Micaela Deguidi Psicologa Dello Sport

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Consulente per le risorse umane nello sport, nelle organizzazioni e per privati, mi occupo di persone, della loro efficacia professionale, del loro benessere lavorativo, del loro sviluppo personale.

25/09/2024
NON DITEMI CHE IL DIVERTIMENTO NON HA A CHE FARE CON LE PERFORMANCE E IL CORAGGIONadia Battocletti è un'atleta giovaniss...
12/08/2024

NON DITEMI CHE IL DIVERTIMENTO NON HA A CHE FARE CON LE PERFORMANCE E IL CORAGGIO

Nadia Battocletti è un'atleta giovanissima, molto seria, preparata, dolcissima.

Per queste Olimpiadi ha preparato con cura solo la gara dei 5000 metri perchè usciva da un infortunio al tendine che ancora la infastidiva.

A questa gara ha rivolto tutta la sua attenzione, senza lasciare nulla al caso, allenando fisico, tecnica, tattica, mente.

Se l'è giocata contro queste atlete super esperte, che vincono tutte le più importanti competizioni, che mirano al primo posto come se fosse l'unico risultato con cui si può tornare a casa, e magari per qualcuna è pure così.

Ma questa ragazza così giovane e intelligente ha letto bene la gara, non si è fatta spaventare dalla loro esperienza, non ha ceduto al dolore ma nemmeno ai loro tentativi di lasciarla indietro.

Ne è uscita una gara splendida, a 19 anni e alla sua prima Olimpiade Nadia si è guadagnata un quarto posto di assoluto rispetto e grandi speranze future.

Ma il tendine dava fastidi e non sapeva se disputare o meno l'altra gara a cui si era qualificata, la 10.000 metri.

Dopo qualche giorno il tendine era ancora dolorante, il suo allenatore le dice che per questa Olimpiade possono essere tutti contenti per il risultato, meglio fermarsi e non esagerare.

Lei ci pensa, e decide che, nonostante non sia certo nella forma giusta, nonostante abbia accumulato molto sforzo nella precedente gara, nonostante non l'abbia nemmeno preparata questa dei 10.000, insomma a dirla tutta lei ha ancora voglia di divertirsi (e magari molti di noi stentano a comprendere la parte del divertimento in una 10 km a quei ritmi) ma vuole provarci, vuole divertirsi, vuole prendere le misure dalle sue avversarie e godersi questa competizione che la accende dentro.

Si riscalda prima della gara ma il tendine infiammato si arrabbia. Interrompe subito il riscaldamento, le mettono un taping in tutta fretta ma durante la corsa scende fino ad infilarsi sotto il piede. Lei lo sente, oltre al tendine le fa male anche la scarpa, la gara è molto lunga ma il suo divertimento per la sfida è al top, e non molla.

Continua a stare incollata alle prime, alle mitiche, che tentano di incastrarla ma lei non ci sta.

A poco dal traguardo loro scattano e lei gli corre dietro, supera, supera, non sente nient'altro che la sfida, si trova dietro alla prima e ce la mette tutta per superare anche lei, finisce seconda ma incollata ad una super campionessa, la medaglia d'argento non attesa è tutta sua, e lei lo sa mentre urla come una vera tigre..

Senza la zavorra delle aspettative, con il permesso di attingere come si sente alle sue personali e allenate risorse, libera da qualsiasi obiettivo programmato ha finalmente conosciuto il valore di sè stessa, e in mezzo a mille difficoltà ha preso le misure di quanto è forte dentro, tirando fuori dal cilindro la sua migliore performance, con un picco elevato di senso del divertimento che non dimenticherà facilmente..❤️

I FIGLI NON SPENGONO I SOGNI DELLE MAMME, GARANTISCE ALLYSON FELIX...Allyson Felix ne ha combinata un'altra delle sue, v...
22/07/2024

I FIGLI NON SPENGONO I SOGNI DELLE MAMME, GARANTISCE ALLYSON FELIX...

Allyson Felix ne ha combinata un'altra delle sue, vale a dire una bella impresa, un altro spostamento di asticella da campionessa, anche se le scarpe da atleta professionista le ha già appese da un po'..

Solo alle Olimpiadi Allyson ha vinto 11 medaglie di cui 7 d'oro, i 400 metri sono la sua specialità, nonostante da piccola nessuno avrebbe scommesso su di lei..

La chiamavano "cosce di pollo" per quanto era magra, ma nemmeno da bambina Allyson permetteva alle convinzioni degli altri di smontare i suoi sogni, e con estrema dedizione ha sempre lavorato s**o per realizzarli.

