Dr. Sabrina Fagioli

Dr. Sabrina Fagioli Psicologa clinica
Psicoterapeuta familiare e relazionale
Mediatrice familiare
Consulente Tecnico di Parte

28/08/2025

Maschilismo perverso.

-Un dispositivo che sembra nuovo, figlio dell’epoca dei social network e della loro logica esibizionista, ma che, in realtà, ha radici antiche: si compila una lista, un catalogo di donne, le “proprie”, per ridurle a corpi da valutare, commentare, mettere in
classifica da parte di un gruppo esteso di uomini.

-Lista clandestina che raduna uno
spogliatoio virtuale di maschi che nel turpiloquio e nell’insulto,nell’apprezzamento
pesante e nelle fantasie p***o estreme, realizzano, in una complicità gruppale innocentemente feroce, la degradazione maschilista del soggetto femminile ad un
oggetto di consumo.

-Il fatto che tutto ciò sia avvenuto rubando le immagini della propria donna per metterle in pasto ad altri maschi non solo ribadisce una concezione padronale del rapporto, ma realizza altresì una fantasia perversa.

Quale?

-In gioco non è tanto il desiderio erotico nelle sue trame labirintiche, ma una sorta di scambismo virtuale.

-Lo scambismo non viene effettivamente praticato, non diviene una pratica sessuale, ma si mantiene sul piano del puro vo**urismo.

-Questo tipo di scambismo non ha bisogno di professioniste del sesso, ma recluta, in un abuso selvaggio della privacy, la compagna, la moglie, la fidanzata, l’amante.

-Lacan ci ha insegnato che il vo**urismo non è semplicemente "guardare senza essere visti".

--Il vo**ur, infatti, non è affatto padrone dello sguardo ma ne è piuttosto posseduto.

-Fotografando, filmando, spiando, egli cerca di trasformare la donna in un oggetto catturato una volta per tutte.

-In questo modo prova a sostituire l'angoscia provocata dallo sguardo imprevedibile dell'Altro con la rassicurante fissità di un'immagine.

-Ma quello che possiede non è mai la donna, ma solo il catalogo senza vita delle sue rappresentazioni.

-Da un lato, mette in lista la propria compagna per ricevere dagli altri la conferma del suo valore ("guarda cosa ho!"); dall'altro, si illude di possederne l'essenza più segreta, di averla finalmente sotto controllo.

A che fine?

Mi limito a isolare tre punti.

*Il primo consiste nel ribadire l’assioma maschilista per eccellenza: “sono tutte putttane!”.

-In ogni donna vi sarebbe una femmina ammalata di sesso, una Eva insaziabile pronta a soddisfare gli appetiti più smodati degli uomini.

-Qui la mitologia maschilista svela le sue radici più ideologiche: di fronte all’inafferrabilità del godimento femminile, alla libertà irriducibile della donna, si prova ad operare una
riduzione violenta della donna stessa ad una bambola del sesso sempre disponibile.

*Il secondo punto riguarda invece la logica del vo**ur.

-Egli, come la psicoanalisi insegna, non guarda tanto l’Altro, ma guarda se stesso nell’atto di catturare quello che non può catturare:

il mistero del desiderio dell’Altro, il suo sguardo.

-È come se l’esperienza autentica dell’incontro fosse troppo fuggevole, rischiosa, indeterminata.

-Allora si preferisce venirne a capo filtrandola attraverso una lente che offre l’illusione di metterla in pausa, riavvolgerla, possederla.

-Incitare al commento osceno, scurrile, alla manifestazione priva di ogni pudore delle proprie fantasie, significa scambiare solo virtualmente la propria donna preservando però un potere di governo sul suo corpo.

-Nondimeno, diversamente dalla prostituzione tipo Onlyfans, qui l’oggetto sessuale deve avere un nome, una storia, un legame con chi la espone.

-Ed è proprio questa contaminazione tra la realtà e la finzione a produrre un godimento perverso.

-Mentre il triste Casanova di Fellini si trovava al termine della sua vita tra le mani solamente una bambola meccanica – simulacro della morte che fatalmente lo attendeva per ricordagli che nemmeno il sesso compulsivo poteva essere una via di fuga dalla sua inesorabile presa -, in questo caso si tratta di nutrire l’illusione di avere a disposizione una bambola non meccanica ma viva e reale.

-L’uomo che getta le immagini rubate della propria compagna in pasto al branco non è più un amante, ma un manager della propria vita affettiva costantemente ansioso di ricevere un feedback dal suo pubblico.

-In questo modo è diventato schiavo di quello sguardo che credeva di dominare.

-Non è più in grado di desiderare ma solo di organizzare un godimento omogeno, tra simili.

-In questo senso, al di là delle apparenze, il godimento di ogni vo**ur resta solipsistico, uomo-sessuale, tale, cioè, da escludere l’incontro reale con una donna.

*Infine, il terzo motivo che può giustificare questo dispositivo osceno concerne il tentativo disperato di rianimare il desiderio.

-Se la vita di coppia porta con sé, nella sua ripetizione abitudinaria, il rischio di una flessione o di una estinzione del desiderio, la convocazione sulla scena di un altro sguardo può offrire l’illusione di una sua riattivazione.

