Dott.ssa Antonietta Di Renzo Psicoterapeuta Centro Specialistico Saval

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Dott.ssa Antonietta Di Renzo Psicoterapeuta Centro Specialistico Saval Studio di Psicoterapia Psicodinamica
Dott.ssa Antonietta di Renzo Sono laureata in psicologia clinico-dinamica e psicoterapeuta ad indirizzo psicodinamico.

Lavorando da diversi anni in ambito ospedaliero ho maturato esperienza in diversi settori della medicina, del disagio psichico e della riabilitazione psicosociale. I colloqui di terapia psicodinamica possono avvenire settimanalmente e individualmente, oppure in coppia, se vi sono problematiche relazionali con il coniuge. Mi occupo di: depressione, ansia, attacchi di panico, disturbo del sonno, dis

turbi della personalità, psico-oncologia. Problematiche di dipendenza da sostanze, alcool e gioco, disturbi dell'alimentazione, problemi della sessualità e disagi in adolescenti.

È ufficiale l'apertura del secondo sportello di ascolto psicologico presso la sede della fevoss, strada santa Toscana Ve...
25/04/2024

È ufficiale l'apertura del secondo sportello di ascolto psicologico presso la sede della fevoss, strada santa Toscana Verona. Gli Psicologi dell'associazione Pronto Soccorso Psicologico vi aspettano previo appuntamento

Disagio psicologico, arriva un nuovo servizio per aiutare cittadini e cittadine che si trovano ad affrontare insicurezze

31/03/2024
05/03/2024

Con sorpresa di molti, la psicoanalisi non fa si che le persone si comportino meglio, né rende i pazienti moralmente migliori. Anzi, può farli diventare più fastidiosi, più polemici, più esigenti, più consapevoli del loro desiderio e meno propensi a desiderare il dominio degli altri.
In questo senso è sovversiva e consente l’emancipazione

26/01/2023
05/12/2022

«𝑃𝑜𝑐𝑜 𝑝𝑟𝑖𝑚𝑎 𝑑𝑒𝑖 𝑙𝑜𝑐𝑘𝑑𝑜𝑤𝑛, 𝑒𝑝𝑖𝑠𝑜𝑑𝑖 𝑝𝑟𝑖𝑣𝑎𝑡𝑖 𝑐ℎ𝑒 𝑣𝑜𝑟𝑟𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑡𝑖𝑛𝑢𝑎𝑟𝑒 𝑎 𝑡𝑒𝑛𝑒𝑟𝑒 𝑝𝑒𝑟 𝑚𝑒 𝑚𝑖 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑡𝑎 𝑎 𝑐𝑒𝑟𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑝𝑖𝑒𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖. 𝐻𝑜 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑎𝑑 𝑎𝑐𝑐𝑜𝑔𝑙𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑙𝑒 𝑚𝑖𝑒 𝑝𝑎𝑢𝑟𝑒. 𝐸 𝑐𝑜𝑠𝑖̀ ℎ𝑜 𝑐𝑜𝑚𝑖𝑛𝑐𝑖𝑎𝑡𝑜 𝑢𝑛 𝑝𝑒𝑟𝑐𝑜𝑟𝑠𝑜 𝑑𝑖 𝑎𝑛𝑎𝑙𝑖𝑠𝑖 𝑚𝑜𝑙𝑡𝑜 𝑖𝑛𝑡𝑒𝑛𝑠𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑚𝑖 ℎ𝑎 𝑓𝑎𝑡𝑡𝑜 𝑐𝑎𝑝𝑖𝑟𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑐𝑖 𝑠𝑜𝑛𝑜 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑖; 𝑠𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑛𝑜𝑖 𝑠𝑡𝑒𝑠𝑠𝑖 𝑎 𝑚𝑒𝑡𝑡𝑒𝑟𝑐𝑖 𝑑𝑎𝑣𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑏𝑎𝑟𝑟𝑖𝑒𝑟𝑒 𝑔𝑖𝑢𝑑𝑖𝑐𝑎𝑛𝑡𝑖 𝑒 𝑙𝑖𝑚𝑖𝑡𝑎𝑛𝑡𝑖»

Alessandra Amoroso parla del suo percorso di prima del suo concerto a

04/12/2022

Del perdere e dell'essere persi...