E' andata anche alle Olimpiadi di Tokyo durante la pandemia, qualificandosi dopo un parto cesareo difficile, per cui ha rischiato anche la vita.

Ma come si addice a chi ha fatto della resilienza un'arte, a Tokyo ha vinto la medaglia d'oro dopo 13 anni dalla prima, nonostante qualche imprevisto in più da gestire, come tutte le neomamme che si accingono a realizzare un'altra impresa con in più un cucciolo da accudire...

La Nike le aveva addirittura ridotto il compenso del 70%, e il motivo era perchè era rimasta incinta, ma dopo tante battaglie in pista contro il tempo, Allyson non ha rinunciato nemmeno a quella per i suoi diritti, denunciando la Nike per trattamento ingiusto, vincendo la causa e creando una Fondazione a difesa delle madri atlete.

E così, quando si è ritirata e il CIO l'ha eletta membro della Commissione Atleti avrà pensato "cosa posso fare ancora per difendere il diritto delle atlete di essere sia madri che atlete, senza dover fare una fatica mentale doppia rispetto alle altre atlete solo per la preoccupazione di dover gestire un figlio piccolo in un ambiente non organizzato per questo?

Ed eccola qui la prima Nursery Olimpica della storia, proprio a Parigi, anno 2024.

"Sapevo quanto fosse difficile competere al massimo livello dopo aver avuto una figlia, e alcune cose pratiche erano davvero difficili. E così quando sono entrata nella Commissione Atleti del CIO, volevo davvero essere quella voce per le mamme atlete, e togliere loro una cosa di cui preoccuparsi."

E così a Parigi si inaugura il primo asilo nido Olimpico, uno spazio che comprenderà area giochi e spazio privato per l'allattamento.

L'idea è di creare un rifugio tranquillo per le mamme e i loro bambini, per prendersi una pausa dalla folla, allattare senza pressioni e giocare con loro.

"Penso che questa iniziativa dica davvero alle donne che possono scegliere la maternità e allo stesso tempo essere al top della loro carriera senza perdere un colpo", conclude Felix.

Forse ci stiamo finalmente muovendo nella direzione giusta per comprendere che le mamme non hanno certo smesso di sognare nuovi traguardi dopo aver messo alla luce un figlio... ❤️

I LIKE COACH VELASCO..."Nelle giocatrici punto a sviluppare AUTONOMIA E AUTOREVOLEZZA.Fa parte della cultura patriarcale...
28/06/2024

I LIKE COACH VELASCO...

"Nelle giocatrici punto a sviluppare AUTONOMIA E AUTOREVOLEZZA.
Fa parte della cultura patriarcale credere che le donne debbano sempre dipendere da qualcuno.
Voglio così le mie giocatrici: AUTONOME e AUTOREVOLI"

Se trovi qualcuno che con naturalezza dice ad una donna "Sai che c'è? Penso che tu sia pronta, se sei arrivata fin qui hai competenze da vendere, ho fiducia in te. Prometto di non impressionarmi per la forza che sentirò, prometto di non spaventarmi per il potere che vedrò, prometto di non sottovalutare la tua creatività e il tuo veloce pensiero, sentiti libera di esprimerti come ti va, ma ora fammi vedere come proveresti a raggiungere questo obiettivo".
Sicuro che ne vedi delle belle...

SE UNA COSA LA VUOI FARE, IL MODO DI FARLA DEVI TROVARE...In Danimarca la Nazionale di Calcio femminile ha firmato un ac...
18/06/2024

SE UNA COSA LA VUOI FARE, IL MODO DI FARLA DEVI TROVARE...

In Danimarca la Nazionale di Calcio femminile ha firmato un accordo con la Federazione che garantirà un COMPENSO EQUO con la squadra maschile.

Riuniti per definire il nuovo contratto che durerà per i prossimi quattro anni, i calciatori della Danimarca hanno accettato una riduzione della propria copertura assicurativa e rifiutato un aumento di stipendio per POTER RIDISTRIBUIRE EQUAMENTE LE RISORSE anche alla squadra femminile.

Questo non ha creato discussioni, preoccupazioni o disagi di nessun tipo: i calciatori, informati e consultati sui termini del nuovo contratto, hanno accolto ALL'UNANIMITA' la possibilità di offrire migliori opportunità e condizioni professionali per le COLLEGHE della nazionale femminile.

Se il cambiamento è giusto ma il modo non c'è, a volte bisogna avere il coraggio di diventare quel modo...

