07/11/2023
ℒ𝓪 𝓹𝒾𝓮𝓉𝓪̀
La pietà’ proposta da Biani su La repubblica di domenica è il più umano dei discorsi che si possono fare su quello che accade in questi giorni a Gaza. Il dolore silenzioso della Madonna che accoglie il ca****re di un bambino propone un giudizio senza appello per le atrocità cui assistiamo in diretta giorno dopo giorno. La mano sinistra che cade ne indica la disperazione, come non ci fosse più tempo o spazio oggi, di fronte al ripetersi di questi orrori, neppure per la preghiera ed io penso al bombardamento a tappeto di Treviso quando a morire fu un numero di civili molto vicino a quello dei morti di Gaza ed a come mia madre pregava, noi eravamo con lei nascosti sotto un tavolo, la bomba cadde a pochi metri da noi. Orrenda anche allora fu ovviamente la guerra ma spazio c’era per me allora per la pietà’ (il film bellissimo sul Comandante ) oltre che per la speranza. E per la preghiera.
Pietà e speranza, penso con una tristezza che non avevo mai provato finora, per cui oggi sembra non vi sia più spazio, tranne che nelle vignette, mentre il massacro continua. Un massacro che sarà premiato per chi lo compie con le medaglie di una gloria finta e che lascerà disperazione e morte soprattutto fra quelli che non sono stati, non sono e non saranno mai fra i protagonisti della storia del mondo. Il bambino morto fra le braccia di una Madonna moderna non è Gesù. Non è portatore di una Buona Novella. Semplicemente muore cosi come in fretta, una fretta terribile, morirà il suo ricordo. Mentre qualcuno riuscirà a non pensare (il non pensare é fondamentale per tanti in questo momento ) dando magari dell’antisemita a Biani, a me e perfino alla donna disperata che lo accoglie fra le sue braccia.
Imm: pag.29 La Repubblica del 05.11.2023