Dott.ssa Roberta Riccucci Psicologa

Dott.ssa Roberta Riccucci Psicologa Servizi di Psicologia Servizi di Psicologia alla Persona, alla Coppia, alla Famiglia, alle Organizzazioni. Sessuologia e sostegno all'infertilità di Coppia.

Gruppi psicoeducativi.

08/10/2025

Nel 2007, un uomo di 44 anni si recò in un ospedale francese per un semplice fastidio alla gamba.
Niente faceva pensare a qualcosa di grave. Ma ciò che i medici scoprirono sembrava impossibile:
il suo cervello si era assottigliato fino a formare solo un sottile strato di tessuto cerebrale, compresso contro le pareti del cranio.
Si racconta che ne fosse rimasto appena il 10%.
Eppure, quell’uomo viveva una vita del tutto normale.

Era sposato, aveva figli, lavorava, parlava, ragionava.
Era perfettamente cosciente di sé.
Il suo caso, pubblicato sulla rivista The Lancet, lasciò la comunità scientifica senza parole:
come può un essere umano pensare, amare, muoversi e ricordare, con così poco cervello funzionante?

Gli esami rivelarono che l’uomo soffriva di idrocefalia fin dall’infanzia — una condizione in cui il liquido cerebrospinale si accumula nel cranio, comprimendo lentamente il tessuto cerebrale.
Nel suo caso, quel processo era durato decenni, e il cervello, invece di spegnersi, aveva reagito nel modo più straordinario possibile:
si era riorganizzato.

Il neuroscienziato belga Axel Cleeremans suggerì che il suo cervello rappresentava la prova più potente della plasticità cerebrale, la capacità del sistema nervoso di adattarsi e ridisegnarsi per sopravvivere.
Quel tessuto rimasto aveva imparato, col tempo, ad assumere le funzioni dell’intero cervello — a pensare, ricordare, sentire, amare.
Era come se l’organo più misterioso del corpo umano avesse ricreato se stesso da zero.

Questo caso ha ridefinito i confini della neuroscienza e della coscienza.
Ha dimostrato che non è la quantità di cervello a determinare chi siamo, ma la sua capacità di reinventarsi, di adattarsi, di non arrendersi.

In fondo, forse l’essenza dell’essere umano non sta nella materia grigia,
ma in quella scintilla invisibile che lo spinge a ricominciare, anche quando sembra impossibile.

Buon inizio d'anno ❤️
02/09/2025

Buon inizio d'anno ❤️

24/08/2025
24/05/2025

Pagella di papà – Vale la pena leggerla fino alla fine
Era mercoledì, ore 8:00. Arrivo puntuale alla riunione a scuola di mio figlio. "È obbligatoria", mi aveva detto l’insegnante il giorno prima.
"Ma guarda un po’ questa maestra... pensa che possiamo mollare tutto quando vuole lei? Avevo una riunione importantissima alle 8:30... un affare grosso! Ma ho dovuto cancellarla."

Inizia l’incontro. La maestra ringrazia tutti, ma io nemmeno ascolto: penso a quel contratto, ai soldi, alla TV nuova che avrei potuto comprare.
"Juan Rodríguez!" – sento chiamare.
"Presente" – rispondo e vado a prendere la pagella di mio figlio.

La apro. Un disastro: solo 6 e 7. Vergogna. La chiudo subito, sperando che nessuno abbia visto.
A casa, la rabbia cresce:
"Ma se non gli manca niente! Gli do tutto! Ora gliela faccio vedere io!"
Entro, sbatto la porta.
"Juan! Vieni qui!"
Lui corre e mi abbraccia:
"Papà!"
"Papà un c***o!" Lo stacco da me, prendo la cintura… non so nemmeno quanti colpi gli ho dato.
"VAI IN CAMERA!" – urlo.
Juan va via piangendo. Mia moglie non dice una parola, scuote la testa e se ne va in cucina.

La sera, più calmo, lei mi porge qualcosa:
"Leggila con attenzione... poi decidi cosa fare."
Era la vera pagella. Quella che mio figlio aveva scritto per me:

🔹 Tempo che papà passa a parlare con me prima di dormire: 6
🔹 Tempo che papà dedica a giocare con me: 6
🔹 Tempo che papà passa ad aiutarmi con i compiti: 6
🔹 Tempo in famiglia con papà: 7
🔹 Tempo in cui papà mi racconta una storia prima di dormire: 6
🔹 Tempo di coccole con papà: 6
🔹 Tempo che guardiamo la TV insieme: 7
🔹 Tempo che papà dedica ad ascoltare i miei problemi: 6
🔹 Tempo che papà passa a insegnarmi qualcosa: 7
📉 Media: 6,22

Mi si è gelato il sangue. Aveva dato a me le stesse pagelle che io stavo criticando. E forse ero pure stato troppo fortunato.
Sono corso da lui. Dormiva ancora con il viso rigato dalle lacrime. L’ho abbracciato e ho pianto.
Avrei voluto tornare indietro… ma non si può.
Lui ha aperto gli occhi, mi ha sorriso e ha detto:
"Ti voglio bene, papà."
Poi si è riaddormentato.

💔 Genitori, svegliamoci.
La vera pagella ce la danno i nostri figli, ogni giorno.
Che voto ti darebbero oggi?
Fatti trovare pronto.

Il mio augurio che ciascuno di noi sappia costruire il proprio "buon" anno. Le parole, per quanto sincere e affettuose, ...
31/12/2024

Il mio augurio che ciascuno di noi sappia costruire il proprio "buon" anno.
Le parole, per quanto sincere e affettuose, non porteranno ciò di cui abbiamo bisogno. Serve un progetto. Preciso, determinato, misurabile e verificabile. Serve un sogno, e serve che sia realizzabile. Abbiamo 365 giorni a disposizione per arrivare esattamente "li". Non una cosa a caso. Non una cosa generica. Dove siete? Dove volete arrivare? Buon lavoro 💪😊
E buon anno!!! ❤️

Auguro a voi, e a tutte le persone che amate, un Natale buono. ❤️
24/12/2024

Auguro a voi, e a tutte le persone che amate, un Natale buono. ❤️

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