LA CONVINZIONE BATTE LO STRESS!!Nel 1998, negli Stati Uniti, alcuni ricercatori chiesero a 30.000 adulti di indicare "qu...
13/06/2024

LA CONVINZIONE BATTE LO STRESS!!

Nel 1998, negli Stati Uniti, alcuni ricercatori chiesero a 30.000 adulti di indicare "quanto stress avessero sperimentato nel corso dell'anno precedente", e di rispondere "credete che lo stress sia dannoso per la vostra salute?"

8 anni dopo verificarono i decessi, la conclusione della ricerca fu la seguente:

"ALTI LIVELLI DI STRESS AUMENTANO IL RISCHIO DI MORTE DEL 43%".

MA ATTENZIONE!!

Questo accadeva solo in CHI RITENEVA CHE LO STRESS FOSSE DANNOSO. Chi non lo considerava dannoso non aveva una maggiore probabilità di morire.

QUINDI DA SOLO LO STRESS NON UCCIDE, lo fa solo la combinazione tra lo STRESS e la CONVINZIONE CHE LO STRESS SIA NOCIVO..

Ma la questione ancora più interessante è che CHI ERA MOLTO STRESSATO MA PENSAVA CHE LO STRESS NON FOSSE NOCIVO, PRESENTAVA UN RISCHIO DI MORTE PIU' BASSO DI TUTTI, ANCHE DI QUELLI POCO STRESSATI.

IN CONCLUSIONE, secondo queste ricerche, CIO' CHE FA MALE NON E' L'ALTO LIVELLO DI STRESS, MA CREDERE CHE LO STRESS FACCIA MALE..

E tu cosa ne pensi dello stress?

MA L'INCLUSIONE COS'E'?Sei anni fa all'Università di Torino è nato il "Progetto Elisabetta", un vero esperimento per dim...
13/04/2024

MA L'INCLUSIONE COS'E'?

Sei anni fa all'Università di Torino è nato il "Progetto Elisabetta", un vero esperimento per dimostrare che le persone con disabilità cognitiva possono laurearsi al pari degli altri.
Ieri quella "Elisabetta" si è laureata: è riuscita a sostenere dodici esami in sei anni, laureandosi con una tesi dal titolo "L'inclusione".

Affetta da una disabilità cognitiva per una alterazione cromosomica, Elisabetta non aveva potuto concludere il percorso scolastico delle superiori con diploma di maturità avendo dovuto sostenere un percorso differenziato causa la sua disabilità, senza poter provare ad avventurarsi negli studi universitari, ad oggi esclusi per questo tipo di percorsi.

Da qui l'esperimento dell'Università di Torino, che ha permesso ad Elisabetta di frequentare i corsi supportata da un tutor, dimostrando che "anche chi ha una disabilità cognitiva riesce al pari degli altri, magari ci mette solo un po' di più, ma alla fine riesce".

Questa bellissima storia mi ha fatto ricordare l'interrogazione che la studentessa, che chiamerò Principessa, affetta da una importante forma autistica che accompagno nel suo percorso di studi al Liceo, ha svolto qualche tempo fa in classe.

Coinvolta in una esposizione di gruppo che aveva preparato insieme ad alcune compagne, probabilmente emozionata da questa nuova esperienza che ancora non sapeva bene come gestire, si è trovata in evidente difficoltà e le compagne ed i compagni, invece di non fare nulla oppure di sostituirsi a lei per la sua parte, hanno atteso una sua risposta, applaudendola poi con entusiasmo.
Quegli applausi che odoravano di incoraggiamento e che la facevano sentire capace e accettata, le hanno fatto passare la paura e, concentratasi meglio sulle risposte e non sulle paure, ha finito per superare molto bene la prova.

Proprio ieri, fissata l'interrogazione di epica all'ultima ora in un giorno non facile per lei, si è ugualmente concentrata per la prova e ad ogni risposta giusta si girava con un sorriso verso i compagni che non mancavano di applaudirla ed incoraggiarla, in un clima rilassato che le ha permesso di esprimersi al meglio. Un sostegno che però è reciproco..

Principessa quando entra in classe li saluta per nome e li abbraccia, strappando a tutti un bel sorriso rilassato, e se qualcuno viene interrogato lei gli si siede accanto e rimane lì a fargli compagnia, dimostrando di aver ben capito il significato di quell'applauso e di ricambiare il sostegno, che stappa sempre un po' di leggerezza..

Questa è la magia dell'inclusione, che non significa pena, non significa sostituzione, e non significa giustificazione.
Inclusione è sentirsi, vedersi, rispettarsi, ognuno a modo proprio.

