Buon allenamento a tutti Runner!
Roberto Chiodo – Personal Running coach – ASD L’EQUILIBRIO