12/08/2024
NON DITEMI CHE IL DIVERTIMENTO NON HA A CHE FARE CON LE PERFORMANCE E IL CORAGGIO
Nadia Battocletti è un'atleta giovanissima, molto seria, preparata, dolcissima.
Per queste Olimpiadi ha preparato con cura solo la gara dei 5000 metri perchè usciva da un infortunio al tendine che ancora la infastidiva.
A questa gara ha rivolto tutta la sua attenzione, senza lasciare nulla al caso, allenando fisico, tecnica, tattica, mente.
Se l'è giocata contro queste atlete super esperte, che vincono tutte le più importanti competizioni, che mirano al primo posto come se fosse l'unico risultato con cui si può tornare a casa, e magari per qualcuna è pure così.
Ma questa ragazza così giovane e intelligente ha letto bene la gara, non si è fatta spaventare dalla loro esperienza, non ha ceduto al dolore ma nemmeno ai loro tentativi di lasciarla indietro.
Ne è uscita una gara splendida, a 19 anni e alla sua prima Olimpiade Nadia si è guadagnata un quarto posto di assoluto rispetto e grandi speranze future.
Ma il tendine dava fastidi e non sapeva se disputare o meno l'altra gara a cui si era qualificata, la 10.000 metri.
Dopo qualche giorno il tendine era ancora dolorante, il suo allenatore le dice che per questa Olimpiade possono essere tutti contenti per il risultato, meglio fermarsi e non esagerare.
Lei ci pensa, e decide che, nonostante non sia certo nella forma giusta, nonostante abbia accumulato molto sforzo nella precedente gara, nonostante non l'abbia nemmeno preparata questa dei 10.000, insomma a dirla tutta lei ha ancora voglia di divertirsi (e magari molti di noi stentano a comprendere la parte del divertimento in una 10 km a quei ritmi) ma vuole provarci, vuole divertirsi, vuole prendere le misure dalle sue avversarie e godersi questa competizione che la accende dentro.
Si riscalda prima della gara ma il tendine infiammato si arrabbia. Interrompe subito il riscaldamento, le mettono un taping in tutta fretta ma durante la corsa scende fino ad infilarsi sotto il piede. Lei lo sente, oltre al tendine le fa male anche la scarpa, la gara è molto lunga ma il suo divertimento per la sfida è al top, e non molla.
Continua a stare incollata alle prime, alle mitiche, che tentano di incastrarla ma lei non ci sta.
A poco dal traguardo loro scattano e lei gli corre dietro, supera, supera, non sente nient'altro che la sfida, si trova dietro alla prima e ce la mette tutta per superare anche lei, finisce seconda ma incollata ad una super campionessa, la medaglia d'argento non attesa è tutta sua, e lei lo sa mentre urla come una vera tigre..
Senza la zavorra delle aspettative, con il permesso di attingere come si sente alle sue personali e allenate risorse, libera da qualsiasi obiettivo programmato ha finalmente conosciuto il valore di sè stessa, e in mezzo a mille difficoltà ha preso le misure di quanto è forte dentro, tirando fuori dal cilindro la sua migliore performance, con un picco elevato di senso del divertimento che non dimenticherà facilmente..❤️