
30/04/2024
Spesso nel fare dei piccoli passi, ci si sente mancanti e fragili, come se si dovesse fare tutto e subito. Ma una macchina non parte certo a 130km/h, no? Ci si deve sedere sul sedile, inserire la chiave, accendere il motore, inserire le marce. Eppure, mentre per la macchina è comprensibile procedere piano, la stessa comprensione non avviene se si parla di sé: anche se si va incontro allo stesso processo, cambia la percezione. Ai miei pazienti dico sempre di fare un passo alla volta, uno step dopo l'altro. Facciamo quello che possiamo quando possiamo. E va già bene così! È già tanto, stai già facendo tanto.