"È un dato di fatto, ben noto soprattutto agli insegnanti, che i bambini diventano cronicamente "perdenti" se non si sentono amati a casa o non sono amati di fatto.
Non si rivolgono ai beni per compensare ciò che manca loro nella vita. Al contrario, sono curiosamente incapaci di stabilire o mantenere il possesso. Vengono a scuola senza gli strumenti necessari e dimenticano in classe gli oggetti che dovrebbero portare a casa. Dimenticano e smarriscono i loro soldi, i loro berretti e gli articoli di abbigliamento ovunque si trovino. Siamo tentati di dire che non solo i loro beni sono sparsi in giro, ma che in realtà scivolano via dai bambini. Quello che scopriamo nelle loro analisi è innanzitutto l'incapacità di investire pulsionalmente l'inanimato, a causa del danno generale arrecato alla loro capacità di coinvolgimento con gli oggetti; poi, che dirigono verso i loro beni tutta l'ostilità suscitata dalle frustrazioni e dalle delusioni imposte loro dai genitori.
È solo dietro queste cause abbastanza ovvie che si intravede un ulteriore motivo di portata ancora maggiore: essendo perdenti cronici, vivono una doppia identificazione, passivamente con gli oggetti perduti che simboleggiano se stessi, attivamente con i genitori che sperimentano come trascuranti, indifferenti e incuranti nei loro confronti come loro stessi lo sono nei confronti dei loro beni."
[Anna Freud, "About Losing and Being Lost", (1967). Psychoanal. Study Child, (22):9-19]

Buon compleanno Anna Freud

Testimonianze di come la psicoterapia più cambiarti la vita, in meglio...
25/10/2022

Testimonianze di come la psicoterapia più cambiarti la vita, in meglio...


L’ex calciatore Ronaldo nei giorni scorsi ha parlato alla stampa del suo recente percorso di psicoterapia, ricordando quanto sia diffuso lo stress nel mondo sportivo.
Questo articolo, attraverso le dichiarazioni del campione del mondo, sottolinea le tante pressioni e difficoltà a cui è sottoposto un giovane atleta, anche relativamente all’esposizione mediatica.
Parole che testimoniano le fragilità vissute dai giocatori, affrontate senza alcuna preparazione specifica. Nonostante infatti i problemi molto evidenti, il benessere mentale non aveva la considerazione riservata alla salute fisica.
Oggi c’è una diversa attenzione al tema e lo psicologo nel mondo dello sport diventa fondamentale anche per un’attività di prevenzione fra gli atleti più giovani, troppo spesso sottoposti fin da piccoli a diverse tipologie di stress.
Per leggere l’articolo completo 👇
https://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/15-10-2022/ronaldo-depressione-faccio-terapia-due-anni-mezzo-ora-va-meglio-450645755755.shtml

04/10/2022

Questo articolo è dedicato a tutte quelle persone che pensano che "un bel ceffone al momento giusto è il miglior...

25/09/2022

Alcuni pazienti narcisisti non possono consentire a se stessi di pensare che il processo curativo stia arrecando loro dei vantaggi, a causa dell'invidia intensa e spesso inconscia che provano.

Devono distruggere qualunque cosa ricevano, dicendo al terapeuta o all'analista che niente è stato loro veramente di aiuto; che non stanno meglio di quando hanno cominciato...
La sistematica dimenticanza di ciò che il paziente ha appreso su se stesso nelle sedute e le continue critiche a quello che dice il terapeuta sono manifestazioni di un'invidia che non può fare a meno di guastare tutte le cose buone che il paziente riceve.

