30/06/2025
Dopamina 4
Qualche informazione sulla dopamina per concludere, poi passiamo al prossimo neuromediatore.
Eravamo arrivati alla dopamina interna, migliore di quella esterna.
Ora parliamo della "sbornia da dopamina", quasi sempre seguita da un down dell'umore, ad esempio quando dopo un fine settimana molto stimolante si torna a una routine deprimente - o viceversa, come avviene dopo una settimana lavorativa elettrizzante. La soluzione è semplice: evitare l'"overdose" ed equilibrare con la dopamina lenta.
Particolarmente rischioso risulta esporre il cervello sistematicamente a picchi di dopamina. Nel tempo ci si "mitridatizza": niente più ci stimola e scivoliamo verso la depressione. Con una fase intermedia di accumulo: aggiungiamo stimoli su stimoli, iperlavoro, alcol, si*****te... nell'inutile tentativo di mantenere alto l'effetto.
Intendiamoci, di per sé la produzione di dopamina è una cosa buona. Ci stimola, produce l'energia che permette di portare a termine un compito. Va solo equilibrata. Dobbiamo da un lato evitare l'iperstimolo, dall'altro imparare a produrla quando serve. Ma come?
- Motivandoci ad agire attraverso i perché emotivi. Voglio indurmi a fare una cosa importante che mi risulta difficile - ad esempio fare attività fisica regolare? Posso collegarla ad un ricordo, ad esempio di una persona cara che si è ammalata per essere stata troppo disattenta allo stile di vita, oppure del benessere provato in passato dopo una corsa o una gita in montagna... L'importante è sempre collegare il ricordo a un' emozione. Anche se negativa.
- Molto consigliati i bagni o le docce fredde, che producono una scarica di dopamina molto durevole, di alcune ore. Provare per credere... Io ancora non sono riuscita ahahah. Ma conto di provarci prima o poi.
- Infine, potremmo provare a puntare sull'impeto, lo slancio, "momentum" per gli anglosassoni. Una volta cominciato è relativamente facile proseguire un' attività. Ma se mi fermo, farò molta fatica a ricominciare. L'importante è partire: la scarica dopaminica che si produce innesca un circolo virtuoso, dopo di che tutto sarà più facile. La dopamina è una sostanza a breve scadenza, l'ideale è non lasciar passare troppo tempo tra un'azione desiderata e un'altra.
Spero di aver dato sufficienti input per padroneggiare e utilizzare al meglio questo mediatore.
Non privo di rischi, a mio parere.
Personalmente, preferisco puntare di più su un'altra molecola quasi miracolosa prodotta dal nostro cervello: l'ossitocina.
Il resto, come sempre, nella prossima puntata ;)