È un gioco di specchi:

il vero oggetto del desiderio non è più la “propria” donna, ma il desiderio dell’altro che deve qualificare il suo corpo come ancora desiderabile.

-È una formula di Lacan:

il desiderio umano è desiderio dell’oggetto solo in quanto desiderato da un altro desiderio.

-In altre parole:

se tu desideri quello che io possiedo, quello che possiedo riacquista valore.

-La donna-bambola diventa così la
merce suprema, il biglietto da visita per entrare in una fratellanza patologica di sguardi maschili, un club esclusivo in cui ci si riconosce e ci si valuta per il valore della merce che si è in grado di esibire e, almeno virtualmente, di mettere in circolazione.

-È la logica del capitale applicata:

il valore di un bene – il corpo-oggetto della propria partner – è determinato dalla domanda che riesce a generare.

-Si tratta di un meccanismo perverso per provare ad accendere un desiderio assopito, morto, sfiancato dall’abitudine.

-Ma preferire il catalogo illimitato delle immagini all'enigma singolare,
l'archivio all'avventura, la sicurezza claustrofobica della prigione vo**uristica al cielo aperto e pericoloso del desiderio condiviso è una strada senza vie di uscita.

La Repubblica, 24 agosto 2025.
di Massimo Recalcati.

25/08/2025
Un po’ di relax.. dal 9 al 24 agosto farò una pausa estiva.Se desiderate potete scrivermi  su  “La posta del cuore” che ...
08/08/2025

Un po’ di relax.. dal 9 al 24 agosto farò una pausa estiva.

Se desiderate potete scrivermi su “La posta del cuore” che trovate sul mio sito www.sabrinafagioli.it e se volete prendere un appuntamento potete scrivermi a info@sabrinafagioli.it

Vi auguro di trovare un po’ di tempo per voi
A presto 🌸

📲💻📞☎️ ❤️

Amare troppo e’ calpestare, annullare se stesse per dedicarsi completamente a cambiare un uomo “sbagliato” per noi, che ...
22/07/2025

Amare troppo e’ calpestare, annullare se stesse per dedicarsi completamente a cambiare un uomo “sbagliato” per noi, che ci ossessiona, naturalmente senza riuscirci.
Quando amare significa soffrire, quando giustifichiamo i suoi malumori, l’indifferenza, i tradimenti….quando siamo offesi dal suo comportamento, ma pensiamo che sia colpa nostra….stiamo amando troppo. Spesso scegliamo qualcuno che assomiglia alla madre o al padre con cui hanno lottato nel periodo della crescita. Non scegliamo un compagno che semplicemente assomigli a mamma o papà, ma quel partner che sia capace di farci provare gli stessi sentimenti e affrontare le stesse prove che avevamo incontrato crescendo. Questo è ciò che molte considerano amore. Ci sentiamo a casa, a nostro agio,perfettamente “a posto” con la persona con cui possiamo fare tutte le mosse conosciute e provare sentimenti che ci sono familiari, anche se quelle mosse non sono servite a niente e quei sentimenti sono spiacevoli, ma sono quelli che conosciamo meglio.
Quando abbiamo avuto un’infanzia difficoltosa e’ forte la spinta a rivivere le stesse sofferenze da adulti, nel tentativo di riuscire a dominarle (…..) così rimettiamo in scena e torniamo a sperimentare relazioni infelici nel tentativo di renderle più maneggevoli e di riuscire a controllarle (di riconquistare l’amore perduto o riparare i torti subiti).
Certe relazioni non sono coincidenze, non sono avvenute per caso, sono scelte inconsce.
Negare questo, non riconoscerlo significa negare la responsabilità delle nostre decisioni e ci preclude la possibilità di guarigione.
Robin Norwood

Se ti ritrovi in questo scritto e’ importante riconoscerlo e farti aiutare, iniziare a volgere lo sguardo indietro verso le tue prime relazioni affettive per re-imparare a prenderti cura di te stessa e ad amare te stessa perché “ quando nel nostro vuoto andiamo cercando l’amore, possiamo trovare solo altro vuoto”.

❤️

17/07/2025

“Neppure una parola sulla necessità di provvedere ad un reale potenziamento di servizi che non riescono, per l’insufficienza cronica di mezzi e di personale a offrire assistenza ai bambini di cui dovrebbero occuparsi terapeuticamente.”
È l’allarme lanciato dal Professor Luigi Cancrini psichiatra e psicoterapeuta, a commento di una nuova proposta di legge sulla neuropsichiatria infantile attualmente in discussione in Parlamento.

Tra le misure previste, si parla di un ampliamento degli screening per l’individuazione precoce nei bambini a rischio. Ma senza un rafforzamento strutturale dei servizi clinici, il rischio concreto è quello di aumentare le diagnosi senza garantire una presa in carico effettiva.

Secondo Luigi Cancrini, la misura si inserisce in un contesto già gravemente segnato da un sottofinanziamento storico, una condizione che ha conseguenze dirette sulla qualità e sull’accessibilità dei servizi, tanto per i minori quanto per gli adulti.

