04/12/2022
Del perdere e dell'essere persi...
"È un dato di fatto, ben noto soprattutto agli insegnanti, che i bambini diventano cronicamente "perdenti" se non si sentono amati a casa o non sono amati di fatto.
Non si rivolgono ai beni per compensare ciò che manca loro nella vita. Al contrario, sono curiosamente incapaci di stabilire o mantenere il possesso. Vengono a scuola senza gli strumenti necessari e dimenticano in classe gli oggetti che dovrebbero portare a casa. Dimenticano e smarriscono i loro soldi, i loro berretti e gli articoli di abbigliamento ovunque si trovino. Siamo tentati di dire che non solo i loro beni sono sparsi in giro, ma che in realtà scivolano via dai bambini. Quello che scopriamo nelle loro analisi è innanzitutto l'incapacità di investire pulsionalmente l'inanimato, a causa del danno generale arrecato alla loro capacità di coinvolgimento con gli oggetti; poi, che dirigono verso i loro beni tutta l'ostilità suscitata dalle frustrazioni e dalle delusioni imposte loro dai genitori.
È solo dietro queste cause abbastanza ovvie che si intravede un ulteriore motivo di portata ancora maggiore: essendo perdenti cronici, vivono una doppia identificazione, passivamente con gli oggetti perduti che simboleggiano se stessi, attivamente con i genitori che sperimentano come trascuranti, indifferenti e incuranti nei loro confronti come loro stessi lo sono nei confronti dei loro beni."
[Anna Freud, "About Losing and Being Lost", (1967). Psychoanal. Study Child, (22):9-19]
Buon compleanno Anna Freud