Glenn Gabbard, H. Crisp, I

24/09/2022



Gli anni di pandemia e i lunghi periodi di lockdown hanno portato la popolazione mondiale a dover convivere con gli effetti provocati da isolamento e solitudine.
L’articolo divulgativo che vi presentiamo cerca di analizzare, attraverso l’apporto di studiosi e ricerche, come l'isolamento sociale possa arrecare danni alla salute, fisica e mentale. La solitudine ha effetti negativi su molti aspetti dell'organismo, non soltanto sulle funzioni cognitive, ma anche sul sistema immunitario e sul comparto cardiovascolare.
Viene citato, tra gli altri, l’English Longitudinal Study of Aging, secondo il quale le persone con meno contatti e attività sociali possono riportare un declino più accentuato delle funzioni cognitive, in termini di fluidità verbale e capacità di memoria.
L’autore dell’articolo sembra trovare infine un un punto d’incontro tra le diverse ricerche presentate: avere rapporti sociali può significare fare più esercizio fisico, mangiare meglio e in compagnia, tutti fattori che riducono lo stress, abbassano i livelli di infiammazione e mantengono "in forma" il cervello e gli altri organi.
Per saperne di più ▶️ https://www.repubblica.it/salute/2022/05/24/news/stare_da_soli_fa_male_alla_salute-349856759/

20/09/2022

Gli Asili nido di Guerra (1940-1945): Anna Freud e Dorothy Burlingham, di Maria Anna Tallandini

"In un tempo in cui, dopo un lungo periodo di pace a cui l’Europa nel corso della storia non era abituata, i suoni della guerra si fanno sentire prepotenti, mi pare utile ricordare un intervento a favore dei bambini da zero a 5 anni realizzato da Anna Freud e Dorothy Burlingham a Londra. [...]

All’inizio della II Guerra mondiale la citta’ di Londra fu colpita da fitti bombardamenti giornalieri. Migliaia di famiglie si trovarono a trascorrere molte ore al buio in rifugi sotterranei, oppure dovettero dormire in letti a castello costruiti nelle stazioni della metropolitana. Al ritorno alla superficie, spesso, essi scoprivano che le loro case erano state bombardate e rese inabitabili. Di fronte alla morte e alla distruzione che i bambini sperimentavano, Anna Freud volle costruire degli spazi per offrire loro un ambiente tranquillo e nello stesso tempo dare serenita’ ai genitori nel loro lavoro. Questa iniziativa e’ stata un importante contributo dato dalla psicoanalisi nell’aiuto ai bambini che si trovavano a subire le conseguenze delle esperienze, spesso traumatiche, che una guerra porta con se’."

https://www.spiweb.it/la-cura/gli-asili-nido-di-guerra-1940-1945-anna-freud-e-dorothy-burlingham-maria-anna-tallandini/

Il grande matematico Al-Khawarizmi calcolò il valore di un uomo nel seguente modo: «Se ha compassione, allora il suo val...
18/09/2022

Il grande matematico Al-Khawarizmi calcolò il valore di un uomo nel seguente modo:
«Se ha compassione, allora il suo valore è 1. Se è intelligente, aggiungete uno zero e il suo valore sarà 10. Se è ricco, aggiungete un altro zero e il suo valore sarà 100. Però se perde l’uno, che corrisponde alla compassione, perderà tutto il suo valore perché gli rimarranno solo gli zeri.»

Chi ha avuto a che fare con un narcisista, con uno psicopatico, con un sociopatico sa di quanta crudeltà alle volte è capace l’essere umano. La strutturazione di queste personalità ha lasciato morire in loro la compassione, tutto ciò che rende umani.
Abbassarsi a livello di chi ha fatto del male, augurandogliene, "contromanipolando" (come taluni suggeriscono di fare), non renderà migliori di costoro, perché a chi perde la compassione restano soltanto gli zeri.

Indirizzo

Verona

Orario di apertura

Lunedì 14:30 - 18:30
Martedì 09:30 - 18:30
Mercoledì 09:30 - 18:30
Giovedì 09:30 - 18:30
Venerdì 09:30 - 18:30
Sabato 09:30 - 14:00

Telefono

+393779550300

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