
01/03/2025
FEDERICO FAGGIN “Noi siamo un campo e il campo non esiste nello spazio-tempo, esiste in una realtà più profonda dello spazio-tempo. Lo spazio-tempo emerge nell’esperienza cosciente che abbiamo quando noi osserviamo la realtà attraverso il corpo. Quando osserviamo la realtà fisica attraverso il corpo abbiamo il background degli oggetti che noi osserviamo: è lo spazio-tempo
E’ la coscienza che crea lo spazio-tempo a cui noi diamo valore di realtà.
Noi conosciamo da dentro, c’è una interiorità in noi che le macchine non hanno e che viene da Dio, viene da “Uno”, ma non il Dio delle religioni, viene da Uno: la totalità di ciò che esiste e che è: olistico, cioè che non è fatto di parti separabili, dinamico, cioè non è mai lo stesso, istante dopo istante e, questo lo dico io, vuole conoscere se stesso. In realtà questo l’hanno detto i nostri antenati migliaia di anni fa ma la cosa importante è che io ho preso questo aspetto, che è l’aspetto più profondo che ciascuno di noi ha dentro di sé, e l’ho applicato a questo “Uno” che deve avere le due proprietà che la fisica quantistica dice: il dinamismo che ho definito e l’olismo che ho definito.
Partendo da lì si riesce a capire il gioco: noi siamo enti coscienti con libero arbitrio che esistono in una realtà più profonda della realtà che crediamo sia la realtà. Ma questa realtà qui è una creazione dei nostri sensi e del nostro cervello interpretata dalla coscienza e che esiste in una realtà più profonda: la realtà quantistica da cui emerge questa realtà.
Quindi noi parliamo di qualcosa di molto più profondo, e questo vuol dire che quando il corpo muore noi non muoriamo.
(Pezzi di intervista tratti da “laviadellanuvola”IG)