03/05/2025
Una volta alla settimana per il mio allenamento, scelgo sentieri collinari in questo caso in provincia di Reggio Emilia. Abbandonare l'asfalto per il trail running offre un'esperienza completamente diversa, sia dal punto di vista del paesaggio che della biomeccanica della corsa.
Correndo fuori strada, la prima cosa che si nota è la bellezza naturale che ci circonda. Tuttavia, l'aspetto tecnico è altrettanto rilevante. A differenza della corsa su strada, dove l'appoggio è costantemente lo stesso, nel trail running ogni passo è diverso. Radici, sassi, variazioni di pendenza costringono il piede ad adattarsi continuamente.
Ogni appoggio è un piccolo esercizio di propriocezione, un allenamento invisibile che migliora l'equilibrio e la reattività.
Questa variabilità dell'appoggio è un elemento distintivo e, sotto certi aspetti, può rendere il trail running meno traumatico rispetto alla corsa su superfici uniformi.
Paradossalmente questa apparente instabilità del terreno, può tradursi in una minor incidenza di infortuni da sovraccarico rispetto alla corsa su asfalto, dove la ripetitività del gesto è continua e costante.
Ovviamente i percorsi sono da scegliere in base alle proprie capacità ed il proprio allenamento.
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