Ecco, se qualcuno me lo chiedesse io direi che l'inclusione sta tutta nella scelta di quei ragazzi di applaudire invece di guardarsi le scarpe, per ricambiare quel saluto che ricevono ogni mattina dalla loro Principessa, che sa di buono sempre, che importa se diverso dal loro? ❤️

"Hey Jannik, ora che sei n.2 al mondo stai pensando al podio più alto?""Mah, io non ci penso molto.Se accadrà accadrà, s...
02/04/2024

"Hey Jannik, ora che sei n.2 al mondo stai pensando al podio più alto?"

"Mah, io non ci penso molto.
Se accadrà accadrà, se non accadrà non accadrà..
Non penso al numero uno, ma di sicuro lavorerò per diventarlo.."

LEZIONE DI P*K PERFORMACE DA UN RAGAZZO SEMPLICE..

1. NESSUN LIMITE AI TUOI SOGNI

2. NON FARTI MAI SPAVENTARE DAL LAVORO CHE SERVE PER TRASFORMARLI IN REALTA'

3. NON CREARTI INUTILI ASPETTATIVE, ALLA LUNGA SONO TOSSICHE

4. IL TUO OBIETTIVO NON DEVE ESSERE IL RISULTATO, CHE NON DIPENDE SOLO DA TE

5. IL TUO OBIETTIVO DEVE ESSERE QUELLO DI TROVARE IL MODO PER MIGLIORARE OGNI GIORNO IL LAVORO SU DI TE, SOTTO TUTTI I PUNTI DI VISTA, CHE STAVOLTA DIPENDE SOLO DA TE

6. ALLENA INSIEME FISICO, TECNICA E MENTE.
L'EQUILIBRIO TRA QUESTI FATTORI E' FONDAMENTALE PER RAGGIUNGERE I LIVELLI PIU' ALTI DI TE.

7. GODI DELLE COSE SEMPLICI, IL TRAGITTO VERSO LA VITTORIA NON DEVE SOLO ESSERE FATTO DI FATICA E SOFFERENZA, MA TROVA OGNI GIORNO IL MODO DI EQUILIBRARE FELICITA' E DOLORE.

8. AMA.
SII GENTILE E AMA.
TE STESSO, IL PROSSIMO, IL TUO LAVORO, LA VITA.
SOLO SE NUTRI OGNI GIORNO QUESTO SENTIMENTO POTRAI CONTRASTARE LE TUE PAURE (CHE TI FAREBBERO SOLO CHIUDERE) E APRIRTI COSI' ALLE TUE INCREDIBILI RISORSE.

E tu hai il coraggio di provarci?
Di non farti scoraggiare da nulla e farlo a lungo?
Di non cedere ai facili sconti che ti girano intorno?
Hai il coraggio di allenarti per scoprire di che pasta sei fatto?

Il segreto è semplice e proprio per questo non è per niente facile, ma sull'efficacia garantisce Jannik.. ❤️

STORIA DI UN SUCCESSO ANNUNCIATO...Più vedo crescere (e vincere)  , più vedo ingrandirsi la prova che la realizzazione d...
28/01/2024

STORIA DI UN SUCCESSO ANNUNCIATO...

Più vedo crescere (e vincere) , più vedo ingrandirsi la prova che la realizzazione di un atleta non è data da un talento non ben definito che non si sa quando arriva nè quando se ne va, nè per quale sfacciata fortuna uno ce lo dovrebbe avere, ma da un insieme ben allenato di EQUILIBRIO di tutte le risorse in gioco, tecniche, tattiche, fisiche, mentali, iniziato da bambino e portato avanti con gioia e gioco, per sempre.

Jannik ha un allenamento impeccabile in tutte le sue risorse, le conosce, le sa usare, sa di poterci sempre contare nel momento esatto in cui ne ha bisogno, e questo aggiunge sicurezza.

Non solo, sa anche come tenere lontano ciò che non gli serve, ne è capace anche quando i suoi sentimenti sono in centrifuga a 800 giri, e anche questo è un vantaggio enorme, allenato con cura e impegno.

La serietà con cui porta avanti il suo lavoro e la leggerezza con cui lo sa lasciare andare per staccare la spina sono l'ulteriore risorsa che trascina tutto più in alto, in perenne equilibrio.

Il resto, il risultato, è solo una conseguenza di questa certosina, bellissima, lunga e appassionante storia di un successo...❤️

IMPORTANTE LEZIONE DI RESILIENZA DA UN'ATLETA NOVANTENNE...Emma Maria Marrone è una Padovana di 90 anni che qualche gior...
21/01/2024

IMPORTANTE LEZIONE DI RESILIENZA DA UN'ATLETA NOVANTENNE...