Nel suo intervento, il Professore richiama anche casi emblematici, come quello di un bambino di 10 anni affetto da schizofrenia infantile, da anni accolto in una comunità educativa a Cagliari, in assenza di strutture specializzate in grado di offrire un percorso di cura adeguato. E parlando delle situazioni di emergenza, aggiunge: “Roma e il Lazio dispongono di due sole strutture, cronicamente sovraffollate per il ricovero dei minori che vengono accolti solo in Pronto Soccorso".

Ciò che manca, conclude Cancrini, è un piano nazionale per l’assistenza psichiatrica e psicologica dell’età evolutiva, sostenuto da un finanziamento adeguato e da una visione strutturale.

Come Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, condividiamo l’urgenza di riportare i bisogni psicologici di bambini e adolescenti al centro dell’agenda pubblica.
Ma ribadiamo che non può esserci risposta efficace per la salute senza un investimento serio nei servizi e nel ruolo della psicologia all’interno dei percorsi di prevenzione e di cura. Servono strategie concrete, risorse stabili e una visione di lungo periodo che includa le competenze professionali di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari.

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Alcuni dolori servono come curaW. Shakespeare Ognuno di noi ha il proprio equilibrio che fatica a lasciare, anche quando...
17/07/2025

Alcuni dolori servono come cura

W. Shakespeare

Ognuno di noi ha il proprio equilibrio che fatica a lasciare, anche quando ci rendiamo conto che ci può far stare male. Arriva un momento in cui la nostra sofferenza supera la nostra resistenza così perdiamo l’equilibrio ed entriamo in crisi.

Lo smarrimento e il dolore che proviamo in quei momenti, se accettati e affrontati, saranno quelli che ci porteranno a vedere, a capire … e nel tempo a cambiare per trovare un nuovo equilibrio.

Non esiste crescita o evoluzione senza incertezza, senza paura, senza dolore.
Ciò che conosciamo ci fa sentire più sicuri.. e lasciarlo ci spaventa. Il tempo che impieghiamo per capire, per accettare e iniziare a cambiare e’ sempre personale… ma sicuramente necessario se vogliamo uscire dalla crisi e trovare di nuovo la serenità in un nuovo equilibrio più adatto ai bisogni e alle esigenze di quella fase della nostra vita.

💜

❤️

Le persone iniziano a guarire quando si sentono ascoltate.💛       ❤️
10/07/2025

Le persone iniziano a guarire quando si sentono ascoltate.

💛

❤️

01/06/2025

01/06/2025
01/06/2025
31/05/2025

Le tolsero la cattedra, il laboratorio, la libertà. Ma non riuscirono a toglierle la mente.

Torino, 1938.
Il regime fascista promulga le leggi razziali.
Agli ebrei è vietato insegnare, lavorare in università, partecipare alla vita pubblica.
Rita Levi-Montalcini, giovane ricercatrice in neurobiologia, è costretta a lasciare tutto.
Ma lei non abbassa la testa.
Compra strumenti di fortuna. Si chiude in casa.
E lì, nella sua camera da letto, costruisce un laboratorio clandestino.
Microscopio sul comodino, bisturi affilati a mano, embrioni di pollo come materiale di ricerca.

Mentre fuori imperversa la guerra, lei studia la crescita delle cellule nervose.
Annota, osserva, sbaglia, riprova.
Non ha uno stipendio, né riconoscimenti.
Solo una fame insaziabile di verità.

Nel 1947, a guerra finita, riceve un invito dagli Stati Uniti.
La Washington University le offre un posto.
Pochi anni dopo, scopre una proteina che cambia tutto:
l’NGF, il fattore di crescita nervoso.
È la chiave per capire come si formano, si sviluppano e si rigenerano i neuroni.

Una scoperta immensa.
Che apre strade nella cura di malattie come l’Alzheimer, il Parkinson, i tumori.

Nel 1986 riceve il Premio Nobel per la Medicina.
La prima donna italiana a riuscirci.

Ma non si ferma lì.
A novant’anni fonda un’organizzazione per dare borse di studio alle giovani scienziate africane.
Entra in Senato a 93 anni.
Si batte per la ricerca, l’istruzione, la libertà.

Morì nel 2012, a 103 anni, lucida e operativa fino all’ultimo giorno.
Disse:
“Il corpo faccia quello che vuole. Io non sono il corpo: sono la mente.”

Rita Levi-Montalcini ha dimostrato che essere donna, ebrea, scienziata, in tempi ostili, non era una debolezza. Era una rivoluzione.

E oggi, ogni volta che qualcuno parla di cervello, di memoria, di futuro…
c’è una piccola scintilla che porta il suo nome.

             ♻️
22/05/2025

♻️

Indirizzo

Via Indipendenza 60
Venturina
57021

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 12:30
15:00 - 19:30
Martedì 09:00 - 12:30
15:00 - 19:30
Mercoledì 09:00 - 12:30
15:00 - 19:30
Giovedì 09:00 - 12:30
15:00 - 19:30
Venerdì 09:00 - 12:30
15:00 - 19:30
Sabato 09:00 - 12:30

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