Emma Maria Marrone è una Padovana di 90 anni che qualche giorno fa ha partecipato ad una gara di atletica stabilendo il nuovo Record del Mondo sui 200 metri nella categoria "over 90".

Di fatto ha letteralmente demolito il precedente record di una atleta canadese che resisteva da 13 anni, diventando oggi la donna più veloce del mondo. Fortuna sfacciata? Vediamo un po' di numeri...

Emma si allena in pista 3 volte a settimana, inverno ed estate. Dal 1986.
La definirei un grande esempio di resilienza e resistenza, oltre che di grande passione e determinazione, e magari anche un esempio di quella voglia un po' pazza che serve per sognare un obiettivo importante senza spaventarsi troppo della fatica che serve per raggiungerlo, tipico di tutti gli agonisti, a quanto pare di qualsiasi età..

Come tutti gli atleti non è certo immune agli infortuni, e nemmeno alle sfortune, soprattutto quelle che demoliscono la motivazione perchè capitano poco prima della gara stagionale più importante, ma a quanto pare anche la motivazione ha i suoi metodi di allenamento mentale, che non sembrano svanire facilmente con il tempo quando diventano (buone) abitudini...

Emma nel 2023 è dovuta rimanere ferma per 4 mesi a causa di una frattura ed ha ripreso gli allenamenti in pista solo a dicembre, ma per non perdere il fiato nel frattempo ha continuato con le camminate e la cyclette, così da essere più pronta quando sarebbe tornata ad allenarsi.

Ma a dicembre mancava meno di un mese alla gara, pochino per tornare in forma a novant'anni dopo una frattura, aveva tutto il diritto di ascoltare gli ovvi alibi forniti dalla sua mente... Ed Emma che fa? Non solo partecipa alla gara, ma dà pure il meglio di sè conquistando il nuovo Record Mondiale sulla distanza... Gli sarà costata molta fatica, avrà provato molto dolore, ma non avrebbe rinunciato neanche se avesse dovuto saltellare con una gamba sola per raggiungere il traguardo, era una promessa con sè stessa, una questione di sport...

E adesso? "Ora spero con l'allenamento di migliorare e avvicinarmi allo stato di forma di un anno fa, tra un mese ci sono i Campionati Italiani e a marzo quelli Europei in Polonia..."

E' questo che amo dello sport: se ti lasci innamorare e la tua mente è pronta, stai sicura che lavorerà per te, e non potrai più rinunciare a provare ogni volta quell'emozione di essere lì, a far fatica con piacere, per provare a raggiungere quello che sembra all'apparenza impossibile...

PS: ma durante il covid? "Devo dire la verità, mi allenavo di nascosto"... ❤️

IL CALABRONE NON E' FATTO PER VOLARE, MA LUI NON LO SA E VOLA LO STESSO...Cosimo ha 16 anni, ama il ballo ed è campione ...
12/09/2023

IL CALABRONE NON E' FATTO PER VOLARE, MA LUI NON LO SA E VOLA LO STESSO...

Cosimo ha 16 anni, ama il ballo ed è campione italiano di danza sportiva.

I dottori che lo hanno in cura dalla nascita ritengono che sia quasi impossibile per lui ballare, ma Cosimo vince le medaglie ai campionati italiani per normodotati, e ancora la scienza non se lo sa spiegare..

Ha sempre partecipato alle competizioni per normodotati Cosimo, perchè quando balla dice di dimenticare di avere un deficit e di sentirsi assolutamente normale, e lo dimostra.

Certo non è facile, come tutti ha dovuto a volte gestire le sconfitte, ma ha sempre reagito allacciandosi di nuovo le scarpette il giorno dopo, per lavorare ancora meglio e tornare più preparato, tanto che a 16 anni il Italia è il più preparato di tutti i normodotati, anche se lui non ci sente...

Cosimo è sordo dalla nascita, ha degli apparecchi acustici che però gli permettono di sentire i suoni in modo diverso rispetto ai normodotati, ed è per questo che i medici ritengono quasi impossibile fare ciò che fa.

"Quando ballo dimentico di avere degli apparecchi. Non c'è un segreto, è una cosa che devi creare tu da solo, io sento come sento io e la musica la gestisco io", proprio come il calabrone...

Certo ci sono state sconfitte, "... ma non ho mai dato la colpa alla mia diversità. Qualche momento di scoraggiamento, all'inizio mi sembra di non riuscire ma poi lavorando a casa e alla scuola di ballo, alla fine le cose riescono", e pure davvero bene... 🧡

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